28 novembre 2012

Dossier Caritas sull'Immigrazione: aumentano le ricongiunzioni familiari


“Non sono numeri” recita lo slogan del Dossier statistico 2012 Immigrazione Caritas Migrantes, , ispirandosi a una riflessione di Papa Benedetto XVI: “Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”.  Inevitabilmente però la  fotografia scattata dal dossier, per essere vista nella sua concretezza sforna una serie di numeri: sono 398mila gli immigrati in Toscana, in aumento di 
2mila unità rispetto allo scorso anno, e rappresentano il  7,9 per cento della popolazione. Incremento  che seppur con un certo rallentamento negli ultimi cinque anni a causa della crisi economica, continua ad aumentare. In sostanza secondo la Caritas in Toscana non si viene più soltanto per fare fortuna o cercare lavoro, quanto per ricongiungersi con i propri familiari. La provincia con più residenti extracomunitari è Firenze (95.037), seguono Prato (38.519), Pisa (29948), Arezzo (22.410, Siena (21.857), Pistoia (20.029), Livorno (18.349), Lucca (17.970), Grosseto (12.970) e infine Massa Carrara (7.435). La maggior parte di loro provengono dalla Romania (50.261), dalla Cina (36.809), dall’Albania (34.394), dal Marocco (13.975) e dalla Polonia (6.515), con un incremento maggiore  di immigrazione dalla Cina con un +43,9 % rispetto al 2010. La 
maggior parte degli stranieri residenti ha un’età compresa tra gli zero e i diciassette anni (23,8 %), seguono quelli tra i 30 e i 34 anni (11,35 e i 39 anni (11,4), fra i 25 e i 29 (10,8 %) e quelli fra i 18 e i 24 anni (10,6 %). Un altro dato significativo che emerge deal dossier è  un sensibile aumento del numero degli occupati nati all’estero in ogni provincia toscana con uno scatto significativo nella provincia di Prato dove dal 2008 ad oggi si è passati da 32.607 a 44.350.Il motivo prevalente della permanenza in Italia è
ovviamente il lavoro con il 58,7 delle presenze ma segue, con un incremento costante il ricongiungimento familiare con il 32,8.  l’abbandono e il ritardo
 scolastico sono le note di maggiore difficoltà di integrazione per gli alunni stranieri nel nostro paese. Il tasso di scolarità per loro è del 35 % inferiore rispetto a quello degli italiani.

Pao. Ma.

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