“Non sono numeri” recita lo slogan del Dossier statistico
2012 Immigrazione Caritas Migrantes, , ispirandosi a una riflessione di Papa
Benedetto XVI: “Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle
migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e
anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”. Inevitabilmente però la fotografia scattata dal dossier, per essere
vista nella sua concretezza sforna una serie di numeri: sono 398mila gli
immigrati in Toscana, in aumento di
2mila unità rispetto allo scorso anno, e
rappresentano il 7,9 per cento della
popolazione. Incremento che seppur con un certo rallentamento negli ultimi
cinque anni a causa della crisi economica, continua ad aumentare. In sostanza
secondo la Caritas in Toscana non si viene più soltanto per fare fortuna o
cercare lavoro, quanto per ricongiungersi con i propri familiari. La provincia
con più residenti extracomunitari è Firenze (95.037), seguono Prato (38.519),
Pisa (29948), Arezzo (22.410, Siena (21.857), Pistoia (20.029), Livorno
(18.349), Lucca (17.970), Grosseto (12.970) e infine Massa Carrara (7.435). La
maggior parte di loro provengono dalla Romania (50.261), dalla Cina (36.809), dall’Albania
(34.394), dal Marocco (13.975) e dalla Polonia (6.515), con un incremento
maggiore di immigrazione dalla Cina con
un +43,9 % rispetto al 2010. La
maggior parte degli stranieri residenti ha
un’età compresa tra gli zero e i diciassette anni (23,8 %), seguono quelli tra
i 30 e i 34 anni (11,35 e i 39 anni (11,4), fra i 25 e i 29 (10,8 %) e quelli
fra i 18 e i 24 anni (10,6 %). Un altro dato significativo che emerge deal
dossier è un sensibile aumento del
numero degli occupati nati all’estero in ogni provincia toscana con uno scatto
significativo nella provincia di Prato dove dal 2008 ad oggi si è passati da 32.607 a 44.350.Il motivo prevalente della permanenza in Italia è
ovviamente
il lavoro con il 58,7 delle presenze ma segue, con un incremento costante il ricongiungimento familiare con il 32,8. l’abbandono e il ritardo
scolastico
sono le note di maggiore difficoltà di integrazione per gli alunni stranieri
nel nostro paese. Il tasso di scolarità per loro è del 35 % inferiore rispetto
a quello degli italiani.
Pao. Ma.
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