18 febbraio 2018

Italia7 rischia la chiusura

D'accordo o meno con quello che mette in onda sono preoccupato. Testate giornalistiche, radio e tv si spengono in un silenzio che vedo sempre più preoccupante per l'informazione e quindi per la democrazia, oltre che per le persone che vi lavorano. Di seguito l'appello dell'Asssociazione stampa toscana e del Cdr della testata:Fallimento Italia7: non può sparire un patrimonio unico. L'appello dell'Ast e del Cdr. 
L'Associazione Stampa Toscana esprime grande preoccupazione per il fallimento della società Il Gelsomino, editrice dell'emittente televisiva Italia7, deciso dal Tribunale di Firenze. La società era proprietaria anche di 8Toscana, Gastone Nencini Tv, Civico e dei rispettivi canali digitali terrestri sui quali vengono irradiate, oltre che di altri canali sui quali non era in atto alcuna programmazione. E' stato nominato un curatore fallimentare, nella persona del dottor Gino Mazzi, il quale ha già annunciato ai dipendenti (oltre una ventina, compresi alcuni collaboratori) il prosieguo dell'attività in attesa che si possa concretizzare il passaggio della società ad altro gruppo imprenditoriale.A quanto risulta, almeno due gruppi sarebbero interessati ad acquisire il ramo d'azienda e a proseguire responsabilmente l'attività, nel rispetto dei contratti di lavoro, garantendo l'occupazione a dipendenti che non hanno alcuna responsabilità nel fallimento de Il Gelsomino-Italia7,ma che, al contrario, hanno saputo dimostrare grande capacità professionale, mandando in onda trasmissioni di altissima qualità che costituiscono un patrimonio di cultura e informazione per la stessa regione Toscana. E proprio alla Regione, l'Ast, attraverso il suo presidente Sandro Bennucci, ha chiesto d'intervenire con l'Unità di crisi guidata da Gianfranco Simoncini - consulente per il lavoro del governatore Enrico Rossi - perché tutto ciò si realizzi. L'Associazione Stampa Toscana e il Cdr di Italia7 rivolgono anche un appello al Consiglio regionale, al Comune di Firenze e a tutte le forze politiche affinchè questo patrimonio di professionalità non vada disperso.

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