di Paolo Maggi
120 punti di mare inquinati, uno ogni 62 chilometri di
costa: questo il bilancio finale 2012 di Goletta Verde, la mitica imbarcazione
con cui Legambiente ogni anno, per due mesi, caletta dopo caletta, spiaggia
dopo spiaggia monitora lo stato di salute del mare nostrum.
Il mare più pulito si trova in Toscana e in Sardegna
rispettivamente con un campione inquinato ogni 200 e 433 chilometri di
costa. Quello messo peggio in Calabria, Liguria e Campania. Le situazioni più
compromesse e si parla di 100 su 120, sono alle foci dei corsi d’acqua dove si
registra la maggiore concentrazione di batteri di origine fecali, pari almeno
al doppio dei limiti consentiti dalla legge. Da qui un vero e proprio Sos di
Legambiente per “l’apertura immediata di nuovi cantieri per la
depurazione, per risanare mare e fiumi e
garantire trasparenza e informazioni ai cittadini sui divieti di balneazione”.
La situazione si complica anche alla luce della condanna dell’Italia da parte
della Corte di giustizia europea arrivata a fine luglio perché “109 agglomerati
urbani medio grandi, distribuiti in 8 regioni, non si sono ancora adeguati alla
direttiva europea sul trattamento delle acque reflue” che rischia di far pagare
ai cittadini italiani multe milionarie con soldi che invece potrebbero essere
investiti per aprire nuovi cantieri per la depurazione.
“Il mare italiano continua ad essere minacciato da troppi
scarichi fognari non depurati – ha detto fra l’altro Stefano Ciafani,
vicepresidente nazionale di Legambientenel corso della presentazione dei dati
del monitoraggio -, nonostante siano trascorsi ben 36 anni dall’approvazione
della prima legge sulla trattamento delle acque reflue”. Come ogni estate, il
laboratorio di Goletta Verde è andato alla ricerca in mare di Escherichia coli
ed Enterococchi intestinali, eseguendo le analisi delle acque secondo quanto
previsto dalla normativa sulla balneazione e ne risultano dati allarmanti e da
questi un allarme sulla qualità delle acque con risultati che vengono messi a
disposizione di enti locali e agenzie preposte ai controlli per andare alla
ricerca della causa della contaminazione. Emerge un generalizzato problema di
inquinamento marino di origine fecale causato dalle carenze depurative dei
comuni, che accomuna diverse regioni, da Sud a Nord.
Il monitoraggio di Goletta Verde trova conferma nei dati
Istat del 2009 che dipingono un Paese dove oltre 24 milioni di abitanti non
sono serviti da un sistema di depurazione efficiente. Si tratta del 24% della
popolazione equivalente del nostro Paese i cui reflui o non sono trattati
oppure vengono depurati in modo non adeguato. L’elaborazione di Legambiente sui
dati Istat ci fornisce il quadro di un Paese dove anche le regioni del Nord
contribuiscono con un forte inquinamento da depurazione mancata. Prima regione
per numero di cittadini non serviti da depurazione adeguata è la Sicilia (con
quasi 4 milioni e mezzo di abitanti), seguita dal Lazio (dove invece sfuggono i
reflui fognari di più di 3 milioni di persone) e dalla ricca Lombardia (con
quasi 3 milioni di cittadini).
Sono proprio Sicilia e Calabria a ospitare il maggior numero
di comuni fuori legge: sono 59 i comuni siciliani (pari al 54% del totale dei
comuni oggetto nella sentenza) mentre sono 18 quelli calabresi (pari al 17% del
totale). A seguire la Campania (con 10 comuni) e la Liguria (9).
Quest’anno il monitoraggio scientifico di Goletta Verde è
stato condotto anche grazie alle numerose segnalazioni arrivate da cittadini e
bagnanti grazie al servizio SOS Goletta, che hanno contribuito per circa il 50%
dei campionamenti effettuati in tutta Italia. Sono state sempre numerose le
richieste di informazioni da parte di cittadini in cerca di una meta per le
vacanze ma anche di bagnanti preoccupati per la qualità del mare, non sapendo
esattamente come venire a conoscenza della qualità delle acque delle varie
località.
Per visualizzare la mappa dei prelievi e risultati delle
analisi di Goletta Verde cliccare nel sito internet: http://www.legambiente.it/contenuti/campagne/prelievi-goletta-verde-2012
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