8 settembre 2010

Alla scoperta del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna


cascata Acquacehta (foto p. maggi)
Istituito nel 1993 il Parco si estende per oltre 36mila ettari a cavallo di Romagna e Toscana. La parte romagnola, caratterizzata da vallate strette e incassate comprende le porzioni montane delle valli del Montone, del Rabbi, del Bidente e del Tramazzo, mentre quella toscana, molto più dolce, comprende una piccola porzione di Mugello e il Casentino e quindi l’alta Valle dell’Arno le cui sorgenti sono situate sulle pendici meridionali del Monte Falterona, ed è solcata dalle valli dei torrenti Staggia, Fiumicello e Archiano, affluenti di sinistra dell’Arno. Verso est, sempre nel versante toscano l’area protetta si prolunga fino al suggestivo rilievo calcareo di Monte Penna, con il celebre santuario francescano della Verna. Il cuore del Parco è rappresentato dalle Foreste Demaniali Casentinesi, un complesso forestale di notevole interesse naturalistico per l'elevata integrità e la straordinaria ricchezza di flora e fauna. Sono comprese in queste foreste la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima istituita in Italia nel 1959, e quella della Pietra oltre ad altre riserve naturali biogenetiche, gestite tuttora dal Corpo Forestale dello Stato. Il Parco si estende su due regioni, Emilia Romagna e Toscana, le province di Arezzo, Forlì-Cesena
Un ingresso del Parco  (p. maggi)
e Firenze e comprende i comuni di Bagno di Romagna, Bibbiena, Chiusi della Verna, Londa, Poppi, Portico e San Benedetto, Pratovecchio, Premilcuore, San Godenzo, Santa Sofia, Stia, Tredozio ed è gestito dall’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

La Fauna

ai Romiti (p. maggi)
Del Parco fanno parte, nel versante romagnolo, diverse migliaia di ettari di territorio, in gran parte di proprietà Regionale, che negli ultimi decenni, a causa dell'esodo dell'uomo dalle montagne e alle successive opere di rimboschimento, hanno acquistato un elevato grado di naturalità. Sono tornati stabilmente il lupo e l'aquila reale; consistenti popolazioni di cervi, caprioli e daini rappresentano solo il più visibile effetto di un riacquistato equilibrio ecologico.
La Flora
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi conserva una ricca biodiversità vegetale, testimoniata dalle 1358 specie individuate nella recente redazione della checklist della flora vascolare del Parco.
Ampia e fortemente diversificata è la componente erbacea con 1219 esemplari. Il vero valore conservazionistico di queste specie non risiede nel numero o nella varietà, quanto nella tipologia di specie presenti. Il fatto che questo Parco sia inserito all'interno dell'Appennino settentrionale, zona di transizione climatica dove si incontrano il clima alpino e quello mediterraneo, incide fortemente sulla composizione e la distribuzione della flora spontanea presente.

Verso "Capo d'Arno" e "Lago degli Idoli"
Info: Sede Ente Parco Via G. Brocchi n. 7-52015 Pratovecchio (AR) Tel 0575.50301 - Fax 0575.504497 • infosede@parcoforestecasentinesi.it; Sede della Comunità del Parco
Via Nefetti n. 3 - 47018 Santa Sofia (FC) Tel 0543.971375 - Fax 0543.973034 • info@parcoforestecasentinesi.it
INTERNET: www.parcoferestecasentinesi.it


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