Da protagonista di gustosi piatti della cucina toscana, attraverso la ribalta boccaccesca, la cipolla certaldina viene ora celebrata e soprattutto gustata anche nel corso della prima "Sagra della cipolla di Certaldo" che terrà banco dal 5 all'8 settembre, incorniciata dal suggestivo borgo medievale di Certaldo Alto.
Un tripudio di spettacoli e soprattutto tante delizie a base di Cipolla per celebrare non solo Giovanni Boccaccio, ma anche il gustoso ortaggio, ben noto al poeta che l'ha decantato nel suo Decameron come prodotto tipico del piccolo borgo natio nel cuore della Toscana.
Ogni sera dalle ore 19.30 sarà possibile
degustare le specialità a base di cipolla. Ma la festa già dal primo pomeriggio scalda i motori. Si parte giovedì 5 settembre alle
18,30 quando in collaborazione con Il cenacolo degli sparecchiatori
di Firenze ci sarà un concorso per la migliore ‘carabaccia’, la
zuppa di cipolla di Certaldo (partecipazione gratuita). Venerdì 6
settembre dalle 18.00 alle 20.30 invece visite gratuite e guidate
all’azienda agricola Alfani, mentre per i bambini in piazza Branca
prenderanno il via laboratori didattici. Sempre nella serata di
venerdì, alle ore 21.30, spazio alle novelle del Boccaccio con la
compagnia teatrale I Cettardini. Stessa formula anche per sabato 7 e
domenica 8 settembre ma con una lieve variazione: alle ore 21.30 si
balla il liscio con Laura Batoni.
La cipolla oltre ad essere citata dal Boccaccio compare anche nello stemma comunale certaldese fin dal Dodicesimo secolo quando il paese del Boccaccio era feudo dei Conti Alberti. Troneggia infatti sul campo bianco dello scudo bipartito, con il motto “per natura sono forte e dolce ancora e piaccio a chi sta e chi lavora”.
Nel 1633 i priori che governavano il paese decisero di togliere la cipolla dall’insegna comunale ritenendo poco nobile quello stemma. Ma nel 1867 il Consiglio comunale decise di tornare alle origini con la cipolla simbolo dello stemma comunale a testimonianza dello spirito forte e dolce della gente di queste contrade.
La coltivazione della cipolla di Certaldo avviene in “terreni francosabbiosi o francoargillosi, ben drenati”. Il seme, autoprodotto, viene messo in semenzaio e quindi trapiantata con messa a dimora a file. Sono due le varietà: il cipollotto statino che si semina fra luglio e agosto e si trapianta nel tardo autunno, per essere poi pronto per il consumo a maggio. La cipolla verdina invece si semina fra novembre e gennaio per poi trapiantarla fra marzo e aprile e raccoglierla a metà agosto. Ha un gusto dolce e delicato, la forma è rotonda con schiacciamento ai poli, il colore è rosso-violaceo, con tuniche interne biancorossastre, la pezzatura e mediogrossa.
Pao. Ma.
3 settembre 2013
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