26 gennaio 2020

Il giorno della (mia) Memoria

Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti. 

L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.
La risoluzione dell’ONU 6/7 del primo novembre 2005 ha sancito la data del 27 gennaio come “Giornata della memoria” in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico.

Io non dimenticherò mai il 27 gennaio per la Shoa certo ,ma anche perché è il giorno in cui è nata una persona speciale con la quale ho condiviso gran parte della mia vita.
Lo ricorderò con malinconia, gioia e forse anche tristezza. 
Sentimenti che si mescolano per ragioni opposte anche in un altro giorno speciale: il 25 aprile, giornata in cui per me la gioia per la liberazione dell’Italia dal Nazifascismo s’intreccia con la malinconia per la perdita di una delle persone più care. 

Pao. Ma.

(foto p. maggi 1977)

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