La Toscana si conferma in prima linea nella lotta al dolore
che accompagna le patologie gravi. Lo avevamo annunciato nel maggio dello scorso
anno ed ecco la conferma. Dopo l'ok della Commissione sanità il Consiglio regionale
toscano con 28 sì, 13 no e 2 astenuti su 43 votanti complessivi dà il via
libera alla doppia proposta di legge unificata presentata dal consigliere del
Pd Enzo Brogi come primo firmatario e l'altra da Federazione della
Sinistra-Verdi (prima firmataria Monica Sgherri) e da Pieraldo Ciucchi del
Gruppo misto. La proposta è il risultato di un fruttuoso dibattito con medici,
associazioni di volontariato e rappresentanti dei pazienti. Brogi si dice
soddisfatto e ricorda Alessia Ballini, consigliera regionale del Pd morta per
cancro nel febbraio dello scorso anno e che si era battuta perché i farmaci a
base di cannabinoidi fossero disponibili per i malati senza estenuanti procedure
burocratiche.
Per Brogi (Pd) "è una legge di civiltà che cercherà di
agevolare un percorso burocratico. Oggi
ci cono un centinaio di pazienti in Italia che fanno uso di questo tipo di
farmaci mentre ce ne sono migliaia che ricorrono all'autocoltivazione della
cannabis o al mercato illegale delle sostanze.
Per accedere a questi farmaci servono 3-4 mesi nelle regioni
più virtuose 7-9 nelle altre. In Toscana - ha detto fra l’altro - consentiremo
di avere una procedura più regolare e snella ma sempre sotto controllo del
sistema sanitario".
Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi) osserva: "non
vogliamo sostituirci a una competenza che non è nostra ma vogliamo liberare il
paziente dal labirinto della soggettività e della burocrazia. Non è sostituirsi
ai medici ma fare buona politica".
Mentre il capogruppo del Pd Vittorio Bugli ha invitato il
Consiglio a riflettere sull'aiuto ai malati che questa legge è in grado di
offrire, il presidente della Giunta Enrico Rossi incalza:
"E' una legge giusta; sancisce una cosa positiva a fini terapeutici. Se
può servire a fini terapeutici va bene. Esisteva già una legge nazionale che
consentiva di ricorrere all'uso di farmaci che contengono cannabinoidi e questa
legge ribadisce e agevola questo. Mi sembra giusto".
Pao. Ma.
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