2 dicembre 2009
In Toscana oltre 150 aziende agricole sociali
Le esperienze di agricoltura sociale sono nate in Olanda e hanno avuto le prime, pionieristiche esperienze in Italia negli anni '70: la cooperativa il Forteto, nata nel 1977 nel Mugello è stata senza dubbio l'antesignana e resta uno dei modelli di riferimento, ma, specie in questi ultimi anni sono fiorite molte altre esperienze: dal 2003 l'Arsia ha avviato un progetto regionale sull'agricoltura sociale nell'ambito del quale si sono sviluppate iniziative di conoscenza, di formazione e di animazione delle esperienze. Il ruolo della Toscana per questo settore è stato trainante anche a livello comunitario tanto che nella nostra regione nel maggio scorso è stato redatto il “Manifesto europeo per l'agricoltura sociale”. In cantiere anche un progetto di legge regionale.
P.M.
Firenze, 2 dicembre 2009
25 novembre 2009
Osterie d'Italia: Toscana seconda dopo il Piemonte
di Paolo Maggi
Slow Food festeggia 20 anni di “Osterie d'Italia. Sussidiario del mangiarbene all'italiana”. Nel 1990 erano 700 le trattorie recensite, oggi 1696.
Sono 221 le osterie italiane che quest’anno si sono aggiudicate l’ambita chiocciola di Slow Food. Un riconoscimento che non premia solo il buon cibo, ma anche l'ambiente, l'atmosfera e, per usare le parole di Carlin Petrini, presidente di Slow Food International, "la memoria, la convivialita', l'identita', la socialita'". “Osterie d’Italia 2009-2010”, la guida enogastronomica che quest’anno festeggia il suo ventesimo compleanno mette in alto sul podio il Piemonte con 26 osterie premiate e all secondo posto la Toscana con 21, mentre al terzo aposto a pari merito troviamo Lombardia e Campania con 19 osterie ciascuna. A seguire Veneto (18), Lazio (14), Puglia (13) ed Emilia Romagna (12). Le altre regioni vantano numeri piu' bassi: Marche, Friuli Venezia Giulia e Sicilia hanno solo 9 osterie; Alto Adige, Liguria e Basilicata 8; Abruzzo 7 e Trentino 6. In coda, ci sono Calabria (5), Umbria (4), Sardegna e Canton Ticino (2), Molise e Valle D'Aosta (1).
Le 21 “osterie chiocciolate” in Toscana sono: Summertime – Capoliveri (Li); Antica fattoria del Grottaione – Castel del Piano (Gr); Il cantuccio – Castiglione della Pescaia (Gr); La solita zuppa – Chiusi (Si); Da Burde – Firenze; Il cibreo – Firenze; Locanda borgo antico – Greve in Chianti (Fi); Mangiando mangiando – Greve in Chianti (Fi); Oste scuro – Grosseto; Hosteria la vecchia ròta – Marciano della Chiana (Ar); Il frantoio – Montescudaio (Pi); Il pozzo – Pieve Fosciana (Lu); Il Garibaldi innamorato – Piombino (Li); Re di Puglia – Pisa; Da Bussè – Pontremoli (Ms); La tana degli orsi – Pratovecchio (Ar); Boscaglia opificio del bosco – Radicondoli (Si); Osteria del carcere – San Gimignano (Si); Da Gagliano – Sarteano (Si); Hosteria il carroccio – Siena (Si); Il conte matto – Trequanda (Si).
Le nuove segnalazioni nella guida rispetto all’edizione 2009 sono l’Osteria del mare (Livorno), La pecora nera (Lu), la Trattoria della Faggiola (Pi), Le colombaie di San Miniato (Pi), il Bistrot del mondo da Bobo all’Acciaiolo a Scandicci (Fi).
Oltre alla chiocciola, ci sono altri due simboli premianti: una bottiglia e una mezzaluna di formaggio a indicare rispettivamente le cantine piu' fornite e i locali che presentano la migliore selezione di formaggi. Segnalati con note di merito anche le trattorie accessibili ai disabili e quelle che offrono menu' adatti agli intolleranti al glutine.
Nella guida appena stampata anche un “ritorno alle prefazioni regionali” che avevano caratterizzato la prima edizione. Sono firmate da nomi prestigiosi del mondo della cultura, del giornalismo e dello sport come Marco Albarello, Folco Portinari, Lella Costa, Pietro Bianchi, Francesca Neri, Klaus Dibiasi, Alberto Sinigaglia, Tullio Avoledo, Maurizio Maggiani, Tonino Guerra, Massimo Cirri (conduttore radiofonico, autore teatrale e televisivo, autore della prefazione della Toscana), Enrico Vaime, Giovanna Marini, Neri Marcorè, Raffaele Colapietra, Antonietta Caccia, Alessandro e Giuseppe Laterza, Marino Niola, Gaetano Cappelli, Vito Teti, Roy Paci, Gavino Sanna.
Rispetto all'edizione del 2009 ci sono 145 nuove osteri e deliziosi inserti dedicati alle specialita' del 'mangiare per strada' (come il 'pani ca meusa' e gli 'sfinciuni' in Sicilia) o che illustrano abitudini legate a radicate tradizione locali (cicheti e ombre in Veneto, torggelen in Alto Adige o fornelli in Puglia).
21 novembre 2009
6 novembre 2009
I prodotti del Forteto sul podio mondiale dei formaggi
Il Pecorino “Oro antico”
e il muffettato “Guccio”
del Forteto, sul Podio
mondiale dei formaggi
di paolo maggi
Una vera e propria maratona mondiale del gusto ha piazzato sul podio dei migliori formaggi i prodotti del caseificio del Forteto. Il “21° World Cheese Awards 2009” ha infatti premiato con la Medaglia d’oro nella categoria Hard cheese DOP il “Pecorino Toscano DOP stagionato Oro Antico” (già classificato dei formaggi a Tuttofood Milano), e per la categoria “Soft cheese plain” con la Medaglia di Bronzo il “Guccio - formaggio muffettato di latte ovino e bovino”, novità all'ultimo salone Anuga di Colonia).
Una bella soddisfazione per l’azienda della Cooperativa agricola del Forteto, ma anche per il Mugello e per la promozione dei prodotti Toscani nel mondo. La gara, che si è svolta nell’isola di Gran Canaria, per la seconda volta nella sua storia fuori dal territorio Inglese, ha coinvolto più di 150 giudici da 24 paesi, incluso il Messico, il Sud Africa e l’Australia che hanno testato 2440 campioni di formaggio prima di scegliere il vincitore.
“E’ una grande soddisfazione che due dei nostri prodotti siano saliti sul podio mondiale dei formaggi. Abbiamo partecipato - ha detto fra l’altro Stefano Sarti, responsabile del Caseificio del Forteto -, al World Cheese Awards 2009 su consiglio e in collaborazione con il Nostro Importatore di Londra Baselica Fine Italian Foods che ringraziamo insieme a tutti gli Allevatori Toscani nostri Soci/Conferenti, ai Casari, ai lavoratori della Cooperativa e a tutti gli amici e clienti che ci hanno creduto, affiancato, consigliato e sostenuto nella nostra ultratrentennale esperienza di lavoro e di vita e con i quali ci piace condividere anche questo successo, dopo quello dell’estate scorsa quando alla prestigiosa rassegna internazionale “Tuttofood Milan Word Exhibition” il pecorino del Forteto si è meritato il primo premio del Cheese Award dedicato ai migliori formaggi Dop”.
Il Forteto è una cooperativa agricola nata nel 1977 e la sua azienda si estende per circa 500 ettari tra colline, pianura, boschi e seminativi in quel di Riconi, nel Mugello tra i comuni di Vicchio e Dicomano. L’attività principale è la trasformazione del latte e la conseguente produzione di Pecorino toscano, mozzarelle e ricotte ma si esprime anche in produzioni agricole finalizzare al mantenimento dei bovini da carne di razza Chianina e nell’allevamento di cavalli maremmani.
Ma il Forteto è anche una comunità. Soprattutto una Comunità e la forma cooperativa è stata per quel gruppo di giovani che nei primi anni ’70 si ritrovarono uniti dall’amicizia e dall’incertezza dei tempi a discutere di futuro nei locali di una parrocchia pratese, lo sbocco concreto in cui realizzare un’ideale esperienza di vita comune.
Un’esperienza che oggi è condivisa da 110 persone che vivono e lavorano insieme e che ha permesso loro di aprirsi e impegnarsi socialmente, in particolare nell’accoglienza di minori o adulti che vivono in situazioni di disagio.
Nel 1998 su iniziativa di un gruppo di soci è nata la Fondazione Il Forteto onlus, con il compito di diffondere l’esperienza sociale vissuta dalla Cooperativa.
Firenze, 30 ottobre 2009
5 novembre 2009
Nella vecchia carrozza la sede della Pro loco Valle dell’Arno
“Da luogo sporco, pieno di rovi e abbandonato, a sede di una
pro loco a dir poco tutta particolare”.
E’ successo a Compiobbi, frazione di Fiesole, alle porte di Firenze. Una piccola scarpata, incolta e piena di rovi, sporca e abbandonata ai bordi della ferrovia è stata trasformata in un delizioso giardino dove ha preso dimora una vecchia carrozza ferroviaria trasformata, dopo un accurato restauro e tante idee lungimiranti, nella sede della “Pro loco Valle dell’Arno” di Fiesole. All’interno della piccola area si sono infatti inventati spazi per l’ubicazione della carrozza e per lo svolgimento delle attività ricreative, socio-culturali e di promozione del territorio.
Dopo la concessione del terreno, la realizzazione del progetto, l’acquisto di una vecchia carrozza “centoporte”, il finanziamento della Regione e un lungo e faticoso lavoro, il 20 ottobre 2004 la carrozza ferroviaria degli anni ’30, lunga 18 metri e mezzo e con un peso di 370 quintali è stata trasportata fino a Compiobbi e salutata da un lungo applauso, collocata da due squadre di vigili del fuoco sul binario appositamente predisposto.
Ora l’interno della carrozza ha un aspetto particolarmente caldo e accogliente. Oltre al vano segreteria, dove è possibile svolgere un servizio di informazione e accoglienza turistica, ci sono un piccolo servizio igienico, un miniristoro e una saletta attrezzata per riunioni e videoconferenze con capienza di 30 posti a sedere. Per saperne di più e per avere informazioni preziose sul territorio: Associazione Pro Loco “Valle dell’Arno di Fiesole”, via di Romena 1, 50061 Fiesole (www.prolocofiesole.it).
31 ottobre 2009
10 ottobre 2009
Avventure nel parco del Gigante
Articolo di Paolo Maggi, pubblicato sul numero 92 di Coopinforma (ottobre 2009).
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6 agosto 2009
17 giugno 2009
Il lungo volo di Arianna
L'Operazione Capovaccaio
e il lungo volo di Arianna
di Paolo Maggi
Liberata 3 anni fa in Puglia una giovane femmina di capovaccaio di nome Arianna, munita di una radio satellitare, è in viaggio dal Mali, paese dell’Africa centrale, all’Italia. Attualmente il piccolo avvoltoio, una specie di cui restano appena 10 coppie in Italia, si trova in Algeria. Il suo volo di ritorno è un evento di grande interesse scientifico e seguito col fiato sospeso. Arianna è infatti oggetto di un pionieristico progetto del WWF Toscana creato per riportare il numero di esemplari ad un livello accettabile per la sopravvivenza della specie dall’estinzione.
Arianna è nata nell’estate 2006 nel CERM, Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (GR) nella Toscana meridionale ed è subito diventata protagonista del "Progetto Capovaccaio" sviluppato attraverso l’utilizzo di esemplari irrecuperabili, curati dopo ferite ed incidenti provocati dall’uomo. Il lungo volo di Arianna è iniziato il 23 agosto del 2006 dalla Puglia, nell’Oasi LIPU “Gravina di Laterza” (TA), grazie ad una stretta collaborazione tra Cerm, Wwf, Lipu, Regione Toscana, Comune di Laterza e Regione Puglia. Dopo un periodo di ambientamento di una settimana trascorso nella cavità di una parete rocciosa, per farle memorizzare la gravina come luogo di nascita, Arianna conquistò la libertà e, dopo due settimane, intraprese la migrazione verso l’Africa, dotato di una piccola radiotrasmittente alimentata a pannelli solari che ha segnalato in questi anni i suoi spostamenti fino alla scoperta del suo ritorno verso casa. Si è così scoperto che il “filo” di Arianna ha ‘continuato a srotolarsi’ per oltre 3.900 km, attraversando lo Stretto di Sicilia, la Tunisia ed il Sahara algerino, sino a raggiungere il Mali a metà settembre 2006, 25 giorni dopo la partenza. L’avventura di Arianna, come per la maggior parte dei giovani capovaccai giunti all’età di 3 o 4 anni, è poi ripresa per il suo lungo viaggio di ritorno verso il luogo di nascita: partita il 10 aprile scorso dal Mali, oggi ha già percorso oltre 4800 chilometri. "Per la prima volta in assoluto - osserva Guido Ceccolini, Direttore del Progetto Capovaccaio del WWF Toscana - si è riusciti ad avere la certezza che un giovane capovaccaio nato in cattività ed allevato dai propri genitori è perfettamente in grado di adattarsi alla vita selvatica e, come un qualsiasi esemplare selvatico, è in grado di migrare in Africa e poi tornare sulla rotta di "casa"".
1 marzo 2009
Di scena la natura con la "Giornata delle Oasi Wwf"
di paolo Maggi
Le iniziative per le scuole
Dal 15 al 17 aprile si terrà la “Settimana per le scuole”, che quest’anno concentrerà il suo impegno soprattutto nel far conoscere e rispettare le varie forme di vita, non solo come atto di civiltà ma anche come impegno concreto, assunzione di responsabilità etica e morale. In questa settimana le classi che ne faranno richiesta potranno visitare alcune delle Oasi più belle, presso alcune delle quali si trovano i Centri di recupero della fauna selvatica. Con l’iniziativa “Curiamo gli animali con un disegno o un racconto”, le classi potranno inviare disegni (per i bambini più piccoli) o racconti brevi (per i ragazzi più grandi) su esperienze avute direttamente o raccolte attraverso testimonianze. Per saperne di più telefonare allo 06 844971 o visitare il sito internet del WWF : http://www.wwf.it/.

Nel comune di Castagneto Carducci (Livorno). Ambiente originario della costa toscana con coltivi, incolti, prati umidi, bosco allagato a Frassino ossifillo, stagni per circa 150 ettari, tombolo costiero e arenile. Flora: frassino ossifillo,olmo campestre, ginepro, tamerice africano, prugnolo, biancospino, roverella, leccio, pino, canna di palude, giglio di mare. Fauna: germano reale, fischione, mestolone, codone, canapiglia, alzavola, oca selvatica, pavoncella, gru, pelligrino, colombella, beccaccino, tarabuso, airone guardabuoi, airone bianco maggiore, gufo comune, falco di palude, aquila di mare, colombacci, pittima reale, pettegola, cavaliere d'Italia, airone rosso, tarabusino, garzetta, tuffetto, folaga, porciglione, allocco, Picchio torcicollo, cuculo, rampichino, sparviere, cinghiale, daino, capriolo, coniglio selvatico, lepre, istrice, tasso, donnola, faina, volpe, moscardino, tartaruga palustre, testuggine terrestre, biacco, cervone, vipera, biscia dal collare, ramarro, anguilla, carpa, gambusia, tritone, rana, nel mare antistante segnalata la tartaruga caretta caretta.
(Pubblicato su Coopinforma n. 90 - marzo 2009)