13 giugno 2016

Parata Pride fra dolore e orgoglio


Un'altra strage inorridisce l'umanità. Dolore e rabbia ma anche tanta voglia di stare insieme, condividere, conoscersi, riconoscersi. Sono 75 i Paesi del mondo in cui l'omosessualità è fuorilegge. Sabato 18 giugno migliaia di persone LGBTQI (lesbico, gay, bisex, trans, queer e intesex) ma non solo, sfileranno per manifestare l’orgoglio di essere se stessi e chiedere uguali diritti per tutti e tutte. 
Martedì 14 giugno alle 18.00, l’incontro sul tema “Le persecuzioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere”. 


Sabato la parata del Toscana Pride, con il suo carico di dolore e orgoglio partirà da Piazza D'Azeglio alle ore 16.00, con concentramento previsto alle ore 15.00. Il percorso attraverserà il centro storico per terminare in Piazza Indipendenza dove sul palco saliranno Carlo Gabardini testimonial del Toscana Pride, le attrici Anna Meacci & Katia Beni e i Rio Mezzanino che presenteranno “I Said Yes - 2gether”, la nuova versione del brano colonna sonora del documentario “Lei disse Sì”, in formazione allargata con alcuni degli artisti che hanno collaborato al progetto (es. Erriquez della Bandabardo’, Marco Parente, Titta Nesti, Saverio Lanza, King of the opera, Femina Ridens, Max Larocca, Filomena Menna, Alia, Letizia Fuochi, Alfredo Vestrini, VideoDiva, Andrea Angelucci, Scandalosobrio).
Sono 75 i Paesi in cui l'omosessualità è fuorilegge e le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, intersessuali e queer vengono ancora perseguitate a causa del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere. Per dare loro voce martedì 14 giugno alle ore 18.00 presso la sede del Robert F. Kennedy Human Rights Italia (Via Ghibellina 12) si terrà l’incontro sul tema “Le persecuzioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere” promosso da UNHCR – Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Robert F. Kennedy Human Rights Italia e Comitato Toscana Pride 2016 e moderato dal giornalista Saverio Tommasi. Interverranno: Cristina Franchini dell’UNHCR che parlerà delle esigenze di protezione internazionale delle persone LGBTIQ e i rappresentanti del Robert F. Kennedy Human Rights Italia e del Comitato Toscana Pride. Spazio poi alle testimonianze di Lyas Laamari rifugiato algerino dell’associazione MigraBO LGBT che ha lasciato il suo Paese d’origine e chiesto protezione internazionale in Italia e di un’attivista che lotta per i diritti LGBTIQ in Uganda. Interverrà in collegamento telefonico l’On.Monica Cirinnà. Le storie dei rifugiati che hanno subito persecuzioni a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere troveranno spazio anche sul palco del Toscana Pride e nel corso del concerto per la Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno, organizzato da UNHCR.
Pao. Ma.

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