24 settembre 2014

Tre giorni d'incontro, arte e sperimentazioni in Sant'Orsola

L'ex convento nel quartiere di San Lorenzo a Firenze per tre giorni si apre alla città con installazioni, esposizioni, reading, musica  e performance fuori e dentro le antiche mura che ormai da decenni racchiudono la spettrale testimonianza dell'abbandono e delle scempio.
Da giovedì 25 a sabato 27 settembre  con il progetto ‘La città Dentro San Lorenzo - St’o Aperta’ ideato per l’Estate Fiorentina 2014 Sant'Orsola e l'intero rione di san Lorenzo saranno invase da installazioni, esposizioni, reading, musica e performance allo scopo soprattutto di innescare "una vitalità permanente e possa essere il lancio per una trasformazione finalmente certa del complesso", come ha sottolineato l'assessora Meucci nel presentare l'iniziativa. Una trasformazione che promette e prevede una molteplicità di destinazioni, culturali, sportive, educative e di attrezzature pubbliche che possono far diventare Sant’Orsola un luogo utile e rivitalizzante anche per il contesto in cui è immerso. "Oggi ci troviamo a un bivio perché si sta chiudendo il bando della Provincia di Firenze per il recupero e la ristrutturazione di Sant’Orsola – ha detto fra l'altro Meucci –, ci auguriamo che questo bivio diventi una strada dritta verso la soluzione con la presentazione di proposte che possano essere valutate e portare finalmente alla riqualificazione del complesso e con grandi ricadute positive per una parte della città che sta molto a cuore a questa Amministrazione”.
Il viaggio inizia alle 16 del 25 settembre in piazza San Lorenzo (La città s’incontra in San Lorenzo) con una piccola cerimonia che coniuga passato e futuro, mentre un gruppo di musicisti introduce i partecipanti dentro il popoloso rione (La città si muove in San Lorenzo), dove alle 17 - insieme a Collodi e Pratolini - farà sosta al Mercato Centrale, per arrivare alle 18 a Sant'Orsola e, sulle note di un violino e un violoncello, aprire le porte (St’O aperta).
Nel corso dei tre giorni gli spazi del complesso accoglieranno concerti di musica classica e jazz organizzati dal Conservatorio di Musica Luigi Cherubini in collaborazione con Cam, Centro attività musicali Firenze, mostre di fotografia, interne ed esterne alla struttura architettonica di Sant’Orsola curate dalla Fondazione Studio Marangoni, l’installazione sonora Re-Echoes from the walls a cura di Tempo Reale, le installazioni animalesche di Daniele Nannini, il reading: Firenze, la rissa geometrica da Giorgio Manganelli a cura di Marion d'Amburgo e Goffredo Serrini, St'O parlando di poesia letture e divagazioni di Alessandro Fo con Dario Ceccherini, il recital Delle meraviglie e dei dolori di Sant'Orsola (e delle sue impossibili sorelle) su testo inedito di Elena Giannarelli a cura di Marion d'Amburgo e Goffredo Serrini, con la Compagnia dei Viaggiatori Fermi, l’esibizione Tai Chi del Tramonto e dell’Alba con il maestro Massimo Mori e l’evento di respiro internazionale di musica e fotografa The Smell of Dust.
Il progetto abbraccia tutto il quartiere con incursioni e reading spontanei nei principali esercizi commerciali di San Lorenzo, e una sezione INTORN_OFF costituita da una rete di eventi in altri spazi del quartiere.
Sant’Orsola è stato fondato nel 1309 come convento femminile collegato alla chiesa di San Lorenzo. Alcuni studi sembrano rivelare che Lisa Gherardini - la Gioconda - vi fu sepolta. Nel diciannovesimo secolo il convento è stato soppresso ed è diventato negli anni: manifattura tabacchi, ricovero per sfrattati, aula per l’Università, sede di uffici. Solo dopo questi passaggi, interviene la Guardia di Finanza che, esaltata dalla bellezza del luogo, decide di trasferirvisi e inizia i lavori di ristrutturazione, nel 1985. Ma i finanzieri scoprono solo dopo che quel posto non è adatto alle loro esigenze, e lasciano perdere.
Seguono anni in cui Sant’Orsola, essendo diventato bene demaniale negli anni ’80, prima dell'intervento della Guardia di Finanza, ed essendo incastrato nella ragnatela della burocrazia italiana, sempre in agguato, si degrada pesantemente.
Fra i tentativi di metterlo al centro dell'attenzione, l'installazione di Vaclav Pisvejc, l'artista ceco nel 2012 che ha iniziato a ricoprire i muri del Sant'Orsola di banconote facsimile.
Pao. Ma.

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