19 agosto 2015

Al via la stagione dei funghi

Raccomandazioni e servizi della ASL 10


Scrosci abbondanti e poi di nuovo il sole, e il terreno che sembra ribollire. Situazione eccellente dicono i cercatori di funghi, scatenati ora che sta arrivando la loro stagione. Ai quali va l’appello dell’Ispettorato micologico dell’Azienda sanitaria di Firenze di rivolgersi agli specialisti dell’Ispettorato micologico in una delle 5 sedi sparse sul territorio della Asl 10 per appurare la commestibilità dei funghi raccolti e l’identità delle specie finite nel proprio cestino prima che vengano portate in tavola.
I micologi della Asl danno supporto ai medici dei pronto soccorso nei casi di presunte intossicazioni da consumo di funghi. Che fortunatamente non sono moltissime, una ventina nel 2013, anno felice per gli amanti di porcini, finferli, ovuli e prataioli, e solo un paio lo scorso anno che è stato caratterizzato da una scarsa crescita fungina o, in altre parole, è stato un anno no.
Buona parte dei soggetti intossicati da funghi, rilevano i micologi della Asl, ritenevano, a torto, di essere esperti conoscitori, per cui l’invito è quello a non consumare funghi spontanei senza aver prima provveduto alla identificazione micologica avvalendosi del parere tecnico/sanitario di personale qualificato, evitando spiacevoli, e a volte irreparabili, tragedie. La maggior frequenza di intossicazioni da funghi, tuttavia, ha luogo in autunno e non si devono sottovalutare i casi di intossicazioni derivati dal consumo di funghi commestibili ma cucinati nonostante il cattivo stato di conservazione.
L’Ispettorato della Asl, che si avvale di 17 esperti micologi, è deputato inoltre al rilascio dell’attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine commercializzabili, documento obbligatorio per tutti gli esercenti che vendono o somministrano funghi spontanei freschi e secchi sfusi.
LE NORME IN BREVE
Raccogliendo solo le specie conosciute e solo esemplari sani e non troppo piccoli, evitando quelli incerti o troppo maturi, senza usare rastrelli o uncini, riponendo i funghi in cesti di canna o vimini e non in borse di plastica. Occorre non tagliare il fungo alla base ma estirparlo facendo ruotare il gambo, e ripulirlo dalla terra con uno spazzolino;
I porcini possono essere raccolti solo se il diametro del cappello non è inferiore ai 4 centimetri, gli ovuli solo se le lamelle sono ben visibili, mentre è vietata la raccolta del “Tricholoma equestre”. Nel caso di funghi sospetti è opportuno tenerli separati da quelli supposti buoni, meglio se avvolgendoli in carta stagnola;
Il servizio micologico della Asl raccomanda anche di consumare soltanto funghi in perfetto stato di conservazione, ben cotti (sono poche le specie che possono essere consumate crude), di non essiccarli se non si è sicuri che si tratti di specie commestibili, in quanto le eventuali tossine non verrebbero neutralizzate dall’essiccazione e, infine, di prestare molta attenzione nella preparazione domestica dei funghi sott’olio per evitare lo sviluppo di spore di Clostridium botulinum, batterio responsabile della produzione di pericolosissime tossine.
DOVE
Il servizio di certificazione micologica gratuita si svolge in via di S. Salvi 12 a Firenze; in via da Verrazzano 20 a Figline Valdarno (su appuntamento allo 055-9508238 o il lunedì dalle 11 alle 13); in via Poggio della Pieve 5 a Bagno a Ripoli (su appuntamento allo 055-6534421 o il lunedì dalle 8.30 alle 10.30); in via Righi 8 a Sesto Fiorentino (su appuntamento allo 055-6930438 o 055-6930494 o il lunedì dalle 8.30 alle 10.30); in viale IV Novembre 52 a Borgo San Lorenzo.

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