Nei pressi di Larciano il Centro di Ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio, ha realizzato un piccolo vivaio nel quale vengono coltivate alcune specie di piante acquatiche che han- no particolari difficoltà ad essere conservate in Toscana. Il vivaio delle idrofite, in pratica un piccolo stagno, che ha il duplice scopo di conservare le specie più rare e fornire piante di origine locale da utilizzare in progetti di rinaturalizzazione, è stato realizzato in località Rio di Bagno- lo, nel comune di Larciano, all’interno dell’area contigua alla Riserva Naturale del padule di Fucecchio, in una zo- na che presenta caratteristiche favorevoli, sia dal punto di vista idrogeologico sia per la facilità di accesso, inserita in un contesto paesaggistico-ambientale di notevole pregio, fra aree boschive, seminativi e la Paduletta di Ramone, e che offre anche la possibilità di definire un percorso di visita in grado di conciliare aspetti storico culturali e aspetti naturalistici. Nelle vicinanze si trovano infatti sia il punto sosta attrezzato di Vincio Vecchio (Stabbia), incentrato sui temi della bonifica storica e dell’importanza di siepi e alberete nel paesaggio agrario, sia il futuro “Museo delle tradizioni contadine della Valdinievole”. Lo stagno, le cui piante provengono esclusivamente dal bacino del padule di Fucecchio e da zone limitrofe, è caratterizzato da tre gradoni posti a profondità diverse rispetto al piano di campagna, in grado di soddisfare le esigenze di specie acquatiche proprie di differenti cinture di vegetazione.

L’idea della realizzazione del vivaio è nata nel corso dei lavori di recupero ambientale in alcune aree protette, nell’ambito del progetto “Lungo le rotte migratorie” quando è emersa la difficoltà di reperire le piante per le opere di rinaturalizzazione.