10 aprile 2014

Porte aperte negli ospedali per gli animali da compagnia

Camilla
"Consentire l'ingresso nelle corsie di ospedale agli animali da compagnia, anche nei ricoveri a lunga degenza" è in sintesi la richiesta alla Regione toscana contenuta in una mozione approvata dal Consiglio comunale di Firenze. In sostanza si chiede alla Regione di adottare un apposito regolamento contenente le norme igienico–sanitarie che dovranno garantire e disciplinare limiti e modalità d’accesso. L’idea ha preso le mosse nei mesi scorsi quando nel reparto intensivo di Santa Maria Nuova il primario di anestesia e rianimazione ha acconsentito ad un paziente ricoverato, dopo le opportune verifiche igienico sanitarie, di poter far entrare il proprio cane nella camera di degenza. In Italia infatti non essendoci una legislazione in merito, la decisione di permettere ad un animale di entrare nella corsia d'ospedale viene rimessa alla valutazione discrezionale del singolo medico.
Ambra e Boss
La Regione Emilia Romagna, nel marzo del 2013, per prima ha modificato la normativa esistente consentendo l’acceso di animali al seguito del proprietario nelle strutture ospedaliere pubbliche e private regionali accreditate dal Servizio Sanitario regionale. In Toscana alcuni comuni come Prato hanno sottoscritto specifici protocolli d’intesa con l’Asl per permettere ingresso degli animali domestici nelle strutture sanitarie. E a Firenze all’interno dell’ospedale pediatrico Mayer non solo ormai da diversi anni vengono ammessi cani addestrati per la pet therapy, ma anche il cane di famiglia nei prossimi mesi potrà far visita ai bambini. I promotori della mozione si augurano che anche la Regione Toscana possa arrivare a compiere questo ulteriore atto di civiltà disciplinando limiti e modalità d’accesso.
Pao. Ma.

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