22 luglio 2014

"Attaccato" alla Colla

Nei dintorni di Casaglia, 22 luglio 2014

...un viaggio con molti doni.

"Sono molto attaccato a Casaglia e non solo per la Colla, il passo da varcare per raggiungerla. Ogni "viaggio" svela qualcosa di prezioso. La fonte dell'Alpe con la sua acqua gelida e purissima poco prima del Passo o quella solforosa d'acqua puzzolente, ma "miracolosa", come dicono da quelle parti. Le praterie e di qua e di là dalla strada pezzi di terra coltivati a profumatissima lavanda che precedono il piccolissimo cimitero. Un campanile, una chiesa (S. Pietro in Vinculis) poche case e tanti prati e boschi. 

Casaglia a 700 metri sul livello del mare, ultimo lembo di Toscana nel comune di Borgo San Lorenzo ma molto romagnola, anche nel dialetto. Una cinquantina di abitanti sulla via di Faenza a una manciata di chilometri da Marradi, fin dai tempi più antichi, luogo strategico utilizzato anche dagli Ubaldini come sede di una turrita “Rocca”.

Di bocca in bocca da queste parti si sussurra che gli abitanti di Casaglia e dintorni fossero famosi per i loro tratti somatici “indianeggianti”. Capelli scuri e ricci e donne dotate di grande avvenenza. Sempre di bocca in bocca a conferma di ciò si racconta che il paese fosse stato rifondato sui resti del precedente da saltimbanchi “zingareschi” che nel loro girovagare decisero di stabilirsi in questo pezzetto d'Appennino, fra Romagna e Toscana.

 












Pao. Ma.

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