4 ottobre 2025

Biancano e Sibillone Artusi

Carissimi amici gattofili (tanto per metterci addosso un'altra etichetta che dopo lo smarrimento delle ideologie potrebbe anche comodare), nel corso di un incontro/convegno su Pellegrino Artusi scoprii con delizia, una piccola chicca.


Artusi per "Lire 1.300" annue riuscì ad affittare un grazioso villino a Firenze, in Piazza D’Azeglio al n. 25, dove tranquillamente condusse la sua esistenza assieme al cuoco, alla cameriera ed ai suoi gatti Biancano e Sibillone.                                                                            Ai due pacifici felini, che lui stesso definì “i miei migliori amici dalla candida pelle” Pellegrino dedicò addirittura la Prima Edizione della sua opera "La Scienza in cucina e l’Arte di Mangiar Bene", affidata nel 1891 all’editore fiorentino Landi. I nomi dati dall’Artusi ai suoi due gatti derivavano, il primo, Biancano, dal vezzeggiativo romagnolo biancasen, ossia bianco ed il secondo, Sibillone, dall’omonimo svago molto in voga negli ambienti intellettuali dell’epoca, ovvero una sorta di gioco culturale, un indovinello, a volte svelato anche in rima".  Artusi li citava spesso nelle lettere e li considerava parte della famiglia. Dopo la sua morte, pare che siano stati accuditi con grande riguardo dai suoi collaboratori, Marietta Sabatini e Francesco Ruffilli.

E per dirla con le sue parole "Amo il bello ed il buono ovunque si trovino...". 

14 aprile 2025

Sulle tracce di Don Milani

Scuola Maestra di Pace” è il tema che caratterizzerà la 24esima Marcia di Barbiana che si terrà domenica 25 maggio.

Come ogni anno la Marcia che riunisce cittadini, studenti, insegnanti e rappresentanti del mondo dell’educazione per rendere omaggio all’esperienza rivoluzionaria di don Lorenzo Milani, partirà dal fondovalle per raggiungere a piedi Barbiana, la piccola località del comune di Vicchio dove don Milani fondò una scuola capace di rovesciare le logiche dell’esclusione e dell’ignoranza, strumento di pace. Nel testo dell’appello della Marcia, sottoscritto dall’Istituzione Don Milani, la Fondazione Don Milani, il Gruppo Don Milani di Calenzano e il Comune di Vicchio si sottolinea che oggi più che mai il motto “I care” – “mi sta a cuore” – rappresenta un atto politico e culturale: un’alternativa al cinismo dell’indifferenza e alla logica della competizione e del profitto. In un mondo segnato da nuove guerre e vecchie diseguaglianze, la scuola pubblica viene descritta come baluardo di resistenza democratica, luogo in cui si formano coscienze critiche, si costruisce la solidarietà e si impara a convivere.In vista della Marcia, sono previsti numerosi incontri sul territorio del Mugello e a Firenze, con realtà educative e sociali, tra cui iniziative legate all’esperienza di padre Balducci. 

Una chiamata collettiva alla responsabilità

“La democrazia muore se i cittadini non usano le armi che la Costituzione assegna loro, a cominciare dal voto”, si legge nell’appello. “La scuola deve essere strumento di emancipazione, non luogo di selezione e scarto. Non c’è pace senza giustizia sociale, e la scuola può essere maestra di entrambe”.La Marcia di Barbiana 2025 sarà, come ogni anno, un cammino fisico e simbolico, per ribadire il valore della scuola pubblica, inclusiva, laica e democratica, come fondamento per una società più giusta e pacifica. Un appuntamento per chi crede che “educare” significhi anche “resistere”.

Barbiana, una ventina di case sparse fra campi e boschi e una chiesa. Quella chiesa in cui il 7 dicembre del 1954 Don Lorenzo Milani mise piede per la prima volta come priore della piccola parrocchia che contava si e no una quarantina di “anime”. Un esilio, un vero e proprio confino fisico e di parola che non impedì però al priore di Barbiana di trasmettere il suo pensiero che travalicò quello spazio fisico nel cuore del Mugello per raggiungere i cuori di tutte le persone che desiderano, ancora oggi, una scuola pubblica “per tutti e per ciascuno”.

Il Sentiero della Costituzione”, che si percorre a piedi per raggiungere Barbiana è un “libro di

strada”
 che si snoda nel bosco contrassegnato da 45 grandi pannelli che salgono fino alla chiesa. Ogni pannello contiene un articolo della Costituzione Italiana illustrato con i disegni dei ragazzi di diverse scuole d’Italia. Ogni anno decine di scolaresche lo percorrono  incontrandosi simbolicamente con i valori della Costituzione, immersi in uno splendido scenario naturale.

paolo maggi