di Paolo Maggi
Slow Food festeggia 20 anni di “Osterie d'Italia. Sussidiario del mangiarbene all'italiana”. Nel 1990 erano 700 le trattorie recensite, oggi 1696.
Sono 221 le osterie italiane che quest’anno si sono aggiudicate l’ambita chiocciola di Slow Food. Un riconoscimento che non premia solo il buon cibo, ma anche l'ambiente, l'atmosfera e, per usare le parole di Carlin Petrini, presidente di Slow Food International, "la memoria, la convivialita', l'identita', la socialita'". “Osterie d’Italia 2009-2010”, la guida enogastronomica che quest’anno festeggia il suo ventesimo compleanno mette in alto sul podio il Piemonte con 26 osterie premiate e all secondo posto la Toscana con 21, mentre al terzo aposto a pari merito troviamo Lombardia e Campania con 19 osterie ciascuna. A seguire Veneto (18), Lazio (14), Puglia (13) ed Emilia Romagna (12). Le altre regioni vantano numeri piu' bassi: Marche, Friuli Venezia Giulia e Sicilia hanno solo 9 osterie; Alto Adige, Liguria e Basilicata 8; Abruzzo 7 e Trentino 6. In coda, ci sono Calabria (5), Umbria (4), Sardegna e Canton Ticino (2), Molise e Valle D'Aosta (1).
Le 21 “osterie chiocciolate” in Toscana sono: Summertime – Capoliveri (Li); Antica fattoria del Grottaione – Castel del Piano (Gr); Il cantuccio – Castiglione della Pescaia (Gr); La solita zuppa – Chiusi (Si); Da Burde – Firenze; Il cibreo – Firenze; Locanda borgo antico – Greve in Chianti (Fi); Mangiando mangiando – Greve in Chianti (Fi); Oste scuro – Grosseto; Hosteria la vecchia ròta – Marciano della Chiana (Ar); Il frantoio – Montescudaio (Pi); Il pozzo – Pieve Fosciana (Lu); Il Garibaldi innamorato – Piombino (Li); Re di Puglia – Pisa; Da Bussè – Pontremoli (Ms); La tana degli orsi – Pratovecchio (Ar); Boscaglia opificio del bosco – Radicondoli (Si); Osteria del carcere – San Gimignano (Si); Da Gagliano – Sarteano (Si); Hosteria il carroccio – Siena (Si); Il conte matto – Trequanda (Si).
Le nuove segnalazioni nella guida rispetto all’edizione 2009 sono l’Osteria del mare (Livorno), La pecora nera (Lu), la Trattoria della Faggiola (Pi), Le colombaie di San Miniato (Pi), il Bistrot del mondo da Bobo all’Acciaiolo a Scandicci (Fi).
Oltre alla chiocciola, ci sono altri due simboli premianti: una bottiglia e una mezzaluna di formaggio a indicare rispettivamente le cantine piu' fornite e i locali che presentano la migliore selezione di formaggi. Segnalati con note di merito anche le trattorie accessibili ai disabili e quelle che offrono menu' adatti agli intolleranti al glutine.
Nella guida appena stampata anche un “ritorno alle prefazioni regionali” che avevano caratterizzato la prima edizione. Sono firmate da nomi prestigiosi del mondo della cultura, del giornalismo e dello sport come Marco Albarello, Folco Portinari, Lella Costa, Pietro Bianchi, Francesca Neri, Klaus Dibiasi, Alberto Sinigaglia, Tullio Avoledo, Maurizio Maggiani, Tonino Guerra, Massimo Cirri (conduttore radiofonico, autore teatrale e televisivo, autore della prefazione della Toscana), Enrico Vaime, Giovanna Marini, Neri Marcorè, Raffaele Colapietra, Antonietta Caccia, Alessandro e Giuseppe Laterza, Marino Niola, Gaetano Cappelli, Vito Teti, Roy Paci, Gavino Sanna.
Rispetto all'edizione del 2009 ci sono 145 nuove osteri e deliziosi inserti dedicati alle specialita' del 'mangiare per strada' (come il 'pani ca meusa' e gli 'sfinciuni' in Sicilia) o che illustrano abitudini legate a radicate tradizione locali (cicheti e ombre in Veneto, torggelen in Alto Adige o fornelli in Puglia).
25 novembre 2009
Osterie d'Italia: Toscana seconda dopo il Piemonte
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