di Paolo Maggi *
264 pagine alla scoperta di società, impianti, passioni e vicende di uno sport "ad alta conviabilità pedagogica" che in Toscana conta 9 società e circa 3mila tesserati.
In libreria fresco di stampa ecco “Le bocce in Toscana” (Pisa, edizioni ETS 2006), un libro che attraverso 264 pagine con tabelle, illustrazioni a colori e in bianco e nero, oltre a offrire una panoramica sul mondo dello sport in Italia dagli anni ses- santa ad oggi, fornisce un dettagliato repertorio della situazione organizzativa e funzionale dello sport delle bocce in Toscana. Un vero e proprio viaggio attraver- so le società, i circoli, le strutture che formano il “mondo delle bocce” nella nostra regione che vanta quasi 3 mila tesserati, 69 società e organizza annualmente cir- ca 150 manifestazioni sportive. La presentazione del libro, tenuta nei giorni scor- si al Museo del Calcio di Coverciano a Firenze è stata anche un’occasione per par- lare di sport a tutto campo. Mentre l’assessore allo sport della Toscana Mariella Zoppi ha sottolineato come il gioco delle bocce sia “uno sport per tutti”, i suoi col- leghi alla Provincia e al comune di Firenze, Alessandro Martini ed Eugenio Giani hanno rilanciato. Martini definendolo uno sport “ad alta convivialità pedagogica, un vero e proprio antivirus contro la solitudine dei nostri tempi” e Giani dopo aver- ne ricordato le origini antiche e la diffusa pratica odierna, ne ha rivendicato un giu- sto riconoscimento oltre che a livello mediatico anche di strutture e a tal proposi- to ha annunciato che nell’area sportiva dell’Africo al Campo di Marte a Firenze, sarà presto realizzato un nuovo bocciodromo, adeguato alle necessità di Firenze e del suo territorio. “Uno sport con un’alta valenza sociale” - come ha rilevato anche il presidente regionale del CONI che ha approfittato per sottolineare “come oggi sia necessario dare visibilità agli aspetti positivi dello sport, la cosiddetta “quinta azienda del paese” che deve investire nei giovani e il CONI toscano, pro- prio per questo ha attivato con il Miur e la Regione progetti nella scuola che
coinvolgono circa 100mila bambini in attività tese non solo alla formazione di ottimi atleti, ma principalmente al- la formazione di bravissimi cittadini”. Il professor Claudio Catini dal suo can- to ha sottolineato fra l’altro come le bocce siano uno sport particolarmen- te adatto a combattere la sedentarietà e la solitudine, due acciacchi partico- larmente insidiosi nel nostro tempo per piccoli, giovani e adulti sia maschi che femmine. Il volume, a cura di Giaco- mo Viccaro è stato realizzato su inizia- tiva del Comitato Regionale Toscano della Fib (Federazione Italiana Bocce) presieduto da Giancarlo Gosti, con la partecipazione della Regione e del Co- ni Toscani si propone come una vera e propria novità editoriale nel campo di questa pratica sportiva e anche come un primo importante contributo alla realizzazione del “censimento” degli impianti sportivi toscani che Regione e Coni stanno elaborando.
* Articolo pubblicato sul numero 79 di Coopinforma (giugno 2006)
10 giugno 2006
Le bocce in Toscana
1 giugno 2006
Sapori e saperi del Mugello in una guida
di Paolo Maggi
In un libro i prodotti tipici, le ricette e i ristoranti del Mugello svelati in un appassionato viaggio che pagina dopo pagina svela anche le tradizioni culturali di questa terra generosa.
È la nuova guida “Sapori e Saperi nel Mugello” che fa parte della collana di pubblicazioni turistiche sul territorio realizzate dalla Comunità Montana Mugello.
Sessantaquattro pagine che si aprono all’insegna di una rapida presentazione con riferimenti anche storici della gastronomia mugellana e che poi si addentrano alla scoperta dei vari prodotti tipici. La partenza è con il latte che viene commercializzato con il marchio Mugello e le stazioni successive sono la carne bovina, suina ed ovina, anche biologica, macellata nel Centro Carni Mugello della cooperativa agricola di Firenzuola. Dopo la descrizione delle tradizioni gastronomiche e delle ricette mugellane, dalla farinata con le leghe ai tortelli di patate attraverso la preparazione del “coniglio ripieno”, dello spezzatino di cinghiale in umido o della “torta in balconata”, la guida illustra anche la presenza delle aziende, degli esercizi commerciali, comune per comune, dove è possibile acquistare i prodotti tipici mugellani. Ugualmente importante la presenza per la prima volta dei ristoranti del territorio, dei quali non si segnala solo l’ubicazione ed il tipo di cucina, ma anche altri importanti elementi tra i quali il prezzo medio, il totale dei coperti, l’accessibilità per portatori di handicap o la possibilità di introdurre animali.
Altra novità l’introduzione ad un nuovo prodotto del Mugello: il vino. Anche in questo caso si troverà la segnalazione delle aziende produttrici, dei vitigni utilizzati, delle etichette prodotte nella vallata. Non viene dimenticata tra le indicazioni enogastronomiche la confinante Strada dei vini Chianti Rufina e Pomino.
3 marzo 2006
A Piancastagnaio lo scrigno dei giornali scolastici
di Paolo Maggi
Nel cuore di Piancastagnaio, vicino alla Rocca Aldobrandesca, esiste una raccolta di giornali unica in Italia. Si tratta dell’ emeroteca costituita dai giornali scolastici del premio “Penne Sconosciute”, che quest’anno festeggia i dieci anni di vita con circa 5mila i giornali realizzati dagli studenti delle scuole italiane, dalle elementari alle superiori.
Si tratta di una straordinaria testimonianza di quanto sia vitale la comunicazione fatta da e per i giovani che si va via via arricchendo. Il Comune, al quale è affidata la custodia di questa preziosa “miniera” di notizie, è in attesa, infatti, dell’arrivo di altri giornali, provenienti da con- corsi più giovani ma che pure trova- no in “Penne Sconosciute” un punto di riferimento: quello indetto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e quello di Mirabilandia “Giornalinoi”. L’emeroteca quindi si sta ampliando e sta diventando un centro di documentazione a tutti gli effetti. Chi voglia sapere come si sia indi- rizzata negli ultimi dieci anni la produzione giornalistica dei ragazzi italiani, quali siano state le notizie pre- ferite, quali pensieri e opinioni abbiano espresso i ragazzi sui grandi temi del momento (guerra, religione, sessualità ecc.), a Piancastagnaio può trovare davvero delle risposte. La mole enorme di articoli, spesso ottimi anche dal punto di vista delle regole giornalistiche (scrittura oggettiva, cronaca separata dalle opinioni, inchieste approfondite ecc.) rappresenta quindi una vera e propria informazione “alternativa”, la cui importanza sfugge agli operatori ufficiali della comunicazione giornalistica.
Di questa raccolta e delle caratteristiche della stampa giovanile in Italia, la giornalista Donatella Coccoli (autrice del libro “Penne Sconosciute. I giornali scolastici in Italia) ha parlato nel convegno organizzato dal Clemi (Centre de liaison de l’ einsegnement et des médias) alla Sorbona il 13 maggio 2005 e la relazione è stata pubblicata nel numero di novembre 2005 di una rivista indirizzata agli operatori dell’ educazione d’oltralpe, “Le Cahiers du Credam”).
Quali sono i risultati di questa ulte- riore ricerca effettuata su giornali scolastici di grandi città italiane (Milano, Roma e Torino)? L’attenzione all’ambiente circostante e la “rilettura” delle notizie ufficiali sono gli elementi che affiorano subito. Questo dimostra come oggi il giornale fatto a scuola sia vissuto e pensato come uno strumento per indagare la realtà, per informarsi informando. Il giornale quindi può essere annoverato benissimo in quel complesso “sistema solare” dei media per i giovani in cui i pianeti sono ormai molti: la radio, Internet con la sua costellazione di siti, chat, blog, il cellulare, la free press. Ormai varie ricerche dimostrano che l’informazione fornita da tv e quotidiani non piace più ai giovanissimi italiani: troppo “ingessata” e noiosa. Se ne accorgo- no i giornalisti e gli editori? Forse. Intanto l’ultima edizione del premio (alla fine di ottobre) con i laboratori didattici frequentati da un centinaio di ragazzi suddivisi tra giornalismo, videogiornale e blog, ha registrato un successo massmediologico inusuale: un’ intera pagina si “La Repubblica”, la ribalta dei microfoni di Baobab Rai Due, delle telecamere del TG3 Toscana, di due emittenti locali, del GT Ragazzi di Rai Tre e anche del Tg 1.
20 febbraio 2006
In marcia a Barbiana sulle tracce di Don Milani
A Palazzo Strozzi a Firenze si celebra l’uomo del Rinascimento
