E' tenero, amabile, amoroso e sicuramente voglioso di coccole, ma non toccatelo perché per i piccoli di cervidi il contatto con le persone potrebbe essere fatale.
Una volta sottratti al loro ambiente naturale questi giovani animali rischiano di soccombere a causa del forte stress alimentare e comportamentale, e, qualora raggiungessero l’età adulta, difficilmente sarebbero in grado di vivere in maniera autonoma, non avendo acquisito dai genitori le tecniche necessarie per procurarsi il cibo e difendersi dai predatori. Non solo, la madre, che basa le sue attività sull'olfatto, dopo il contatto con l'uomo non riconosce più il cucciolo, che è così destinato all'abbandono e alla morte. Nelle prime settimane di vita, il piccolo di capriolo passa poco tempo con la madre, la quale si avvicina per allattarlo e si allontana al primo segnale di pericolo, tornando solo quando si sentirà sicura; il piccolo è protetto esclusivamente dalla sua totale mancanza di odore, dal mimetismo conferitogli dai colori del mantello e dall'assoluta immobilità.
Ecco, allora, poche ma importanti regole da seguire quando si incontra un piccolo di capriolo: non lo si deve né toccare né spostare, perché le mani lo contaminano di odore umano e lo privano di un importante mezzo di difesa.
Tali operazioni, oltre che dannose per l'animale, sono del tutto illecite e portano a gravi sanzioni economiche.
Pao. Ma.
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