Sabato alle 19,30, presso lo Stand di Slow Food Toscana, partecipazione al grande brindisi promosso da Regione e da La Nazione che coinvolge tutta la Toscana ed i toscani nel mondo: TOSCANA ARCOBALENO D'ESTATE.
Sabato 24 agosto con Lisetta Luchini e i Tolomei's Brothers ricorderemo anche Carlo Monni recentemente scomparso: nel pomeriggio, il Parco ospiterà anche la prima edizione di Maestri di trame, convegno e laboratori per adulti e bambini dell’intreccio con la presenza di Giotto Scaramelli.
Domenica 25 agosto la serata, patrocinata dall'Associazione Culturale Sardi in Toscana, sarà dedicata alla Sardegna. Si avvicenderanno sul palco i Tenores di Neoneli e Elena Ledda, una delle più importanti cantanti popolari sarde.
Il menù
Nelle due serate il Parco ospiterà
stand con piatti della tradizione sarda e toscana. Per cominciare con
la Toscana, i classici Crostini fiorentini, la Pappa al pomodoro(pane
raffermo, pomodoro e basilico), poi due classici: il Lampredotto in
umido e la Trippa alla fiorentina (si parla di due parti diverse
dell'intestino del vitello), ed ancora il Polpettone,
tradizionalmente grande piatto del riciclo e i fagioli
all'uccelletto. Chi proprio non riesce a mandar giù la carne, potrà
orientarsi su un'insalata di Farro Biologico di Firenzuola con
verdure. I vini saranno molto semplici e molto locali, infatti si
potrà degustare un Chianti dei Colli Fiorentini (Uvaggio:Sangiovese
(80%), il Canaiolo (15%) ed il Colorino (5%), e per chi preferisce il
bianco il Campotrovo (Uvaggio: Chardonnay 50% Trebbiano Toscano 50%),
ambedue vini sono della Fattoria San Michele a Torri proprio pochi
km sopra il Castello dell'Acciaiolo e nel comune di Scandicci.
Il menù sardo vedrà una grande
presenza di Formaggi, ben due selezioni con mieli sardi di corbezzolo
ed eucalipto, poi i classici Malloreddus al sugo finto (ricetta
cagliaritana) e i Culurgionis (ravioli ripieni di patate, formaggio e
menta fresca) al pomodoro. Ma il piatto più forte, quello che
richiama i profumi del Supramonte, dell'Ogliastra, della Barbagia,
insomma di questa splendida terra in mezzo al mare che è la Sardegna
è la Pecora in Cappotta, si tratta di pecora lessata con cipolla e
finocchietto, servita insieme al pane carasau bagnato dal brodo e con
patate. Ovviamente una parte importante della cena sarda saranno i
dolci della tradizione, bellissimi a vedersi e ancora più buoni a
mangiarsi. I vini delle storiche Cantine Santandi con un Grottarossa, vino di uve
Carignano vinificate in purezza provenienti dai vigneti ad alberello
e controspalliera coltivati nel basso Sulcis, poi un Antigua - Monica
di Sardegna vino di antica tradizione isolana proveniente da una
selezione delle migliori uve Monica allevate ad alberello, si affianca
molto bene a carni di capretto e di agnello e a saporiti formaggi.
Poi, per i bianchi il classicissimo Vermentino di Sardegna, il Villa
Solais (Uvaggi-Vermentino 85%, Nuragus 15%). Come ogni cena sarda
che si rispetti chiuderemo col Mirto, il liquore aromatico figlio
della macchia mediterranea.
Info: www.slowfoodtoscana.it, infoslowfoodtoscana@gmail.com,
0557251245
Pao. Ma.
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