Il 19 aprile 2009 oltre 100 aree naturali aperte gratuitamente al pubblico. Una settimana di iniziative per le scuole e tantissimi altri eventi per grandi e piccoli. Per sostenere il progetto si possono donare 2 euro mandando un Sms al 48544.
di paolo Maggi
“Più siamo più natura salviamo!” è lo slogan che accompagnerà la diciannovesima “Giornata delle oasi del WWF” che il prossimo 19 aprile aprirà al pubblico le sue aree naturali. Boschi, lagune e fiumi, spiagge incontaminate, praterie, steppe selvagge e zone montane per oltre 30 mila ettari di natura protetta dalle Alpi allo Ionio, isole comprese sveleranno ai visitatori il loro inestimabile patrimonio. Veri paradisi di biodiversità, alcuni vicinissimi alle città, altri sperduti negli angoli più incontaminati della penisola dove vivono fenicotteri, lontre, caprioli, lupi, anatre selvatiche e moltissime specie che grazie a un costante lavoro sul campo e all’aiuto di centinaia di migliaia di italiani che in 40 anni lo hanno sostenuto, il WWF è riuscito a tutelare e in molti casi a salvare dal rischio di estinzione. La Giornata delle oasi è un vero spettacolo della natura. Ogni anno si contano avvistamenti di cervi e caprioli, uccelli migratori in volo, liberazioni di rapaci e tartarughe curati nei Centri di Recupero. Nelle Oasi vengono organizzati laboratori didattici, visite guidate di giorno e di notte, pic nic sui prati e degustazioni di prodotti biologici, concerti, giochi e spettacoli per ogni età. Si tratta di oltre 100 pezzi unici di un mosaico ambientale che rappresenta tutti i principali aspetti naturali della penisola, sottratti all’aggressione del cemento e all’incuria, difesi dagli incendi e dal bracconaggio, dove una buona parte della biodiversità italiana, tra cui 100 specie animali e vegetali, considerate rare o in pericolo. “Dove è nata un’oasi - dicono al WWF -, ha vinto la natura, ed è stato posto un argine alla distruzione del territorio. Per poter sostenere ed estendere questo grande progetto di tutela e salvaguardia del nostro patrimonio naturale, il WWF chiede l’aiuto di tutti e dal 12 aprile al 3 maggio lancia una campagna di raccolta fondi: mandando un sms del valore di 2 euro al numero 48544 dal proprio cellulare personale Tim, Vodafone, 3 e Wind, o chiamando da telefono fisso Telecom. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere importanti progetti di tutela della natura italiana, nella gestione e promozione dei Centri di recupero per la fauna selvatica e a rendere le Oasi un patrimonio sempre più fruibile da tutti.
Le iniziative per le scuole
Dal 15 al 17 aprile si terrà la “Settimana per le scuole”, che quest’anno concentrerà il suo impegno soprattutto nel far conoscere e rispettare le varie forme di vita, non solo come atto di civiltà ma anche come impegno concreto, assunzione di responsabilità etica e morale. In questa settimana le classi che ne faranno richiesta potranno visitare alcune delle Oasi più belle, presso alcune delle quali si trovano i Centri di recupero della fauna selvatica. Con l’iniziativa “Curiamo gli animali con un disegno o un racconto”, le classi potranno inviare disegni (per i bambini più piccoli) o racconti brevi (per i ragazzi più grandi) su esperienze avute direttamente o raccolte attraverso testimonianze. Per saperne di più telefonare allo 06 844971 o visitare il sito internet del WWF : http://www.wwf.it/.
Le Oasi WWF in Toscana
Bagnate dal Tirreno, sdraiate sulle dolci colline dell'entroterra o abbarbicate sulle cime dell'Appennino, ecco l'elenco delle oasi del WWF che in Toscana, che domenica 19 aprile 2009 apriranno gratuitamente le loro porte.
Bosco di Bottaccio (20 ettari)
Piccolo bosco costituito in prevalenza da farnia e ontano nero. Nelle aree più umide predominano cannuccia di palude e salici. Oltre al cinghiale e ai mustelidi, sono presenti volpe, istrice, roditori e numerosi anfibi fra i quali la raganella, simbolo dell’oasi. Punto di sosta per l’avifauna migratoria. I canneti danno rifugio a tarabusi e tarabusini, accompagnati da cannaiole e cannareccioni. Tra i grossi ardeidi, troviamo aironi cinerini, aironi rossi, aironi guardabuoi, garzette e nitticore e cicogne bianche. E' il primo sito in Toscana per lo svernamento delle pavoncelle. E’ nel Comune di Capannori (LU), in località Castelvecchio di Compito.Bosco Rocconi (130 ettari)
Le querce dominano su gran parte del bosco, con molti alberi da frutto selvatici quali peri, meli, ciavardelli, cornioli. Un folto sottobosco di biancospini, ginestre ed eriche si apre qua e là mostrandoci 28 specie di orchidee spontanee.Le inaccessibili pareti rocciose sono il regno incontrastato dei rapaci. Presenti anche il falco pellegrino, il pecchiaiolo e il maestoso biancone, oltre ad allocco, assiolo, civetta, barbagianni. Tasso, istrice, faina, donnola, martora, puzzola e gatto selvatico popolano le silenziose notti nel bosco. Si trova in Maremma, a 45 km da Grosseto, in prossimità del paese di Roccalbegna.Dune Forte dei Marmi (7 ettari)
Nel lungomare tra Forte dei Marmi (LU) e il Cinquale di Montignoso (MS), nella frazione di Vittoria Apuana, vicino alla foce del fiume Versilia e dal lago di Porta. Sono presenti molti endemismi tra cui Solidago litoralis savio Verga d'oro. E' presente anche la bella Camomilla delle spiagge, che trova qui la sua unica stazione della Toscana settentrionale, sono poi reperibili anche il giglio di mare, lo Zigolo della sabbia, e altre tipiche essenze psammofile, come specie arbustive tra cui il ginepro, il leccio, l'alaterno e il cisto. Tra gli insetti da segnalare lo Scarabeo sacro.Dune di Tirrenia (24 ettari)
Si trova a Tirrenia nel Comune di Pisa. E' compresa fra i vialetti di accesso ai bagni La Perla e Paradiso. Duna sabbiosa costiera con vegetazione psammofila, ambiente retrodunale, macchia mediterranea. Flora: verga d'oro, periploca greca, vegetazione psammofila Fauna: coniglio selvatico, volpe. La verga d'oro delle sabbie è endemica ed esclusiva di questo tratto di litorale. Gabbianello (25 ettari, di cui 8 allagati)
Nel Comune di Barberino di Mugello (FI), lungo la strada per Galliano, sulla sponda nord-est del Lago di Bilancino. E' possibile ammirare numerose specie di flora tipica degli ambienti palustri. L’Oasi è frequentata, soprattutto durante il periodo migratorio, da numerose specie di uccelli come il Tarabuso, il Cavaliere d’Italia, l’Avocetta. Sempre più frequentemente si fermano nella migrazione invernale e primaverile anche Fenicotteri rosa e Falchi pescatori.Lago di Burano (1010 ettari)
Si trova nella Maremma meridionale, comune di Capalbio (GR). La flora comprendente oltre 600 specie, è costituita, in prossimità della spiaggia da narciso di mare, santolina, eringio marino, ammofila arenaria e, sulla sommità e nella zona retrodunale, da ginepro coccolone, ginepro fenicio, mirto, fillirea, lentisco e quercia da sughero. Le sponde del lago sono ricoperte da cannuccia di palude, scirpo, giglio d’acqua. Sono presenti inoltre circa 60 specie di licheni. La fauna è composta da 262 specie di uccelli. Tra i mammiferi l’istrice, il tasso, la volpe, la donnola, la faina e la puzzola. Molto importante è la coleotterofauna della duna, composta da 233 specie. Vi si riproducono la farfalla monarca e la sfinge testa di morto.Lago di Chiusi (8 ettari)
Comune di Chiusi (Si). Una buona parte del rifugio è occupata dal bosco ripariale a salici e pioppi dove si trova la garzaia che ne fa un’area estremamente importante per la riproduzione degli ardeidi: vi nidificano nitticore, garzette, aironi rossi e sgarze ciuffetto. Il lago è un punto di sosta per la migrazione degli uccelli. In inverno vi fanno tappa aironi bianchi maggiori e cenerini, gabbiani comuni, pavoncelle, beccaccini, alzavole, moriglioni, svassi maggiori. Il lago ha anche un interessante popolamento di invertebrati.Laguna di Orbetello (850 ettari)
Lungo la costa nel comune di Orbetello (GR). L'oasi protegge 300 ettari di laguna salmastra dove a tratti affiorano isolotti di limo ricoperti da vegetazione palustre. Il Tombolo della Giannella lungo la costa è ricoperto da macchia mediterranea mentre la riva interna da un esteso tappeto di salicornia. All’interno boschetti di pioppi, sughere, frassini ed olmi. A sud c'è il Bosco di Patanella con grandi estensioni di brugo. E' un ambiente caratterizzato da piante della macchia mediterranea. L'oasi è popolatada fenicotteri, cavalieri d’italia, aironi, falco pescatore, mestoloni, spatole, avocette. Rappresenta anche l'unico sito riproduttivo della costa tirrenica per la sterna comune e il fraticello. Anche tra gli insetti c'è una rarità: si tratta di una cicindela endemica.Oasi Affiliata Capra Matilda (48,5 Roccalbegna, 14 ettari Semproniano)
Nei comuni di Roccalbegna e Semproniano, alle pendici dell'Amiata a 600 metri s.l.m.. E' un’azienda agricola e agrituristica privata affiliata al WWF, ricca di boschi e pascoli adatta all’allevamento brado e semibrado. Un alternarsi di campi coltivati a cereali, prati naturali e boschi e sottobosco ricco di anemoni, ciclamini, asfodeli e orchidee. Molti gli animali selvatici come cinghiali, caprioli, volpi, istrici, tassi, lepri, porcospini. Numerosi anche passeri, cince, fringuelli, cardellini, gazze, taccole, e varie specie di falchi che arrivano dalle vicine scogliere dell’oasi del WWF Bosco dei Rocconi. Piccoli stagni ospitano anfibi e rettili prede di aironi cenerini. Nel comune di Semproniano, zona più umida e ricca di piccole sorgenti, alcuni esemplari di tartarughe palustri.Oasi Affiliata Cesto del Lupo (circa 900 ettari)
Comuni di Pistoia, Piteglio e San Marcello pistoiese. Nelle aree più basse prevalgono i boschi di latifoglie. Alle quote superiori troviamo boschi di faggio (cedui e fustaie) e di conifere. Nei prati dedicati a fieno e pascolo dominano varie specie di graminacee, mentre in quelli abbandonati arbusteti e felceti. Filari di noce, maggiociondolo, melo e sorbo degli uccellatori e orchidee ornano i margini delle aree aperte. La fauna dominata dal lupo, simbolo dell’Oasi è composta da faine, donnele, caprioli, mufloni, cervi, daini, cinghiali, istrici. Tra i rapaci diurni l’astore, Il biancone, la poiana, il falco pecchiaiolo e l’aquila reale.Nel comune di Castagneto Carducci (Livorno). Ambiente originario della costa toscana con coltivi, incolti, prati umidi, bosco allagato a Frassino ossifillo, stagni per circa 150 ettari, tombolo costiero e arenile. Flora: frassino ossifillo,olmo campestre, ginepro, tamerice africano, prugnolo, biancospino, roverella, leccio, pino, canna di palude, giglio di mare. Fauna: germano reale, fischione, mestolone, codone, canapiglia, alzavola, oca selvatica, pavoncella, gru, pelligrino, colombella, beccaccino, tarabuso, airone guardabuoi, airone bianco maggiore, gufo comune, falco di palude, aquila di mare, colombacci, pittima reale, pettegola, cavaliere d'Italia, airone rosso, tarabusino, garzetta, tuffetto, folaga, porciglione, allocco, Picchio torcicollo, cuculo, rampichino, sparviere, cinghiale, daino, capriolo, coniglio selvatico, lepre, istrice, tasso, donnola, faina, volpe, moscardino, tartaruga palustre, testuggine terrestre, biacco, cervone, vipera, biscia dal collare, ramarro, anguilla, carpa, gambusia, tritone, rana, nel mare antistante segnalata la tartaruga caretta caretta.
Parco dei Ronchi (1,5 ettari)
Località Ronchi (Ms) via Donizetti (strada parallela al viale litoraneo di levante) Marina di Massa. All' interno di un' area litoranea con caratteristiche ambientali originarie in località Ronchi a Marina di Massa, racchiude gli aspetti tipici del bosco costiero retrodunale. Ricostruzione di aree naturali didattiche: duna, terrario per le testuggini, giardino roccioso, piccoli stagni per anfibi e rettili acquatici. Il centro di recupero svolge un importante funzione didattica.
Padule Orti-Bottagone (92 ettari)
Nel Comune di Piombino (Li). Palude relitta costiera costituita da due zone umide attigue: la palude salmastra degli degli Orti con salicornia e la palude d'acqua dolce del Bottagone. Nella palude salmastra: Salicornie, Alimione. Nella palude d'acqua dolce: Canna di palude, Tifa, Giunco acuto, Carici, Scirpi, Orchidea palustre, Ranuncolo acquatico, Tamerice africana. Censite 203 specie di uccelli. In primavera innumerevoli specie di migratori. Rare alcune specie nidificanti: Tarabuso, Tarabusino, Airone rosso, Falco di palude, Gheppio, Cavaliere d'Italia, Avocetta, Averla cenerina. Stagni di Focognano (65 ettari)
Nel territorio del comune di Campi Bisenzio (FI). 5 bacini lacustri, testimonianza del tipico paesaggio storico della Piana Fiorentina, costituisce un tassello essenziale delle "vie d'acqua" seguite dagli uccelli. A due passi dal centro storico di Firenze (Bus ATAF n.30 dalla Stazione FS S.M. Novella). Punto di sosta e di transito durante le migrazioni e lo svernamento, ospita numerose specie di anatre. Numerosi i limicoli: Pittima reale, Pantana, Albastrello, Pettegola e gli ardeidi Airone bianco maggiore, Nitticora, Garzetta, Airone cenerino. Nidificano: Cavaliere d'Italia, Svasso maggiore, Tuffetto, Tarabusino, Cannaiola, Cannareccione e Martin pescatore. Numerosi gli anfibi.(Pubblicato su Coopinforma n. 90 - marzo 2009)
Nessun commento:
Posta un commento