30 aprile 2014

Il Movimento Studentesco Fiorentino 40 anni dopo

 corteo antifascista18 04 1975 (foto Red Giorgetti)

Dopo quarant'anni il Movimento Studentesco Fiorentino, grazie all'associazione "Ciclostilato in proprio - Storia e memorie del Movimento Studentesco fiorentino" e all'"Istituto Gramsci Toscano", torna sulla scena con una due giorni dedicata a quel movimento che a Firenze dal 1971 al 1978 fece incontrare migliaia e migliaia di giovani delle scuole medie superiori. Venerdì 9 e sabato 10 maggio 2014 il circolo Vie Nuove nel viale Giannotti a Firenze sarà un vero e proprio laboratorio in cui si cercherà di ripercorrere, con lo sguardo dell'oggi, la storia di quei ragazzi delle scuole medie superiori che negli anni Settanta (ormai del millennio scorso) riempivano le piazze cantando le canzoni degli Inti Illimani, chiedendo la riforma della scuola, opponendosi al terrorismo di Freda e Ventura come a quello delle Br. Un Movimento che a Firenze raccoglieva giovani di vario orientamento politico e che oggi hanno dato vita ad una associazione che si chiama “Ciclostilato in proprio” perché questa era la scritta che compariva in fondo ai loro volantini.
L' associazione “Ciclostilato in proprio. Storia e memorie del Movimento Studentesco Fiorentino” con l’Istituto Gramsci Toscano a cui gli ex militanti hanno affidato i loro archivi, hanno organizzato il Convegno/seminario “Il Movimento Studentesco Fiorentino (1971 – 1978)”, articolato in 4 Workshop e una serata tutta dedicata sia alla proiezione di foto, filmati e interviste sia all'archiviazione virtuale di documenti e immagini.
La discussione prenderà il via venerdì 9 maggio 2014 alle ore 15 con i saluti del presidente della presidente dell'Istituto Gramsci Toscano Marta Rapsallini e del presidente dell'Associazione Ciclostilato in Proprio Storia e memorie del Movimento Studentesco Fiorentino Paolo Maggi. Alle 15.30 in programma il primo workshop sul tema “Gli studenti e la politica a Firenze, tra il '68 e i primi anni Settanta” presieduto da Anna Scattigno, con Mauro Sbordoni, Sandra Teroni e Marco Mayer, coordinati da Simonetta Soldani. Alle 17.30 secondo Workshop su “Le esperienze di rinnovamento didattico nelle scuole cittadine e la riforma della scuola (1973-1976)”, presieduto da Matteo Mazzoni con interventi di Gigliola Paoletti, Franco Quercioli, Marco Fagioli, Stefano Bassi e Franco Bortolotti, coordinati da Dario Ragazzini.
Dopo la cena a buffet il programma prevede la presentazione dell'Archivio virtuale del Movimento Studentesco Fiorentino a cura di Giuliano Marullo, la proiezione di videointerviste a cura di Gianna Bandini, la proiezione del filmato “Centro sfrattati Sant'Orsola 1971” di Andrea Vannini ed Enrica Pezza e la proiezione delle foto del Movimento a cura di Paolo Maggi.
La seconda giornata sarà aperta alle 9.30 con il terzo workshop su “Il movimento degli studenti e il MSF. 1973-1976” presieduto da Maria Casalini con interventi di Giuseppe Guida, Gianni Pini, Stefano Fabbri e Amos Cecchi, coordinati da Matteo Mazzoni.
Il quarto e ultimo workshop affronterà il tema “Dopo le elezioni del 1976: la parabola del MSF tra riflusso e nuove proposte. Il femminismo” sarà presieduto da Roberto Bianchi con interventi di Daniele Pugliese, Massimo Bellomo, Paola Carlucci e Ferruccio Capelli mentre il coordinamento del dibattito è affidato a Monica Galfré.
L'iniziativa rientra nell'ambito del Progetto di ricerca Storica sul Movimento studentesco Fiorentino nato circa tre anni fa quasi per caso, da un incontro fra alcuni ex studenti della Firenze degli anni Settanta. Un'idea che ha coinvolto e contagiato centinaia di persone, istituzioni, associazioni, organizzazioni sindacali che hanno contribuito in maniera del tutto disinteressata e volontaria alla costituzione di un prezioso patrimonio fatto di memorie, documenti e immagini ora a disposizione di uno staff di studiosi di indiscusso prestigio. Il convegno rappresenta quindi sia un punto d'arrivo sia un punto di ripartenza in cui la costituzione della neonata associazione “Ciclostilato in proprio – Storia e memorie del Movimento Studentesco Fiorentino” è stata lo sbocco naturale per la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la promozione della memoria storica di quell'esperienza.
Un prezioso patrimonio che l'Associazione si propone di mettere a disposizione di chiunque intenda avvalersene per motivi di studio e di ricerca.
Paolo Maggi


29 aprile 2014

Le “botti” del Canta’ Maggio trionfano a Suvereto

Gli spingitori di botti di Barberino trionfano nel Palio di S.Croce portando a casa l’ambita “bandinella”.
Le botti di Barberino volano a Suvereto! Il Canta’ Maggio di Barberino del Mugello ha infatti conquistato il palio di Santa Croce di Suvereto con i suoi “spingitori di botti” riuscendo ad aggiudicarsi la “bandinella” dello storico Palio che anche quest’anno ha messo fianco a fianco, su per le strade del borgo medievale, 10 compagini provenienti da tutta Italia. La rappresentanza barberinese, alla sua seconda partecipazione dopo l’esordio di un anno fa, ha partecipato con due coppie di spingitori ed ha prima conquistato un ottimo secondo posto nella prima semifinale prima di trionfare nell’accesa finalissima nella quale ha preso il comando dalla prima curva riuscendo a difendersi dal tentativo di rimonta dei padroni di casa di Suvereto. Al traguardo la migliore delle due coppie barberinesi ha quindi preceduto Suvereto e Campiglia Marittima aggiudicandosi per la prima volta nella sua storia il Palio di Santa Croce distanziando squadre quotate e storiche come quelle di Gambassi Terme, Massa Marittima, Maggiora (Novara), Vittorio Veneto (Treviso) e Furore (Salerno). L’altra coppia barberinese ha chiuso invece al 7/o posto.
La “Corsa delle Botti” è una gara tradizionale fra squadre di “spingitori”, che si disputa per le vie lastricate del centro storico di Suvereto. Le coppie di spingitori mettono la botte da 5 quintali di pancia e la spingono sul circuito cercando di superare gli avversari. Si corre due volte all’anno, per il Palio di S.Croce patrono di Suvereto e per il Palio dell’Imperatore.
Pao. Ma. 

28 aprile 2014

Domenica 18 maggio si torna a camminare sulle tracce del priore di Barbiana

di Paolo Maggi
Si terrà domenica 18 maggio l’edizione numero XIII della Marcia di Barbiana, in memoria di Don Lorenzo Milani e del suo insegnamento. Il ritrovo è fissato alle ore 10.30 al Lago Viola da dove il corteo partirà per Barbiana dove alle ore 12 si terrà la consegna degli attestati alle scuole che hanno partecipato al concorso "La memoria genera speranza". A seguire un'esibizione del coro "Cori Ensemble".
Ecco di seguito l’appello firmato dai sindaci, dal presidente dell’Unione dei Comuni Mugello, della provincia di Firenze e della regione Toscana:
"Per la tredicesima volta Barbiana accoglierà tutti quelli che parteciperanno alla marcia “per la scuola”; un appuntamento tra persone che credono nella possibilità di mandare messaggi forti e impegnativi per suscitare e far crescere migliori prospettive educative per i nostri figli.
Con noi saranno i rappresentanti dei Comuni delle Istituzioni con i loro gonfaloni.
Marceremo nel verde tenero della campagna verso quella chiesetta e quella canonica da cui è partito un messaggio mai affievolito e una speranza mai spenta per una scuola che offra conoscenza, formazione, opportunità e renda persone libere e uguali.
Che ci direbbe oggi Don Lorenzo?
Quali riflessioni offrirebbe alle nostre menti e ai nostri cuori?
Forse di non cedere alle sirene del populismo e del qualunquismo, di lottare contro una visione della vita che accentua le disuguaglianze; forse ci guiderebbe a cercare, in una scuola che non escluda i più deboli e i diversi, la radice e le ragioni di una rinascita culturale della nazione che sia nel contempo sociale e economica.
Ancora la Costituzione ci precede e ci indica, come un faro, la rotta.
Costituzione della Repubblica Italiana:
art.3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
art. 34
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre

provvidenze, che devono essere attribuite per concorso".

firmato

Il Sindaco del Comune di Vicchio Roberto Izzo – Il Sindaco del Comune di Calenzano Alessio Biagioli – Il Sindaco del Comune di Montespertoli Giulio Mangani – Il ViceSindaco del Comune di Firenze Dario Nardella – Il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini – Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci – Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Vedi anche : Il sentiero della Costituzione, sulle tracce del priore di Barbiana; Sui sentieri di Barbiana per la scuola di tutti e di ciascuno  e altro sempre inquesto Blog.



24 aprile 2014

Firenze, San Lorenzo fuori e dentro il Mercato


Fuori e dentro il Mercato Centrale fra inaugurazione e proteste
fotocronaca di Paolo Maggi
piazza San Lorenzo e Canto dè Nelli:













piazza del Mercato Centrale


Interno del Mercato Centrale di San Lorenzo, Piano Primo in primo piano











21 aprile 2014

A Riotorto torna di scena la Sagra del carciofo

In Maremma spuntano un pò dappertutto ma uno dei luoghi cult dove il carciofo viene "celebrato" e soprattutto gustato è sicuramente Riotorto in quel di Piombino dove da giovedì 24 a domenica 27 aprile e da mercoledì 30 e aprile a domenica 4 maggio, presso il Parco Comunale La Pinetina, sarà di scena la 45ª edizione della Sagra del Carciofo.
Il menù vede il carciofo come protagonista indiscusso. Tra i primi fra i più gettonati i Tortelli ma anche le lasagne e le penne ai carciofi. Piatti che vengono serviti anche al ragù e le penne pure all'arrabbiata. Fra i secondi Bistecca di Manzo e di Maiale, Pollo, Rostinciana, Salsiccia e Pancetta.
Il carciofo la fa da padrone anche fra i contorni: carciofi fritti, carciofi trifolati, insalata di carciofi. Ma non mancano patatine fritte e fagioli lessi. Gustosa anche la lista dei formaggi locali e dei dolci fatti in casa.
Tutto innaffiato da ottimi vini della Val Cornia D.O.C. La sagra è un forte richiamo oltre che per il mitico ristorante anche per le sue feste da ballo.
Pao. Ma.

19 aprile 2014

Carri di Fuoco

Pasqua 2014 (©paolo maggi)
Firenze - Il "Brindellone" trainato dai buoi, dopo aver caracollato a lungo per le strade che dal Prato portano al Duomo ora è fermo, immobile fra la cattedrale e il Battistero, circondato da armigeri. Tutto intorno migliaia di persone trattengono il fiato. La suspance arriva al top alle 11 del dì di pasqua quando l'arcivescovo cardinale Betori accende il primo stadio del razzo che porterà la colombina sulla vetta del carro incendiando la miccia del secondo stadio del razzo che la dovrà ricondurre in Duomo, sull'altare maggiore. Se tutto ciò si compie è di buon auspicio per l'agricoltura, altrimenti, se il volo verrà spezzato, saranno guai. Contemporaneamente il "colpo" della Colombina sul carro accende una lunga serie di mortaretti che metteranno a ferro e fuoco il placido Brindellone e, fra botti, scoppi, boati, fumo e lo sventolio di quattro bandierine, la folla esploderà in un fragoroso applauso liberatorio. E' scoppiata la Pasqua fiorentina. Le origini della manifestazione paiono rintracciarsi nei riti religiosi medievali quando il sabato santo il vescovo, nel corso della cerimonia della Benedizione, battendo l'acciarino sulla pietra faceva scaturire il fuoco che poi veniva distribuito ai fedeli i quali non solo se lo portavano a casa, ma accendevano anche migliaia di torce a illuminare tutta la città. Il rito si trasformò in festa pubblica nel 1102 quando il capitano Pazzo Dé Pazzi tornò da Gerusalemme con le truppe Crociate. Poi dopo varie vicissitudini fu sempre la famiglia Dè pazzi che instaurò la cerimonia del "Carro di fuoco". Fu costruito appositamente un grande carro riccamente addobbato che i fiorentini, ancor oggi chiamano confidenzialmente "Brindellone".
Lo Scoppio del carro non è solo cosa fiorentina ma viene celebrato anche a La Rufina dove a mezzanotte in punto in piazza Umberto Primo illuminerà la notte del Sabato Santo.
Pasqua 2014 (© paolo maggi)

A Firenze il programma della domenica di Pasqua prevede (ore 8.15) la partenza del “Carro di Fuoco”, accompagnato dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, dal deposito del Prato per raggiungere piazza del Duomo attraverso via il Prato, Borgo Ognissanti, piazza Goldoni, via della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza della Repubblica (con ricongiungimento al Gonfalone proveniente da Piazza Signoria), via Roma con arrivo in piazza San Giovanni. Alle 9 da piazza Signoria il Corteo della Repubblica Fiorentina, con il Gonfalone e le autorità, si muoverà per via Calzaiuoli, via degli Speziali, per raggiungere piazza della Repubblica dove è prevista l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi (e il ricongiungimento col corteo proveniente da via il Prato). Poi il trasferimento verso piazza Duomo dove (10.30) si svolgerà il sorteggio delle partite del torneo di San Giovanni di Calcio Storico Fiorentino. Alle 11 lo Scoppio del Carro.
Paolo Maggi

18 aprile 2014

Se gli volete bene non toccatelo!

E' tenero, amabile, amoroso e sicuramente voglioso di coccole, ma non toccatelo perché per i piccoli di cervidi il contatto con le persone potrebbe essere fatale. 

Torna l’appello del servizio gestione fauna della Provincia di Pistoia a seguire alcune importanti regole in caso di incontro con cuccioli di cervo, daino e capriolo, inermi e apparentemente abbandonati dai genitori tra l'erba o i cespugli. Spinti dal desiderio di soccorrerli, o anche semplicemente di accarezzarli, infatti, molti rischiano di commettere un grave errore: chi raccoglie i piccoli di queste specie nella convinzione di salvarli, in realtà, li costringe a un’ esistenza in cattività o ne causa addirittura la morte.
Una volta sottratti al loro ambiente naturale questi giovani animali rischiano di soccombere a causa del forte stress alimentare e comportamentale, e, qualora raggiungessero l’età adulta, difficilmente sarebbero in grado di vivere in maniera autonoma, non avendo acquisito dai genitori le tecniche necessarie per procurarsi il cibo e difendersi dai predatori. Non solo, la madre, che basa le sue attività sull'olfatto, dopo il contatto con l'uomo non riconosce più il cucciolo, che è così destinato all'abbandono e alla morte. Nelle prime settimane di vita, il piccolo di capriolo passa poco tempo con la madre, la quale si avvicina per allattarlo e si allontana al primo segnale di pericolo, tornando solo quando si sentirà sicura; il piccolo è protetto esclusivamente dalla sua totale mancanza di odore, dal mimetismo conferitogli dai colori del mantello e dall'assoluta immobilità.
Ecco, allora, poche ma importanti regole da seguire quando si incontra un piccolo di capriolo: non lo si deve né toccare né spostare, perché le mani lo contaminano di odore umano e lo privano di un importante mezzo di difesa.
Tali operazioni, oltre che dannose per l'animale, sono del tutto illecite e portano a gravi sanzioni economiche.
Pao. Ma.

Opere artistiche fra i capannoni industriali

In via Prato a Oste, nella zona industriale di Montemurlo sono spuntate "opere d'arte". In particolare

sono installazioni di Mauro Gazzara, Antonio Bruno, Fernanda Morganti, Rudi Pulcinelli, Cinzio Cavallarin, Paolo Amerini, Myriam Cappelletti, Francesco Alarico, Loriano Aiazzi, Ivano Cappelli e Tamara Donati (con un’opera ospitata provvisoriamente dentro l’azienda Signal). Prevalentemente si tratta di opere monumentali, ma anche di “land art” di Ivano Cappelli, che propone “Zona Franca”, un’installazione “libera” da bombe atomiche e da sorvoli di aerei militari, la cui opera prima sè stata inviata al Ministero della Difesa italiano. Francesco Alarico propone “ Genesis” sulla nascita dell’universo, mentre Myriam Cappelletti “Alberi InTessuti” con tanto di istruzioni di lavaggio… con acqua piovana. Insomma, un vero e proprio percorso di scoperta per guardare alla zona industriale con occhi diversi, pervasi dalla capacità di far riflettere ed emozionare dell’arte contemporanea.
L'idea di inserire opere artistiche in contesti industriali è satata lanciata dall’associazione “Montemurlo arte e cultura”, con il sostegno del Comune di Montemurlo, la Confartigianato di Prato e di Signal, azienda specializzata nell’installazione di cartelli stradali.
L'iniziativa rientra negli eventi artistici e culturali legati alla mostra “L’eleganza nell’arte” e alla figura di Cristiano Banti e sarà visitabile fino alla fine dell’anno. Le opere, poi, probabilmente troveranno un’altra collocazione nel contesto cittadino.
Pao. Ma.

16 aprile 2014

Passeggiate di primavera fra memoria, storia e natura nel territorio di Calenzano

Sei passeggiate attraverso la memoria, la storia e la natura del territorio di Calenzano.
Il primo appuntamento è per lunedì prossimo, Pasquetta, con le orchidee. Si tratta di un’escursione da Travalle a Montedomini, guidata da Andrea Papini. La partenza è alle 9 dal parco di Travalle, per prenotazioni telefonare allo 055 8833225/256.
Si prosegue poi con le escursioni a
Valibona per il 25 aprile, una passeggiata alla fattoria di Volmiano per cercare erbe selvatiche il 10 maggio, la visita del parco di Villa
Carmine domenica 11 maggio e la camminata a sei zampe, con i propri animali domestici, domenica 18
maggio. L’ultimo appuntamento è sabato 24 maggio, con le escursioni in Calvana in occasione della Giornata Europea dei Parchi.

Pao. Ma.

Moreno Vaiani, indimenticabile "compagno di viaggio"

Oggi è un giorno triste. Malinconico, cullato dai ricordi. Nella notte che porta all'alba del 16 aprile del 2008 Moreno Vaiani è morto nella sua camera da letto e voglio immaginare che si sia spento nel sonno, serenamente. Fino al tardo pomeriggio del giorno prima lavorammo insieme alla realizzazione di “Per sempre viola 2008 – 2009”, un volumetto nato molti anni prima come “Calendario Viola” su idea di Roberto Fancelli, le cui pubblicazioni dopo una lunga interruzione ripresero nel 1999 grazie alla passione di Moreno che contagiò anche un agnostico del calcio com'ero io. Era un vero esperto del pallone un giornalista con la memoria da elefante e un grande amore per la Fiore ma anche per le squadre “minori” lo sport cosiddetto “minore”. Indimenticabili le sue radiocronache. Lui raccontava e io scrivevo, mentre Roberto monitorava costantemente e sfornava nuove idee per arricchire e nutrire la sua “creazione”. Moreno amava anche la sua terra che percorreva in lungo e in largo scovandone borghi e tesori e tutti quei prodotti che la Toscana in particolare, ma non solo, generosamente produce. Era anche un tessitore di relazioni. Aveva un talento particolare per far star bene le persone insieme.
A cena da "Mario" in ricordo di Moreno
Passione, impegno e professionalità riconosciuti da tutti, soprattutto da chi ha avuto l’opportunità di essergli vicino come i giornalisti toscani che attraverso l’Ussi (unione stampa sportiva) hanno istituito un Premio che porta il suo nome e che viene assegnato a giovani promesse dello sport toscano che si siano distinti, oltre che per meriti sportivi, anche in lealtà e correttezza. 
Aveva anche un difetto: era puntuale, parecchio! Non arrivava mai tardi agli appuntamenti, casomai prima, ma quella mattina del 16 aprile del 2008 fui io ad aspettarlo.
Caro Moreno mi manchi, ci manchi, ci hai dato tanto.
Pao. Ma.

10 aprile 2014

Porte aperte negli ospedali per gli animali da compagnia

Camilla
"Consentire l'ingresso nelle corsie di ospedale agli animali da compagnia, anche nei ricoveri a lunga degenza" è in sintesi la richiesta alla Regione toscana contenuta in una mozione approvata dal Consiglio comunale di Firenze. In sostanza si chiede alla Regione di adottare un apposito regolamento contenente le norme igienico–sanitarie che dovranno garantire e disciplinare limiti e modalità d’accesso. L’idea ha preso le mosse nei mesi scorsi quando nel reparto intensivo di Santa Maria Nuova il primario di anestesia e rianimazione ha acconsentito ad un paziente ricoverato, dopo le opportune verifiche igienico sanitarie, di poter far entrare il proprio cane nella camera di degenza. In Italia infatti non essendoci una legislazione in merito, la decisione di permettere ad un animale di entrare nella corsia d'ospedale viene rimessa alla valutazione discrezionale del singolo medico.
Ambra e Boss
La Regione Emilia Romagna, nel marzo del 2013, per prima ha modificato la normativa esistente consentendo l’acceso di animali al seguito del proprietario nelle strutture ospedaliere pubbliche e private regionali accreditate dal Servizio Sanitario regionale. In Toscana alcuni comuni come Prato hanno sottoscritto specifici protocolli d’intesa con l’Asl per permettere ingresso degli animali domestici nelle strutture sanitarie. E a Firenze all’interno dell’ospedale pediatrico Mayer non solo ormai da diversi anni vengono ammessi cani addestrati per la pet therapy, ma anche il cane di famiglia nei prossimi mesi potrà far visita ai bambini. I promotori della mozione si augurano che anche la Regione Toscana possa arrivare a compiere questo ulteriore atto di civiltà disciplinando limiti e modalità d’accesso.
Pao. Ma.

4 aprile 2014

Scuola. Missione incompiuta

"Scuola. Missione incompiuta" è il titolo dell’incontro promosso dall’associazione “Per Un Nuovo Mondo Comune” che si terrà mercoledì 9 aprile alle 17, presso il Caffè Letterario -  Le Murate a Firenze. Interverranno fra gli altri Mariangela Bastico, viceministro dell’Istruzione nel secondo Governo Prodi, Federico Marucelli, dirigente scolastico e Daniela Lastri, consigliera regionale della Toscana. Il dibattito sarà coordinato da Vittoria Franco, coordinatrice dell'ìAssociazione Per Un Nuovo Mondo Comune. L’occasione dell’incontro è data dalla pubblicazione del volume "Scuola. Missione incompiuta. L'istruzione in Italia dal sussidiario a internet", Vittoria Maselli editore, a cura di Mariangela Bastico e Giuliana Lusuardi.
 Il libro è articolato in 3 sezioni: la storia, le immagini, le speranze e i problemi. I diversi autori – fra i quali vi sono operatori ed esperti, come Marco Lodoli, Emanuele Barbieri, Andrea Ranieri e la stessa Mariangela Bastico -  parlano delle numerose riforme e interventi a cui la scuola è stata sottoposta in anni recenti e che non sempre sono state in grado di affrontare e risolvere le nuove sfide dell’istruzione e della formazione, dei nodi ancora da sciogliere e delle potenzialità che a una scuola moderna offrono le nuove tecnologie informatiche.
Pao. Ma.

2 aprile 2014

Percorsi d'Arte nel Mugello

Il Mugello racconta e mette in mostra i suoi gioielli d'arte. Lo fa attraverso un gustoso percorso di visite a edifici storici, antiche pievi e piccoli ma affascinati musei del territorio che prenderà il via il 6 aprile e si concluderà il 25 maggio.
Ad accompagnare i visitatori i soci dell'associazione "E20 -  Eccezionali Eventi".  Il "viaggio" particolare che inizia con le visite al Palazzo dei Vicari e al Convento di Bosco ai Frati con il nobile e dolente Crocifisso di Donatello. Due luoghi legati alla Repubblica Fiorentina e alla famiglia Medici.
Pasquetta propone una visita fuori porta nel borgo medioevale di Sant’Agata, alla sua Pieve e alla preziosa Raccolta di Arte Sacra. Nelle domeniche successive ecco la visita alla Pieve di San Pietro a Luco che conservava la Pietà di Andrea del Sarto attualmente alla Galleria Palatina. Sarà sicuramente interessante scoprire la storia degli spostamenti del dipinto sostituito con una copia di Sante Pacini. Gli altri appuntamenti condurranno alla scoperta della ricca collezione di dipinti del Museo di Arte Sacra di Vicchio e alla produzione ceramica di Galileo e della famiglia Chini a Villa Pecori Giraldi che proseguirà con una visita alla grande mostra sul Liberty di Forlì.
Gli ultimi due incontri sono dedicati all’imponente Fortezza cinquecentesca che domina l’abitato di San Piero a Sieve voluta da Cosimo I de' Medici e a due luoghi della fede: la Pieve di Santa Maria con dipinti importanti che coprono il periodo che va dal 400 al 700 e il sorprendente oratorio settecentesco di Sant’Onofrio.
Prenotazione obbligatoria: tel. 055 84527185/86 (Ufficio Turismo), tel. 370 3059139 (E20)
È previsto il solo pagamento agli ingressi museali.
INFO: Ufficio Turismo, Unione Montana dei Comuni del Mugello www.mugellotoscana.it.
IL PROGRAMMA

6 APRILE DA PIAZZA DELLA SIGNORIA A TERRA NUOVA:
PALAZZO DEI VICARI CON PASSEGGIATA SUI CAMMINAMENTI
ore 15.30 Scarperia

13 APRILE IL CONVENTO DI BOSCO AI FRATI ED IL CROCIFISSO DI DONATELLO (partenza a piedi alle ore 14:00 davanti Villa Adami) - ore 15.30 Loc. Lucignano - Scarperia e San Piero

21 APRILE LA PIEVE DI SANT'AGATA, UN GIOIELLO ROMANICO, E LA RACCOLTA D'ARTE SACRA
ore 16.00 - Sant’Agata - Scarperia e San Piero

27 APRILE LA PIEVE DI SAN PIETRO A LUCO DI MUGELLO E LA PIETÀ DI ANDREA DEL SARTO
ore 16.00 - Luco di Mugello - Borgo San Lorenzo

4 MAGGIO ARTE SACRA E DEVOZIONALE NEL MUSEO DI ARTE SACRA BEATO ANGELICO - ore 16.00 Vicchio

11 MAGGIO DAL MUSEO DELLA MANIFATTURA CHINI ALLA MOSTRA “LIBERTY” DI FORLI’ - ore 9.00 Borgo San Lorenzo

17 MAGGIO LA FORTEZZA MEDICEA: CONFERENZA ‘I MEDICI E IL MUGELLO’ E VISITA INTORNO ALLE MURA
ore 15.00 Villa Adami - San Piero a Sieve

25 MAGGIO LA PIEVE DI SANTA MARIA: UNA GALLERIA D'ARTE CON VISITA ALL’ORATORIO DI SANT’ONOFRIO
ore 16.00 - Dicomano
Pao. Ma.