23 agosto 2013

Arcobaleno di cibo e musica con Slow Food

Quinto anno per Slow Folk, il progetto di difesa della biodiversità delle culture, di valorizzazione della canzone popolare e di costruzione di reti tra soggetti diversi, tra regioni e nazioni lontane e vicine. In collaborazione con l'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino, dopo l'Irlanda, la Francia, la Puglia, la Calabria, quest'anno sarà ospitata la Sardegna con un programma ricco di cibo e musica.
Sabato alle 19,30, presso lo Stand di Slow Food Toscana, partecipazione al grande brindisi promosso da Regione e da La Nazione che coinvolge tutta la Toscana ed i toscani nel mondo: TOSCANA ARCOBALENO D'ESTATE.

Sabato 24 agosto con Lisetta Luchini e i Tolomei's Brothers ricorderemo anche Carlo Monni recentemente scomparso: nel pomeriggio, il Parco ospiterà anche la prima edizione di Maestri di trame, convegno e laboratori per adulti e bambini dell’intreccio con la presenza di Giotto Scaramelli.
Domenica 25 agosto la serata, patrocinata dall'Associazione Culturale Sardi in Toscana, sarà dedicata alla Sardegna. Si avvicenderanno sul palco i Tenores di Neoneli e Elena Ledda, una delle più importanti cantanti popolari sarde.
Il menù
Nelle due serate il Parco ospiterà stand con piatti della tradizione sarda e toscana. Per cominciare con la Toscana, i classici Crostini fiorentini, la Pappa al pomodoro(pane raffermo, pomodoro e basilico), poi due classici: il Lampredotto in umido e la Trippa alla fiorentina (si parla di due parti diverse dell'intestino del vitello), ed ancora il Polpettone, tradizionalmente grande piatto del riciclo e i fagioli all'uccelletto. Chi proprio non riesce a mandar giù la carne, potrà orientarsi su un'insalata di Farro Biologico di Firenzuola con verdure. I vini saranno molto semplici e molto locali, infatti si potrà degustare un Chianti dei Colli Fiorentini (Uvaggio:Sangiovese (80%), il Canaiolo (15%) ed il Colorino (5%), e per chi preferisce il bianco il Campotrovo (Uvaggio: Chardonnay 50% Trebbiano Toscano 50%), ambedue vini sono della Fattoria San Michele a Torri proprio pochi km sopra il Castello dell'Acciaiolo e nel comune di Scandicci.
Il menù sardo vedrà una grande presenza di Formaggi, ben due selezioni con mieli sardi di corbezzolo ed eucalipto, poi i classici Malloreddus al sugo finto (ricetta cagliaritana) e i Culurgionis (ravioli ripieni di patate, formaggio e menta fresca) al pomodoro. Ma il piatto più forte, quello che richiama i profumi del Supramonte, dell'Ogliastra, della Barbagia, insomma di questa splendida terra in mezzo al mare che è la Sardegna è la Pecora in Cappotta, si tratta di pecora lessata con cipolla e finocchietto, servita insieme al pane carasau bagnato dal brodo e con patate. Ovviamente una parte importante della cena sarda saranno i dolci della tradizione, bellissimi a vedersi e ancora più buoni a mangiarsi. I vini delle storiche Cantine Santandi con un Grottarossa, vino di uve Carignano vinificate in purezza provenienti dai vigneti ad alberello e controspalliera coltivati nel basso Sulcis, poi un Antigua - Monica di Sardegna vino di antica tradizione isolana proveniente da una selezione delle migliori uve Monica allevate ad alberello, si affianca molto bene a carni di capretto e di agnello e a saporiti formaggi. Poi, per i bianchi il classicissimo Vermentino di Sardegna, il Villa Solais (Uvaggi-Vermentino 85%, Nuragus 15%). Come ogni cena sarda che si rispetti chiuderemo col Mirto, il liquore aromatico figlio della macchia mediterranea.
Info: www.slowfoodtoscana.it, infoslowfoodtoscana@gmail.com, 0557251245
Pao. Ma.

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