Susanna Benvenuti è morta alle 6.09 di martedì 13 marzo scorso.
E’ terminata la sua lotta contro la sofferenza per una malattia che l’ha tormentata per 15 lunghi anni ma che non gli ha mai impedito di celebrare la vita trasmettendo agli altr* “gli strumenti e la forza, la gioia di vivere per "poter ogni volta ricominciare anche quando le esperienze fisiche si facevano terribili… e l’agenda era diventata scarna, bianca!”.
Una madre come tutti vorrebbero. Una persona cara nella vita, preziosa nel lavoro, nella ricerca, nell’insegnamento, nell’impegno sindacale così come nella scrittura (nel 2011 le è stato assegnato il Premio "Le donne si raccontano"
https://youtu.be/Joh5_epESmg) o nello sport, che ha pervaso di sapere e amore il mondo intorno, con semplicità e anche ironia.
Il rettore dell’Ateneo fiorentino professor Luigi Dei ha ricordato, aprendo la seduta del Senato accademico del 14 marzo scorso, la "Senatrice Susanna Benvenuti, fiorentina, laureata in scienze biologiche, ha prestato servizio presso l’Ateneo dal 1990 come tecnico di laboratorio nella sezione di Endocrinologia del Dipartimento di Fisiopatologica clinica, allora
diretto da Mario Serio. Benvenuti si è occupata, oltre che della diagnostica di laboratorio, anche di ricerca, insieme a Maria Luisa Brandi, su tematiche inerenti il metabolismo minerale. Successivamente, ha collaborato per oltre 20 anni con Alessandro Peri, su ricerche in campo neuroendocrinologico. Susanna Benvenuti ha firmato oltre 50 pubblicazioni scientifiche e ha contribuito a progetti di ricerca, alla loro esecuzione e alla elaborazione dei dati sperimentali. Ha svolto, inoltre, attività di tutoraggio di molti laureandi dei corsi di laurea di Medicina e di Scienze Biologiche, insegnando loro le tecniche di biologia cellulare.
Susanna ha ricoperto anche cariche istituzionali essendo stata Senatrice, quale rappresentante del personale tecnico, amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici, dal novembre 2016 fino alla data della sua scomparsa". Il Rettore ha voluto ricordare con affetto la sua totale dedizione all'Ateneo per il quale ha sempre mostrato non solo alta professionalità, ma anche rare virtù e uno spirito di servizio davvero encomiabile. Il Rettore ha infine voluto sottolineare l'umanità, la cordialità, l'affabilità di Susanna e il suo sorriso che non è mai venuto meno nonostante la dura prova che il destino le ha riservato. Al termine il Rettore ha invitato a un minuto di raccoglimento in sua memoria.
"Ciao Susy" si legge nel sito della FLC-CGIL Toscana che la ricorda “instancabile e combattiva a rappresentare tutti i lavoratori, prima nella RSU, poi come Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (in cui tanto credeva) e attualmente al suo secondo mandato in Senato Accademico. Il nostro affetto va alla donna coraggiosa che fino all’ultimo ha sfidato la sua malattia mantenendo vivi lucidità e impegno e alla compagna sempre presente al nostro fianco. Una donna viva e generosa. Vogliamo ricordarla così".
Amava particolarmente il Dragon Boat. Non vedeva l’ora di pagaiare con le sue compagne di squadra, la Florence Dragon Lady, che le hanno dato e ricevuto forza e gioia. Perché salire su quelle strane barche era una gioia e una delle armi vincenti contro la malattia e la solitudine, l’isolamento che la malattia troppo spesso porta con sé.
Ciao Sussi!
paolo
Intervista su Toscana TV del settembre 2014:
Alcuni "scatti"