29 aprile 2013

Animali selvatici: guardare ma non toccare


“Evitare di avvicinare i cuccioli di animali selvatici, di dar loro da mangiare e soprattutto di toccarli” è l'appello che l’assessore alla caccia della Provinca di Firenze Renzo Crescioli rivolge a tutti coloro che con l'arrivo della primavera nelle gite in campagna si possono incontrare con piccoli di capriolo o di altri animali selvatici. “Nonostante le buone intenzioni che possono muovere chi raccoglie i cuccioli – ricorda l’Assessore -  ci preme ricordare che bisogna assolutamente evitare di toccare ogni specie di cucciolo di animale selvatico, siano essi caprioli, lepri o uccellini”.
Normalmente in primavera le femmine di animale selvatico partoriscono uno o due piccoli che, solitamente, vengono lasciati al riparo tra l’erba dei prati o al margine dei boschi. Se capita di trovare in un piccolo di capriolo la cosa migliore, per la sua incolumità, è allontanarsi il più in fretta possibile, per non impaurire né il cucciolo né la madre: loro vedono gli uomini come un qualsiasi altro predatore.
L’odore che gli umani lasciano sugli animali, anche con un solo contatto, farebbe allontanare la madre, che non riconoscerebbe più il proprio cucciolo, compromettendone definitivamente la sopravvivenza.

Pao.Ma.



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