Premiati anche i camosci dell'Appennino, gli ululoni della Liguria,
gli ulivi secolari pugliesi, la giornalista Milena Gabanelli e
il magistrato Bruno Giordano.
Il WWF ha consegnato i Panda d'Oro 2010, veri e propri “Oscar dell‟ambiente”
ai paladini della natura italiana, che hanno realizzato le migliori “buone
pratiche” per la tutela dei nostri habitat e specie più preziosi.
Tra i premiati anche il progetto toscano"SOS dune
costiere" dell'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli,
che ha "restaurato" le dune e le zone umide di due Siti di Importanza
Comunitaria (SIC) lungo la costa toscana, realizzando anche sentieri, fascinate
e altre infrastrutture per permettere agli amanti del mare di fruire il
litorale rispettando questi delicatissimi habitat. Il progetto, che gode del finanziamento Life dell'Unione
Europea, è nato nel 2002 dalla necessità di realizzare una strategia più ampia
per gli ambienti costieri rispetto a quella pregressa.
L’obiettivo generale del progetto dell'Ente Parco di
Migliarino e San Rossore è quello di ampliare e migliorare la qualità degli
habitat dunali e dulciacquicoli dei SIC minacciati da diversi fattori (erosione costiera, pratiche agricole, urbanizzazione, presenza di siti
militari, turismo balneare, diffusione di specie esotiche invasive),
ripristinando i sistemi dunali degradati e restaurare le zone umide retrodunali
ed interne.
Oltre a ciò, in considerazione del fatto che nel Parco
esiste un’importante colonia di chirotteri, sono stati previsti anche
interventi per il mantenimento delle condizioni ambientali idonee per la
conservazione delle popolazioni riproduttive/svernanti di vespertilio smarginato
e ferro di cavallo maggiore.
Le azioni di progetto, come confermato dai monitoraggi scientifici,
hanno favorito le condizioni per la diffusione degli habitat d’interesse
comunitario, anche prioritari, e di specie anch’esse di interesse comunitario,
come il fratino e la calandrella.
“Il camoscio e la sibilla” dell‟Ente Parco Nazionale dei
Monti Sibillini, che ha reintrodotto nelle Marche 13 camosci appenninici
portati dai vicini parchi abruzzesi (una reintroduzione molto apprezzata, visto
che in soli 2 anni nella nuova colonia sono già nati 6 piccoli di camoscio);
“Salviamo l’ululone”, dell‟Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra, in
Liguria, che ha costruito lavatoi in pietra e vasche speciali per il bene dell‟ululone,
un piccolo rospo giallo e nero, in forte declino numerico, che grazie anche
alla collaborazione degli agricoltori locali è tornato a gracidare nei suoi
habitat preferiti; il premio speciale della giuria popolare, attivata per la
prima volta grazie a una votazione pubblica sul web, è andato agli agricoltori
biologici pugliesi “I giganti del Mediterraneo”, che coltivano ulivi
monumentali (che hanno anche 2500 anni di età), nel rispetto della natura e
della legalità, tutelando un paesaggio caratteristico del Mediterraneo.
E per rendere onore all‟impegno dei singoli, il WWF ha
assegnato il diploma di “custode della biodiversità” al procuratore di Paola
Bruno Giordano per il suo diretto contributo contro il traffico illegale di
rifiuti pericolosi sulla costa cosentina e nella vallata del fiume Oliva, e
alla giornalista Milena Gabanelli della trasmissione televisiva “Report” per il
prezioso servizio di informazione sul rispetto della legalità a garanzia della
tutela ambientale.
“È un onore e un piacere premiare con il simbolo della
natura in pericolo, colorato d‟oro per affetto e preziosità, i progetti, gli uomini e le
donne che grazie alle loro idee e al loro appassionato lavoro sul campo sono
davvero i “paladini” della biodiversità italiana, e garantiscono la vitalità
del nostro
patrimonio ambientale e i servizi indispensabili alla vita
che offre a tutti noi – ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia
– Mentre a Nagoya i Governi del mondo intero discutono, dichiarano e promettono
obiettivi globali che ci auguriamo saranno efficaci e soprattutto raggiunti,
sul territorio si realizzano ogni giorno, e nonostante finanziamenti sempre più
scarsi, progetti concreti e "buone pratiche‟ che fanno rinascere le nostre
specie, ridanno salute ai nostri ecosistemi e restituiscono agli italiani
ambienti impagabili da vivere e rispettare.”
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