In via Prato a Oste, nella zona industriale di Montemurlo sono spuntate "opere d'arte". In particolare
sono installazioni di Mauro Gazzara, Antonio Bruno, Fernanda Morganti, Rudi Pulcinelli, Cinzio Cavallarin, Paolo Amerini, Myriam Cappelletti, Francesco Alarico, Loriano Aiazzi, Ivano Cappelli e Tamara Donati (con un’opera ospitata provvisoriamente dentro l’azienda Signal). Prevalentemente si tratta di opere monumentali, ma anche di “land art” di Ivano Cappelli, che propone “Zona Franca”, un’installazione “libera” da bombe atomiche e da sorvoli di aerei militari, la cui opera prima sè stata inviata al Ministero della Difesa italiano. Francesco Alarico propone “ Genesis” sulla nascita dell’universo, mentre Myriam Cappelletti “Alberi InTessuti” con tanto di istruzioni di lavaggio… con acqua piovana. Insomma, un vero e proprio percorso di scoperta per guardare alla zona industriale con occhi diversi, pervasi dalla capacità di far riflettere ed emozionare dell’arte contemporanea.
L'idea di inserire opere artistiche in contesti industriali è satata lanciata dall’associazione “Montemurlo arte e cultura”, con il sostegno del Comune di Montemurlo, la Confartigianato di Prato e di Signal, azienda specializzata nell’installazione di cartelli stradali.
L'iniziativa rientra negli eventi artistici e culturali legati alla mostra “L’eleganza nell’arte” e alla figura di Cristiano Banti e sarà visitabile fino alla fine dell’anno. Le opere, poi, probabilmente troveranno un’altra collocazione nel contesto cittadino.
Pao. Ma.
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