5 giugno 2004

E' nata la Consulta dell'Infanzia dedicata all'Alimentazione

Dopo le Consulte DS nazionale e regionale Toscana per l’Infanzia e l’Adolescenza Gianni Rodari a battesimo anche quella pratese, dedicata ai temi dell’alimentazione. In cantiere un “marchio del bambino” e sette regole per garantire il diritto dell’infanzia al “gusto”. 

Logo Consulta per l'Infanzia 

di Paolo Maggi *

“Se alla nostra esistenza togli il cibo e l’amore ecco che la vita finisce e se all’amore e al mangiare togli il piacere, ecco che la nostra esistenza si impoverisce”, insomma c’è un rapporto stretto fra vivere bene e mangiare bene! Sembra essere partito proprio da qui il motivo che ha dato le mosse alla costituzione della Consulta per l’Infanzia e l’Adolescenza Gianni Rodari pratese, dedicata, appunto, all’alimentazione di bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
“L’approccio al problema dell’alimentazione da parte di chi governa è disarmante. Nelle linee strategiche del Ministero della salute – ha detto fra l’altro Luisa Peris, responsabile della neoconsulta –  viene confermato che ci si nutre male e che questo genera malattie, ma la strategia d’intervento e prevenzione viene impostata su regimi dietetici lungo l’arco di tutta la vita: diete controllate dal pediatra, dal personale competente a scuola…  senza tralasciare raccomandazioni all’industria affinché contribuisca a una buona alimentazione proponendo porzioni adeguate, fino a consigliare controlli sulla grammatura delle porzioni al ristorante!”. “Ancora una volta – sottolinea Luisa Peris - si sceglie pigramente e con miopia l’approccio nutrizionista/igienista, confondendo le finalità con il metodo e le strategie per raggiungerle, dimenticando che consumare un pasto è principalmente un’occasione sociale, un ritrovarsi fra membri della stessa famiglia”.
Il battesimo della Consulta pratese, il 10 maggio scorso nell’auditorium del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, è stato l’occasione per una riflessione ad ampio raggio sulle tematiche dell’alimetazione che sotto il titolo “L’appetito bambino/a vien Mangiando Bene” ha riunito esperti di comunicazione, del mondo della scuola, nutrizionisti, pedagogisti, psicoterapeuti, amministratori, politici, medici, associazioni che si occupano di cibo e d’infanzia provenienti da tutta Italia.  A fine mattinata un delizioso botta e risposta fra il segretario Diesse Piero Fassino e il presidente di Slow Food e “padre” della prima università italiana dedicata all’alimentazione Carlo Petrini, moderato dal direttore di “Salute” di Repubblica Guglielmo Pepe.
La giornata è stata conclusa da Anna Serafini, responsabile della Consulta nazionale Infanzia e Adolescenza Gianni Rodari che ha fra l’altro proposto un “marchio del bambino” che individui gli standard di qualità degli alimenti per i bambini e un decalogo per il benessere, il diritto al gusto e alla sicurezza alimentare, composto di sette regole che tutti i candidati a sindaco de le centrosinistra sono stati chiamati ad adottare nei loro programmi elettorali e tra le quali, al primo punto, viene stabilito il diritto al gusto, cioè il diritto a sviluppare percezioni sensoriali. Il “decalogo” prosegue stabilendo il principio della educazione alla convivialita', dell'educazione al rispetto delle differenti
abitudini alimentari, sempre piu' presenti in una societa' che diventa multietnica, il principio a ''mangiare meno e mangiare meglio''. Il decalogo si conclude con l’invito alle istituzioni ad attuare la legge 488 del '99 che all'articolo 59, comma 4, stabilisce che “al fine di garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualita', le istituzioni che gestiscono le mense scolastiche ed
ospedaliere prevedano nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti biologici tipici e tradizionali, nonché quelli a denominazione protetta”.

* art. pubblicato sul n. 71 di Coopinforma (giugno 2004)

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