20 agosto 2014

A Siena il pavimento preferito dal Vasari

"Il più bello, grande e magnifico pavimento che mai sia stato fatto" sono le parole che utilizza il Vasari per descriver il pavimento  marmoreo del Duomo di Siena che resterà visibile agli occhi dei visitatori fino al 27 ottobre prossimo dopo un'importante e preziosa opera di restauro.
Il pavimento, meraviglioso tappeto di marmo, è solitamente protetto al calpestio di visitatori e fedeli e propone una complessa sequenza iconografica realizzata attraverso il secoli a partire dal Trecento fino all'Ottocento attraverso 56 tarsie disegnati da artisti di assoluta fama, per lo più senesi. Fra questi il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi o l’umbro Pinturicchio, autore, nel 1505, del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore.
Intorno al coro e all’abside I visitatori potranno inoltre ammirare le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte.
Il percorso completopermette, oltre alla visita del Pavimento in cattedrale, quella al Museo
dell’Opera ove si potranno ammirare, nella Sala delle Statue, i mosaici con i simboli delle città alleate di Siena e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo. Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle figurazioni e dell’itinerario che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il percorso integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta “Cripta”, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.
 Contemporaneamente, per chi volesse vedere il Pavimento anche dall’alto con la visita guidata, è possibile prenotare l’itinerario Opa Si pass Plus che, oltre all’accesso a tutti i siti museali del Complesso, permette la salita verso la Porta del Cielo.
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