Con Maurizio Frizzi a Pian Cavallaro (Cimone) |
Montagna Pistoiese e due ruote. Un’accoppiata vincente, come dimostrano i tanti itinerari che si snodano sul territorio. Itinerari capaci di soddisfare davvero tutti gli amanti della bicicletta. Ci sono i percorsi ciclo escursionistici, come l’anello di Cutigliano o quello di San Marcello Pistoiese (http://www.pistoia.turismo.toscana.it/it/itinerari-cicloturistici.html), e poi quelli per chi ama invece la mountain bike, in tutte le sue versioni, dal cross country alla downhill. Dal 2007 all’Abetone è nato l’Abetone Gravity park (www.abetonegravitypark.it), un grande parco dedicato alle due ruote. Per gli appassionati del cross country ci sono 30 km di itinerari, che partono dalla base della Telecabina Casa Cantoniera Monte Gomito, da tutti chiamata Ovovia. Grande successo ha poi riscosso la disciplina della downhill. In pratica si sale con l’Ovovia, che in soli 7 minuti permette di coprire 700 metri di dislivello, e poi si torna a valle sulle due ruote lungo uno dei 5 itinerari attrezzati e segnalati, lunghi oltre 6 km. Quest’anno la proposta delle Mtb si fa poi ancora più interessante con un percorso che consente di spaziare dall’Abetone a Sestola passando per la Doganaccia, per la maggior parte in fuoristrada e percorrendo suggestivi sentieri, strade bianche e single track. Si tratta di un percorso riservato ovviamente a ciclisti allenati, con bici free ride, dal momento che si percorrono quasi 100 km. con 4000 metri di dislivello negativo e 1000 positivo, utilizzando per le risalite principali Ovovia, Funivia di Cutigliano, Seggiovia di Sestola e funivia del Cimone. L’idea è quella di unire tra loro i tre comprensori dell’Appennino dove sono attivi dei bike park: Abetone e Doganaccia sul versante toscano e Sestola su quello emiliano. Si parte dalla base dell’Ovovia (1330 m. s.l.m.), in territorio toscano, e una volta in cima al Monte Gomito (1890 m. slm) si scende fino alla piazza dell’Abetone (1388 m. slm) seguendo la pista della Selletta. Si prosegue poi in direzione di Rivoreta - Melo – Cutigliano, alternando tratti nei boschi di conifere, falsopiani sia in discesa che in salita, strade bianche con tornanti veloci, tratti di single track e pochissimo asfalto In particolar il single track è conosciuto come “Sentiero degli Albinelli” ed è veramente bello, con fondo liscio e scorrevole, passaggi su ponticelli, piccole cascate, fontanine e alla fine una cappellina con una bella pala robbiana. Arrivati a Cutigliano (678 m. slm), dopo una visita al caratteristico borgo medievale, si risale con la funivia verso la Doganaccia (arrivo 1600 m. slm). Da qui si pedala per circa 2 km verso il Passo della Croce Arcana (1669 m. slm), percorrendo la strada carrabile. Il passo sorge sul crinale di confine tra Toscana ed Emilia Romagna, zona caratterizzata da brughiere di alta quota, conifere striscianti e rocce affioranti. Il panorama che si ammira è a 360 gradi: va da tutta la Valle della Lima alle cime più elevate dell'Appennino Tosco-Emiliano, alle vallate del pistoiese, del modenese e del bolognese; quando è sereno in lontananza si scorgono le vette delle Alpi Apuane e le Alpi. Percorrendo sempre la carrareccia si scende verso la Capanna Tassone (1317 m. slm), ottimo luogo per rifocillarsi, da dove si inizia la salita che porta al Passo del Colombino (1550 m. slm). Anche qui è d’obbligo una piccola sosta per ammirare il panorama e poi si prosegue lungo il sentiero 405, ancora un single track senza fine, con switchback, woops, tornanti, salti e chi più ne ha più ne metta. In tutto divertimento si arriva a Fanano (640 m. slm), altro delizioso paese, dove si incontra la strada asfaltata che porta fino a Sestola (1020 m. slm). Qui si prende la seggiovia per Pian del Falco (1360 m. slm), sede del Cimone bike park. Dalla cima della seggiovia si pedala fino a Passo del Lupo (1550 m. slm), da dove si sale con la funivia fino a Pian Cavallaro (1880 m. slm). Da Pian Cavallaro inizia una carrareccia velocissima che in un batter d’occhio porta fino alla Capanna dei Celti (1400 m. slm), da qui si scende fino a Fiumalbo (950 m. slm) e poi si risale fino all’Abetone (1388 m. slm) seguendo la strada statale. Il percorso è facile, non presenta particolari difficoltà, ed è molto panoramico, spesso pedalabile, ma anche tecnico. E’ però davvero lungo e merita certamente un fine settimana, in modo da potersi fermare a girare nei vari bike park che si attraversano, ma anche per avere il tempo di visitare i caratteristici borghi, fermandosi ad assaggiare le specialità locali nei rifugi e nei ristoranti che si incontrano lungo la strada. Il percorso va affrontato ovviamente nella bella stagione, quando la neve se ne è andata. La bici consigliata è una light freeride da 150/160 ma se uno non si sgomenta si fa anche con una front o con una a doppia piastra, si fa un po’ più di fatica in salita, ma vuoi mettere quando poi punti il naso all’ingiù!
*pubblicato sul n. 107 di Coopinforma (giugno 2013) Link: COOPINFORMA n. 107
Nessun commento:
Posta un commento