10 marzo 2017

Il libro: "Don Lorenzo Milani - L'esilio di Barbiana"

Barbiana, una ventina di case sparse fra campi e boschi e una chiesa. Quella chiesa in cui il 7 dicembre del 1954 Don Lorenzo  Milani mise piede per la prima volta come priore della piccola parrocchia che contava si e no una quarantina di “anime”. Un esilio, un vero e proprio confino fisico e di parola che non impedì però al priore di Barbiana di trasmettere il suo pensiero che travalicò quello spazio fisico nel cuore del Mugello per raggiungere i cuori di tutte le persone che desiderano, ancora oggi, una scuola pubblica “per tutti e per ciascuno”.
Nel parla Michele Gesualdi nel suo libro "Don Lorenzo Milani - L'esilio di Barbiana"(254 pagine, San Paolo edizioni), che verrà presentato sabato 11 marzo 2017 alle 21, al centro Agape di via Indipendenza 266 di Venturina Terme. L’opera, uscita con la prefazione di Andrea Riccardi e la postfazione di Don Luigi Ciotti, rappresenta un documento di fondamentale importanza per la conoscenza della straordinaria vita del priore di Barbiana, dall’adolescenza in una ricchissima famiglia fiorentina, alla sua prematura morte da sacerdote tra gli ultimi. Gesualdi, uno dei primi sei ragazzi di Barbiana, racconta, da protagonista, l’eccezionale esperienza vissuta in un angolo sperduto del Mugello. Il libro, ricco di testimonianze e di documenti inediti, si eleva per la ricchezza della narrazione e per l’intensa partecipazione agli eventi. Michele Gesualdi, sindacalista, segretario generale della Cisl a Firenze, per due legislature presidente dell’amministrazione provinciale di Firenze, oggi presiede la Fondazione che porta il nome di Don Lorenzo Milani.
Alla presentazione del libro parteciperà Sandra Gesualdi, figlia di Michele, cresciuta a diretto contatto con molti protagonisti della vicenda di Barbiana, oggi attiva nella Fondazione e autrice di preziosi testi su don Milani. Con lei sarà presente il professor Lauro Seriacopi, docente di storia e filosofia a Firenze e collaboratore della stessa Fondazione.
Paolo Maggi

Vedi anche: http://paomaggiblog.blogspot.it/2014/03/il-sentiero-della-costituzione-sulle.html
Oppure cerca nel blog: Marcia di Barbiana, Don Lorenzo Milani...

9 marzo 2017

Al via il progetto delle "Cooperative di comunità"

Firmato oggi il protocollo d'intesa fra Legambiente e Legacoop della Toscana per la promozione del progetto delle cooperative di comunità. 



Vere e proprie antenne per intercettare i bisogni
di un territorio, le Cooperative di Comunità si caratterizzano per essere diretta espressione delle comunità locali di riferimento e dall’avere come propria missione la salvaguardia e la valorizzazione delle comunità stesse, attraverso la creazione di posti di lavoro in particolare per i giovani, la realizzazione di servizi necessari alle comunità, il recupero di produzioni e mestieri tradizionali, la valorizzazione sotto il profilo turistico e ambientale. Alla loro promozione sul territorio toscano è dedicato il protocollo d’intesa firmato oggi a Firenze dai rappresentanti di Legacoop Toscana e Legambiente Toscana. Il protocollo prevede l’avviamento, nelle prossime settimane, di attività ed interventi che si svilupperanno contemporaneamente su due livelli. A livello regionale saranno promosse iniziative di studio sul tema delle cooperative di comunità, volte ad indagarne e risolvere le criticità, e iniziative tecniche, giuridiche e politico-legislative atte a migliorare il contesto normativo in cui le coop di comunità operano. In contemporanea si studieranno ed organizzeranno attività di informazione volte alla diffusione del progetto. “La parola comunità richiama immediatamente alla mente il concetto di cooperativa. Con questo protocollo vogliamo mettere in cantiere ed attivare una serie di iniziative volte a favorire la diffusione delle cooperative di comunità, entità parzialmente nuove, ma sicuramente indispensabili per colmare alcuni vuoti lasciati nei territori dall’attuale crisi economica. Quando parliamo di cooperative di comunità parliamo di luoghi in cui la cooperazione svolge un ruolo fondamentale nell’erogazione dei servizi essenziali e nel recupero e nella valorizzazione di alcuni dei luoghi più belli della Toscana” ha affermato Assunta Astorino, vicepresidente Legacoop Toscana con delega alla promozione. “Promuovere, sostenere e accompagnare la nascita di nuove cooperative di comunità nella nostra regione significa per noi declinare e attuare una parte essenziale del nostro mandato congressuale in tema di Economia Civile. Solo creando i presupposti per la nascita di nuova e stabile occupazione, partendo dai bisogni più profondi delle comunità di abitanti (nelle aree interne come nelle periferie metropolitane) possiamo sperare di uscire in modo dignitoso dalla crisi che ci sovrasta ormai da due lustri” ha dichiarato Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana. A livello territoriale, in particolare, saranno promosse iniziative congiunte per promuovere la costituzione di Cooperative di Comunità nei piccoli comuni toscani, nei contesti metropolitani periferici e in alcuni quartieri cittadini particolarmente ricettivi. Parallelamente, il Protocollo prevede momenti di formazione professionale di giovani che possano diventare in prospettiva animatori di cooperative di comunità ed eventi volti allo scambio di esperienze tra le diverse realtà locali, finalizzati alla strutturazione di una rete orizzontale fra le cooperative di comunità. Uno di questi momenti è già stato individuato nel protocollo d’intesa firmato oggi: si tratta del Festival dell’Economia Civile, organizzato dal Comune di Campi Bisenzio, in collaborazione con Legambiente, ANCI Toscana e Scuola di Economia Civile, in programma nel prossimo novembre.