Al via il “Teatro senza confini”,
il progetto dell'Unione comunale del Chianti fiorentino e del Comune
di San Casciano che permetterà di portare sul palcoscenico i temi
dell'immigrazione e di sperimentare nuovi linguaggi e indagare
l'esperienza umana, promuovere processi di accoglienza attraverso la
comunicazione teatrale. “L'idea di narrare in scena le storie e il
vissuto dei profughi e dei migranti ospiti del nostro territorio –
commentano le assessore alle Pari opportunità di San Casciano e
dell'Unione comunale Consuelo Cavallini e Giulia Casamonti - è alla
base del nostro progetto che scommette sulla realizzazione di un
percorso teatrale e sulla messa in scena di uno spettacolo itinerante
di corti teatrali sul tema delle migrazioni destinato a coinvolgere
attori professionisti e non, cittadini italiani e stranieri
attraverso il linguaggio e la tecnica del teatro azione che, privo di
un copione, si basa sul racconto condiviso di un'esperienza e sulla
partecipazione del pubblico”.
Nella realizzazione del progetto
avranno un ruolo di primo piano le associazioni del territorio che
lavorano da anni sui temi dell'immigrazione e i gestori dei centri di
accoglienza.
Oltre ai professionisti, lo spettacolo
sarà incentrato sull’interpretazione di attori non professionisti
con percorsi di vita legati all'immigrazione. “Riserveremo una
particolare attenzione – concludono - ai giovani, stranieri e non e
ai richiedenti asilo, ospiti delle strutture del territorio. I
migranti ospiti nei territori di San Casciano e dell’Unione dei
Comuni di Barberino e Tavarnelle sono circa una settantina”.
Nei quattro territori dell'Unione
Comunale del Chianti Fiorentino (Barberino Val D'Elsa, Tavarnelle Val
di Pesa, San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti) risiedono 4.530
stranieri con una percentuale media pari al 10% rispetto alla
popolazione complessiva (oltre 43mila abitanti). I paesi d'origine
prevalenti sono Romania, Albania, India, Sri Lanka.
L'intreccio di culture e la conoscenza
di percorsi di vita di uomini, donne e bambini in viaggio, con le
loro difficili storie di migrazioni, le loro intense testimonianze
intrise di memoria e voglia di ricominciare, producono un valore da
costruire e mettere in scena. La diversità, concepita come risorsa
umana e strumento di arricchimento culturale, prende vita sul
palcoscenico dei Comuni del Chianti. "Teatro senza confini"
è uno dei primi progetti italiani selezionati e sostenuti dallo
Stato. Uno spazio di incontro e di integrazione che ha permesso
all'Unione comunale del Chianti Fiorentino e il Comune di San
Casciano di ottenere un finanziamento ministeriale e conquistare la
nona posizione nella graduatoria nazionale. L'occasione è data da
uno specifico bando indetto dal Dipartimento per le Pari Opportunità
- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, che favorisce la
promozione di azioni positive volte a favorire il contrasto a
situazioni di discriminazioni etnico-razziali mediante l'arte, la
cultura e lo sport.
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