30 novembre 2004

Rinata a Firenze la libreria Seeber

di Paolo Maggi

A due anni dalla chiusura rinasce a Firenze l’antica libreria Seeber. E’ è in via Dè Cerretani, nei locali dell’ex cinema Excelsior, a poche decine di metri dalla storica sede di via Tornabuoni. Garante della sua storia e della sua qualità è rimasto il nome della libreria, affiancato oggi dal marchio Melbookstore. In continuità con un passato illustre la nuova Seeber ha riconfermato nel proprio staff, composto da 18 persone altamente qualificate, tutto il vecchio personale e in particolare il direttore Paolo Milli.
Oltre 1000 metri quadrati distribuiti su due piani, collegati da un ascensore e da una scala mobile, propongono oltre 70 mila titoli di narrativa, saggistica e varia, 10 mila Cd, 4 mila DVD e vera novità, un settore specializzato nella scolastica con 60 mila volumi nuovi e usati.
Seeber Magastore si propone con molte innovazioni a cominciare dall’orario di apertura sette giorni su sette con orario continuato dalle 9 alle 19.30 e fino alle 24, almeno per tutto dicembre.

Ma all’altezza dei tempi “di crisi” è sicuramente il reparto occasioni, riservato alla compravendita dell’usato per tutti i prodotti trattati, libri, Cd, DVD, scolastica compresa. “Acquistiamo a un terzo e rivendiamo a metà prezzo” ha detto fra l’altro Edoardo Scioscia, amministratore delegato di Altair, la società creata da Messaggerie Libri e gruppo Libraccio che con il marchio Megastore gestisce la catena di grandi librerie a Milano, Roma, Bologna, Ferrara e ora anche Firenze, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rinnovata libreria. Ma le novità non sono certo esaurite. Il reparto Cd e Dvd è dotato di postazioni audio e video e nel prossimo gennaio, verranno inaugurati il bar e la zona lettura con divani e poltrone. Infine Due volte la settimana Seeber ospiterà incontri con scrittori, artisti e gruppi musicali per conferenze, dibattiti, mostre, presentazione di libri e piccoli concerti. Per il 20 dicembre in calendario un incontro con il poeta Mario Luzi.