I sentieri di Monte Giovi.
di Paolo Maggi
C’è un richiamo al quale ogni tanto devo rispondere, pena un’inquietudine
diffusa: devo incontrarmi con la natura.
Non importa se in pianura o
in montagna, sulla riva del mare o lungo un torrente. Non importa nemmeno che
sia una stagione precisa. Vanno bene tutte. In primavera, estate, autunno o inverno
devo assaporare la natura così com’è, immodificabile. Non c’è interruttore che
tenga per cambiare temperatura o abbassare la forza del vento. Devo misurami
con il clima, il vento, la pioggia, le distanze, salite e discese e quei ritmi
scanditi dalla luce del giorno che lascia inesorabilmente il testimone alle
tenebre. Ho bisogno di misurare lo stupore che c’è ancora in me di fronte allo
spettacolo perenne della natura: il volo goffo di un barbagianni o quello
librato di un falco che precipita in picchiata su una preda, così come i
panegirici voli degli storni o le fughe eleganti di daini e caprioli
o quelle travolgenti dei cinghiali ma anche la monumentale sacralità di piante
secolari oppure la delicatezza dei colori e dei profumi di primavera.
Un “richiamo della foresta” che oggi mi ha catapultato attraverso i sentieri di Monte
Giovi.
Un complesso montuoso formato da territori della media
montagna sui prolungamenti della dorsale appenninica di Monte Morello e Monte
Senario che separa il Mugello dal Valdarno e dalla bassa Val di Sieve. Il suo
territorio è diviso tra i comuni di Pontassieve e Borgo San Lorenzo e, in
misura minore, dai comuni di Rufina, Vicchio e Dicomano, in provincia di
Firenze.
Il massiccio raggiunge l'altitudine maggiore con la sua cima
(992 metri ),
ma lungo il suo crinale principale si trovano anche Poggio Ripaghera (914 metri ) e Monte
Calvana (913 metri ).
La Provincia di Firenze con le comunità montane
"Montagna Fiorentina" e "Mugello" e ai comuni di Borgo San
Lorenzo, Dicomano, Pontassieve e Vicchio hanno istituito sul Monte Giovi un
parco dedicato alla guerra di liberazione chiamato "Parco culturale della
Memoriacon il preciso intento di promuovere la memoria degli eventi della
Resistenza.
Il Parco prevede cinque
diversi percorsi tematici.
Sentiero 1: Pievecchia - Acone - Accesso principale da
Pontassieve a Le Colline (8,5 chilometri ); da Scopeti ad Acone (6 km ). Durante questo
itinerario si ricorda la rappresaglia della Pievecchia quando i tedeschi
uccisero 14 innocenti l'8 giugno 1944.
Sentiero 2: Barbiana - Padulivo - Accesso principale da
Dicomano a Tamburino (7,0
chilometri ). Anche in questo itnerario, che porta ai
luoghi cari a Don Milani, si ricorda l'eccidio di Padulivo, quando il 10 luglio
1944 i tedeschi trucidarono 15 persone.
Sentiero 3: Madonna del Sasso - Accesso principale da
Polcanto alla cascina di Monterotondo (5,2 chilometri ). In
questo itinerario si ricorda un evento del 1945 quando, presso il Santuario
della Madonna del Sasso, vennero uccisi un maresciallo dei Carabinieri, suo
figlio ed un militante comunista. Questi fatti ispirarono il romanzo di Carlo
Cassola La ragazza di Bube.
Sentiero 4: Monte Giovi - Accesso principale da Dicomano
fino all'intersezione con il sentiero CAI 11 (8,5 chilometri ). In
questo itinerario si trova la piramide delle Brigate partigiane, la Casa al
Cerro che fu una delle basi più utilizzate dai partigiani e fonte alla Capra.
Sentiero 5: Monte Rotondo – Accesso Principale da Sagginale
all'intersezione con il sentiero CAI 3. In questo itinerario si trova villa
Cerchiai, attaccata verso la metà dell'agosto 1944 dai tedeschi che tentarono
un accerchiamento delle forze partigiane.
Festa dei partigiani
e dei giovani
Il secondo fine settimana di luglio presso l'abetina di
fonte alla Capra si svolge una manifestazione organizzata dagli abitanti di
Acone con l'ANPI e la Provincia di Firenze chiamata "Festa dei partigiani
e dei giovani". Il sabato è dedicato ai giovani con feste e balli che
durano fino a tarda notte. La domenica è dedicata alle commemorazioni ufficiali
dei partigiani e della resistenza.
Monumento del Chiesino
di Monte Giovi dedicato alla Resistenza
decisi a morire
per non rinunziare ad
essere uomini
partigiani e contadini
fraternamente concordi
nella Resistenza
soffrirono sperarono
agirono
perchè ai loro figli
liberi eguali
fosse un giorno
materna
la Repubblica Italiana
fondata sul lavoro
Monte Giovi 1943 -
1958
decennale della
Costituzione
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