di Paolo Maggi
Strane manovre notturne negli ultimi tempi nell’Oasi di protezione del Bosco di Chiusi e della Paduletta di Ramone una vasta area adiacente al Padule di Fucecchio di eccezionale valore naturalistico e paesaggistico. Niente di losco comunque. Si tratta di un team di zoologi che scandaglia in lungo e in largo tutta la zona alla ricerca di pipistrelli con i “bat detector”. I chirotteri emettono infatti ultrasuoni, che come un segnale sonar rimbalzano sugli ostacoli e sulle prede e tornano all’animale, il quale può così localizzarli; il “bat detector” riesce a captare gli ultrasuoni e a trasformarli in suoni udibili anche dall’orecchio umano, in modo da consentire l’identificazione delle specie presenti.
Questo lavoro fa parte di un progetto più ampio sul S.I.R. (Sito di Interesse Regionale) Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone, che il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio sta realizzando per conto della Provincia di Pistoia, grazie ad un finanziamento sul Piano Triennale Aree Protette della Regione Toscana che prevede un aggiornamento delle indagini floristico-vegetazionali ed ornitologiche già effettuate nel 2004, sulla base delle quali negli ultimi anni sono stati realizzati interventi di gestione straordinaria, con ripristino di habitat.
Per quel che riguarda i pipistrelli, la tipologia degli habitat prevalenti (bosco planiziale maturo ed aree umide) rende ipotizzabile la presenza di specie di rilevante interesse, e in effetti nelle prime fasi dello studio preliminare sulla comunità di Chirotteri, a cura degli zoologi Simone Vergari e Gianna Dondini, stanno già emergendo sorprese molto positive: grazie all’uso del “bat detector” è stato infatti possibile individuare la presenza del Ferro di cavallo mediterraneo (Rhinolophus euryale) specie rara per il territorio provinciale, presente con l'unica colonia nel territorio pistoiese a Poggio della Guardia, che presumibilmente utilizza il Bosco di Chiusi e più in generale il Padule di Fucecchio come aree di foraggiamento.
La seconda specie interessantissima è il Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii), anche questa assai rara e legata agli ambienti umidi di qualità; si tratta probabilmente della prima segnalazione per la provincia di Pistoia; la ricerca consentirà anche di avere informazioni sulla biologia ed ecologia di specie più comuni come il Pipistrello albolimbato e il Pipistrello di Savi.
Le attività di monitoraggio sul Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone proseguiranno fino alla primavera 2011 ed i risultati costituiranno anche l’oggetto di un volume della collana tecnico-scientifica Quaderni del Padule di Fucecchio; inoltre, come tutti gli studi effettuati dal Centro di Ricerca, verranno resi disponibili tramite il sito dell’associazione (www.zoneumidetoscane.it/eventi/padeventi.html).
6 settembre 2010
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