|
In rosso il nostro percorso |
|
Il faro di Populonia |
Ecco una passeggiata sospesi fra mare e cielo sul
Promontorio di Piombino. In quella striscia di costa che guarda l’Elba
da spiagge bianche, strette calette o ripide
scogliere e volta le spalle alla Val di Cornia, una terra ricca di storia,
cultura, lavoro e natura raccontati in un percorso lungo oltre quattro secoli racchiuso
in sei splendidi parchi: quelli costieri della
Sterpaia e
Rimigliano, dal
Parco
archeologico di Baratti e Populonia, da quello
Archeominerario di San Silvestro
e quelli naturali di
Montioni e di
Poggio Neri.
Siamo sull’
Antica via dei Cavalleggieri, realizzata per
collegare le torri di avvistamento lungo la costa da Livorno a Campiglia e
permettere al corpo scelto di soldati a cavallo istituito da Cosimo Primo nel
1561, di pattugliare il litorale per impedire sbarchi di pirati barbareschi,
merci e persone indesiderate.
Il nostro trek è un percorso ad anello intorno al suggestivo castello e Borgo di
Populonia che inizia dal
Golfo di Baratti, a ridosso del
ristorante Canessa per raggiunge dopo circa 45/50 minuti la stupenda scogliera della
Buca delle Fate e poi risalire fino al Reciso (25/30 minuti) e da lì scendere con la via della Romanella e la strada asfaltata, fino al posto di partenza (25/30 minuti). Volendo si può di iniziare il percorso dal Reciso e farlo a ritroso: scendere alla Buca delle Fate e da lì dirigersi verso il Golfo di Baratti e poi tornare al
Reciso. E' "un viaggio" nella natura e nella storia che regala scorci di rara bellezza e sensazioni che aprono il cuore, in ogni stagione. E' adatto a tutte le gambe purché attrezzate di scarponcelli
comodi.
IL PERCORSO
In fondo al porticciolo di Baratti, proprio a ridosso del ristorante Canessa si imbocca il sentiero numero 302.
Dopo una decina di minuti troviamo una prima area attrezzata con
panche e tavoli di legno e un belvedere mozzafiato. Dopo aver superato una scala in legno per scavalcare un reticolato incontriamo il faro di Populonia. Dopo una serie di brevi saliscendi fra i 20, 40 e 50 metri sul livello del
mare costellati da splendidi affacci sulla scogliera arriviamo alla suggestiva Buca delle Fate(40/50 minuti).
|
l'arrivo a Buca delle Fate |
Se la stagione è quella giusta merita un bel bagno.
Evitando l’ora più calda almeno in estate, dalla Buca delle
Fate abbandoniamo il sentiero 302 che prosegue fino a Cala Moresca (Piombino) per imboccare il sentiero numero 301 e ci arrampichiamo fino al Reciso. E’ una sgambata. Ma breve, in parte all'ombra e soprattutto regala delle vere archeosorprese. A metà percorso circa, incontriamo un’area con
alcune tombe e una cava risalenti al Secondo Secolo a.c., dove sono allestiti
anche un paio di tavoloni in legno con panchine.
|
il porticciolo di Baratti |
Dal Reciso, che avremo raggiunto dopo circa 25 minuti, prima con un sentiero ombroso detto “via della
Romanella” poi con la strada asfaltata si raggiunge il punto di partenza in
circa 30/35 minuti, accolti dalle acque calme del Golfo di Baratti.
Nessun commento:
Posta un commento