E anche Marradi adesso è “slow”: il piccolo comune dell’Alto Mugello, infatti, ha superato la certificazione e farà il suo ingresso nella rete internazionale di Cittaslow che conta 173 città associate in 26 Paesi.
La rete di Cittaslow è nata nel 1999 per iniziativa dei sindaci di Greve in Chianti, Bra, Orvieto e Positano e per volontà di Slow Food (noto movimento internazionale che da anni difende e promuove la tipicità dei prodotti), con l’ambizioso obiettivo di valorizzare i luoghi del buon vivere. E per farne parte occorre rispettare alcuni parametri di riferimento, relativi a qualità del tessuto urbano, accoglienza e arte del ricevere, cura e rispetto dell’ambiente, politica delle infrastrutture, gusto per la buona tavola.
“Ci siamo caratterizzati per la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e delle produzioni locali. E sull’energia verde - sottolinea il sindaco di Marradi Bassetti - ci distinguiamo per il risparmio energetico e la diffusione delle rinnovabili con mini-impianti, la ristrutturazione del Molinone che ha portato alla riattivazione della centrale idroelettrica, l’acquisto esclusivamente di energia pulita per l’illuminazione pubblica”.
Nella valutazione per la certificazione di “Cittaslow” hanno pesato anche l’incentivazione della raccolta differenziata, anche col compostaggio domestico, “ed a farlo - afferma il sindaco Bassetti - sono 150 famiglie”; l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’incentivazione delle nuove tecnologie - “a breve - continua il sindaco - saranno installati 3 touch screen informativi, finanziati dal Piano di Sviluppo rurale”; la valorizzazione delle produzioni locali, primo fra tutte il marrone (noto fin dall’800 sui mercati londinesi come “Chestnuts of Marradi”), attraverso il censimento delle produzioni tipiche del territorio e sostegno alla loro commercializzazione e manifestazioni di forte richiamo e successo come la “Sagra delle castagne”; la valorizzazione e conservazione delle tradizioni e manifestazioni culturali locali, come gli eventi culturali dedicati al poeta Dino Campana ed i mercatini di Natale; i servizi di ospitalità e accoglienza rivolti ai turisti; la Faentina come ferrovia per lo sviluppo del turismo lento.
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