15 ottobre 2007

L'apnea mondiale torna all'Elba


di Giovanna Neri


Tre giorni di grande apnea per uno stage come un ritorno a casa, nel blu delle acque dell’Isola d’Elba dove il progetto è nato ed ha mosso i primi passi nel 1995, per poi diventare itinerante e continuare a crescere fino a presentarsi oggi come una realtà a livello mondiale. Negli anni in cui l’apnea era la sorella negletta delle immersioni con i respiratori, Renzo Mazzarri, elbano doc, tre volte campione del mondo di pesca subacquea e Umberto Pelizzari, bustocco, capitato a Portoferraio come Pompiere di leva, curato a dovere da un altro Vigile del Fuoco, Massimo Giudicelli, e diventato pluriprimatista mondiale di apnea profonda, decisero di creare Apnea Academy, una scuola specifica di apnea per la formazione e la ricerca. In pochi anni, grazie a questa Accademia forte di scienza e coscienza, l’apnea non ha più rari mostri sacri che osano l’inosabile, ma un vero esercito di apneisti guidati e orientati da 250 istruttori, 150 dei quali stranieri. Una Accademia dove non si va alla ricerca del “ muro” da sfondare, ma dell’armonia primordiale e materna dell’acqua.

Novanta apneisti, da venerdì 28 a domenica 30 settembre, si sono ritrovati a Portoferraio, tra il verde e il mare dell’Enfola, fortemente voluti in questo ritorno isolano da Roberto Landi del Diving Enfola che ha il supporto tecnico. Età da 18 a 58 anni, famiglie al seguito, moltissimi italiani ma anche slavi e un ungherese, tecnicamente presenti allo stage per affinare l’assetto variabile e la monopinna, concretamente per maturare esperienze nuove, affidate ad istruttori espertissimi ed in costante evoluzione. In acqua, 10 cavi per l’assetto costante e tre slitte per l’assetto variabile su un fondale massimo di 50 metri, profondità impensabile per non agonisti fino a qualche anno fa ed ora possibile e sicura grazie al punto di forza della Apnea Academy, la didattica in continuo aggiornamento, con istruttori capaci di pensare ed insegnare apnea. “ L’apnea è la conseguenza dell’imparare a respirare – sembra una iperbole quella di Emanuela Corbo, organizzatrice dello stage elbano – l’apnea si ottiene da respirazione, rilassamento e benessere, in una parola, armonia”. Generata dalla fusione tra le diverse tecniche fisiche e di rilassamento, questa armonia ha fatto di “Pelo”, oggi presidente dell’Apnea Academy, il signore degli abissi. Abissi non da dominare o penetrare, ma luogo dove cercare con dolore o con dolcezza il proprio io, la propria anima. “ Non si scende in apnea per vedere, ma per guardarsi dentro – scrive Pelizzari – è il mio essere umano che supera il limite, che si cerca fondendosi col mare, che si immerge in se stesso e si ritrova." Tra i 90 dell’Enfola c’erano anche agonisti, qualcuno venuto qui per allenarsi, ma nessuno, guardando il mare stuzzicato dal vento di ponente ha pensato ad una sfida : “ Scendere in profondità è per conoscersi meglio; essere apneisti significa crescere, condividere esperienze uniche, diventare persone consapevoli di sé, respirare nel mare, con il mare, che è libertà” conclude Emanuela, solleticando la memoria di dolci e forti versi francesi “ Uomo libero, sempre ti sarà diletto il mare, tua anima”.

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