29 giugno 2013

Margherita Hack: "Ai giovani vorrei dare un consiglio..."

Margherita Hack: "Ai giovani vorrei dare un consiglio: scegliere la professione che interessa di più. Quando dovrete decidere cosa studiare, non pensate solo a cosa vi permette di trovare lavoro, ma a quello che vi piace veramente. Poi fatelo seriamente. Alle ragazze, in particolare, consiglio di avere più fiducia in se stesse e pretendere che i loro diritti vengano rispettati. E, da ex sportiva, voglio dare un ultimo consiglio a tutti: affrontate la vita come s’affronta una gara. Con la voglia di vincere".

Straordinario. 
Lascia un gran vuoto, ma ne ha riempiti così tanti che ci sarà sempre.

Pao.Ma.

27 giugno 2013

Padule di Fucecchio: ultima visita guidata di primavera

Si chiude in notturna il calendario primaverile delle visite guidate al Padule di Fucecchio.L'appuntamento è per venerdì 5 luglio (ore 19-22). La parte iniziale di questa visita particolarmente suggestiva in Padule è dedicata al birdwatching: le condizioni ambientali degli specchi d'acqua della Riserva Naturale, ben allagati e ricchi di uccelli, sono particolarmente favorevoli.
Grazie ai potenti cannocchiali ed alla consulenza della Guida del Centro sarà possibile osservare ed imparare a riconoscere aironi, anatre, falchi di palude e tante altre specie che frequentano ambiente palustre.
La particolarità di questa escursione però è che continua anche dopo il tramonto, quando l’affievolirsi delle condizioni di visibilità è compensato dalla moltitudine di suoni emessi dalle tante creature della palude: dai canti dei piccoli passeriformi del canneto, come il Cannareccione e la Cannaiola, che al calare del sole si fanno più intensi, al crepuscolare richiamo del Tarabusino, simile ad un abbaio roco, alla voce gracchiante delle Nitticore, aironi notturni che nidificano numerosi nella garzaia del Padule.

La visita è aperta a tutti gli interessati, tramite il versamento di una piccola quota di partecipazione, ed è condotta come al solito da una Guida Ambientale Escursionistica.
Per informazioni è possibile rivolgersi al Centro R.D.P. Padule di Fucecchio: tel. e fax 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it; il programma completo delle visite primaverili è su www.paduledifucecchio.eu.

26 giugno 2013

momenti TESI

Immagini dalla discussione della tesi di Laurea triennale in "Pirateria moderna: il caso della Somalia" di Giovanni Maggi, facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze, Anno Accademico 2012/2013



























14 giugno 2013

Violenza donne: esteso il Codice Rosa

Dopo Grosseto, Lucca, Prato, Arezzo e Viareggio anche in altre 5 Asl e Aziende ospedaliere universitarie della Toscana funzionerà il Codice Rosa, il servizio di assistenza e di cura riservato alle vittime di violenza. Il Codice Rosa è un percorso di accoglienza al Pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza. Nel 2012, nelle 5 aziende in cui era in funzione, sono stati trattati 1.455 casi di maltrattamenti e abusi su adulti e minori, 250 a Lucca, 338 a Prato, 241 ad Arezzo, 466 a Grosseto e 160 a Viareggio. Sul totale dei dati riferito agli adulti 1.248 sono casi di maltrattamento, 44 di abuso sessuale e 22 di stalking. Altra fascia debole, i bambini: per loro 113 casi di maltrattamento e 28 casi di abuso sessuale. Entro il 2014 il Codice Rosa sarà esteso a tutte le Asl toscane.
Pao.Ma.

13 giugno 2013

Ogni toscano butta via 90 chili di cibo all'anno*

L’anno che verrà porterà in tutta Europa una drastica riduzione di cibo e alimenti destinati ai più bisognosi. In Italia verranno a mancare tonnellate di pasta, riso, olio, latte e altri generi primari che le associazioni di volontariato distribuiscono quotidianamente a oltre 1.800.000 poveri.
Con il primo gennaio 2014 decadrà infatti la legge Pead (Programma Europeo di Aiuti Alimentari agli Indigenti) che, dal 1987,
ha assicurato ogni anno per tutti i Paesi dell'Unione europea generi primari alle associazioni di volontariato, corrispondenti ad un valore annuo complessivo di 580 milioni di euro. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi a Firenze in occasione di un convegno promosso dal Banco Alimentare sui problemi dell’emergenza cibo. “Solo in Toscana – ha detto tra l’altro Andrea Giussani, presidente  della Fondazione Banco Alimentare onlus - ci troveremo improvvisamente privati del 50% degli alimenti da distribuire. Una situazione che si riverserà, a cascata,  sulle strutture da noi assistite quali Caritas, Croce Rossa, Comunità di Sant'Egidio''. Nell’Unione europea 79 milioni di persone vivono ancora al di sotto della soglia di povertà e, nel 2011, 18 milioni di cittadini europei hanno beneficiato del Pead. “Riteniamo primario che l’azione UE e del nuovo governo italiano nella lotta allo spreco alimentare – ha detto ancora Giussani - sia indirizzata principalmente a incentivi che incoraggino il recupero delle eccedenze alimentari.
Lottare contro lo spreco è una responsabilità di tutti e una questione di responsabilità sociale’’.  L’allarme alimentare trova conferma anche nell’indagine “Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità”  realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Politecnico di Milano in collaborazione con Nielsen Italia, presentata nel corso del convegno, che rileva che ogni anno in Italia vengono buttati via e non sono più recuperabili per uso alimentare, 12,3 miliardi di euro di cibo consumabile.
In Toscana nel 2012, il Banco Alimentare ha assistito oltre 100 mila persone distribuendo 3.131 tonnellate di generi alimentari e la previsione è che nel corso del 2013 i
bisognosi aumenteranno del 15-20 per cento. Ogni toscano butta via 90 chili di cibo ogni anno (media nazionale 94), con uno spreco stimato in circa 340 mila tonnellate distribuito su tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione nei campi alla grande distribuzione, dai piccoli negozi alle famiglie.
''Dai nostri dati – ha detto Alessandro Perego, curatore della ricerca -, emerge che quasi il 50% delle eccedenze è recuperabile per l’alimentazione umana con relativa facilità. Occorre un gioco di squadra in cui le aziende della filiera, cooperative di agricoltori, produttori, grande distribuzione, catene di ristoratori, collaborino con intermediari qualificati in un contesto normativo che tenda a garantire la qualità senza però creare inutile burocrazia”.
* Articolo pubblicato sul n. 107 di Coopinforma (giugno 2013)

Pao. Ma.

12 giugno 2013

Sgambata in mountain bike fra Toscana ed Emilia

Con Maurizio Frizzi a Pian Cavallaro (Cimone)
L' appuntamento con l’escursionismo di Coopinforma punta in alto e propone una pedalata sul percorso di collegamento tra Abetone, Doganaccia e Sestola, per la maggior parte fuoristrada. 

Montagna Pistoiese e due ruote. Un’accoppiata vincente, come dimostrano i tanti itinerari che si snodano sul territorio. Itinerari capaci di soddisfare davvero tutti gli amanti della bicicletta. Ci sono i percorsi ciclo escursionistici, come l’anello di Cutigliano o quello di San Marcello Pistoiese (http://www.pistoia.turismo.toscana.it/it/itinerari-cicloturistici.html), e poi quelli per chi ama invece la  mountain bike, in tutte le sue versioni, dal cross country alla downhill. Dal 2007 all’Abetone è nato l’Abetone Gravity park (www.abetonegravitypark.it), un grande parco dedicato alle due ruote. Per gli appassionati del cross country ci sono 30 km di itinerari, che partono dalla base della Telecabina Casa Cantoniera Monte Gomito, da tutti chiamata Ovovia. Grande successo ha poi riscosso la disciplina della downhill. In pratica si sale con l’Ovovia, che in soli 7 minuti permette di coprire 700 metri di dislivello, e poi si torna a valle sulle due ruote lungo uno dei 5 itinerari attrezzati e segnalati, lunghi oltre 6 km. Quest’anno la proposta delle Mtb si fa poi ancora più interessante con un percorso che consente di spaziare dall’Abetone a Sestola passando per la Doganaccia,  per la maggior parte in fuoristrada e percorrendo suggestivi sentieri, strade bianche e single track. Si  tratta di un percorso riservato ovviamente a ciclisti allenati, con bici free ride, dal momento che si percorrono quasi 100 km. con 4000 metri di dislivello negativo e  1000 positivo, utilizzando per le risalite principali Ovovia, Funivia di Cutigliano, Seggiovia di Sestola e funivia del Cimone. L’idea è quella di unire tra loro  i tre  comprensori dell’Appennino dove sono attivi dei bike park: Abetone e Doganaccia sul versante toscano e Sestola su quello emiliano.  Si parte dalla base dell’Ovovia (1330 m. s.l.m.), in territorio toscano, e una volta in cima al Monte Gomito (1890 m. slm) si scende fino alla piazza dell’Abetone (1388 m. slm) seguendo la pista della Selletta. Si prosegue poi in direzione di Rivoreta - Melo – Cutigliano, alternando tratti nei boschi di conifere, falsopiani sia in discesa che in salita, strade bianche  con  tornanti veloci, tratti di single track e pochissimo asfalto In particolar il single track è conosciuto come “Sentiero degli Albinelli” ed è veramente bello, con fondo liscio e scorrevole, passaggi su ponticelli, piccole cascate, fontanine e alla fine una cappellina con una bella pala robbiana. Arrivati a Cutigliano (678 m. slm), dopo una visita al caratteristico borgo medievale, si risale con la funivia verso la Doganaccia (arrivo 1600 m. slm). Da qui si pedala per circa 2 km verso il Passo della Croce Arcana (1669 m. slm),  percorrendo la strada carrabile. Il passo sorge sul crinale di confine tra Toscana ed Emilia Romagna, zona caratterizzata da brughiere di alta quota, conifere striscianti e rocce affioranti. Il panorama che  si ammira è a 360 gradi: va da tutta la Valle della Lima alle cime più elevate dell'Appennino Tosco-Emiliano, alle vallate del pistoiese, del modenese e del bolognese; quando è sereno in lontananza si scorgono le vette delle Alpi Apuane e le Alpi. Percorrendo sempre la carrareccia si scende verso la Capanna Tassone (1317 m. slm), ottimo luogo per rifocillarsi, da dove si inizia la salita che porta al Passo del Colombino (1550 m. slm). Anche qui è d’obbligo una piccola sosta per ammirare il panorama e poi  si prosegue lungo il sentiero 405, ancora un single track senza fine, con switchback, woops, tornanti, salti e chi più ne ha più ne metta. In tutto divertimento si arriva a Fanano (640 m. slm), altro delizioso paese, dove si incontra la strada asfaltata che  porta fino a Sestola (1020 m. slm). Qui si prende la seggiovia per Pian del Falco (1360 m. slm),  sede del Cimone bike park. Dalla cima della seggiovia si pedala fino a Passo del Lupo (1550 m. slm), da dove si sale con la funivia fino a Pian Cavallaro (1880 m. slm). Da Pian Cavallaro inizia una carrareccia velocissima che in un batter d’occhio porta fino alla Capanna dei Celti (1400 m. slm), da qui si scende fino a Fiumalbo (950 m. slm) e poi si risale fino all’Abetone (1388 m. slm) seguendo la strada statale. Il percorso è facile, non presenta particolari difficoltà, ed è molto panoramico, spesso pedalabile, ma anche tecnico. E’ però davvero lungo e merita certamente un fine settimana, in modo da potersi fermare a girare nei vari bike park che si attraversano,  ma anche per avere il tempo di visitare i caratteristici borghi, fermandosi ad assaggiare le specialità locali nei rifugi e nei ristoranti che si incontrano lungo la strada. Il percorso va affrontato ovviamente nella bella stagione, quando la neve se ne è andata. La bici consigliata è una light freeride da 150/160 ma se uno non si sgomenta si fa anche con una front o con una a doppia piastra, si fa un po’ più di fatica in salita, ma vuoi mettere quando poi punti il naso all’ingiù!

*pubblicato sul n. 107 di Coopinforma (giugno 2013) Link: COOPINFORMA n. 107 

11 giugno 2013

Al via la nuova Richard Ginori targata Gucci

di Paolo Maggi *

Anche il giudice ha detto si. “Il giudice delegato – si legge in una nota della maison Gucci – ha verificato l'avveramento di tutte le condizioni sospensive”.  La Richard Ginori può così far partire il piano industriale di rilancio proposto da Gucci. Il risultato è stato possibile dopo l’approvazione da parte dei lavoratori dell'ipotesi di accordo preliminare formulata al tavolo dai sindacati e dai rappresentanti di Grg (gruppo Gucci) per rilevare la manifattura fiorentina di porcellane nata nel 1735 e dichiarata fallita nel gennaio scorso.Su 303 lavoratori aventi diritto, 224 hanno votato sì, 21 no, con quattro schede bianche.L'organico della nuova Richard Ginori sarà quindi composto da 230 persone fino ad ora in cassa integrazione. Per i 73 lavoratori ai quali non è stato possibile trovare un collocamento nell'organico  Gucci "ha voluto manifestare la propria disponibilità' a fornire opportunità' occupazionali alternative, strumenti per la ricollocazione e sostegni economici che sono stati concordati fino a 30mila euro". Gucci auspica quindi "che i percorsi occupazionali messi a disposizione riescano a perseguire l'obiettivo di salvaguardare l'occupazione per tutti i lavoratori, anche grazie alla disponibilità' delle istituzioni. Disponibilità che non si è fatta mai indietro.
A partire dal sindaco di Sesto Gianassi che ha parlato di “una grande prova di maturità e di responsabilità da parte dei lavoratori della Ginori che, unitamente all'impegno del gruppo Gucci, apre una fase nuova per la manifattura di Sesto Fiorentino che ora finalmente potrà ripartire con la produzione e gli investimenti''. Anche il presidente della Provincia di Firenze Barducci ha parlato di una “votazione che rappresenta un passaggio fondamentale nell'intera vicenda ed un'assunzione di eccezionale responsabilità, che permetterà' all'azienda la salvaguardia occupazionale ed il mantenimento della competitività a livello internazionale''. L’assessore regionale Gianfranco Simoncini  ha fra l’altro assicurato “la disponibilità della Regione ad accompagnare, con tutti gli strumenti che potranno essere messi in campo, la ricerca di soluzioni che permettano di non lasciare scoperto nessuno dei lavoratori”.  “E’ un’opportunità storica – ha commentato Bernardo Marasco, segretario della Filctem-Cgil  - che un’azienda prestigiosa che rappresenta storicamente il territorio come la Richard Ginori sia stata rilevata da un’altra azienda che fa proprio di questo rapporto fra lavoratori, territorio e brand il suo carattere distintivo”.

I forni della Richard Ginori 
tornano a cuocere le preziose porcellane
Dopo oltre due secoli di splendore l'azienda negli ultimi vent'anni aveva visto  un continuo declino determinato soprattutto da una gestione aziendale attenta solo ai profitti finanziari senza il minimo riguardo per la produzione. Senza investimenti nell'innovazione, nei macchinari e nella ricerca la più prestigiosa manifattura mondiale della porcellana è rimasta al palo. La produzione non era più all'altezza del suo marchio, del suo prestigio. Il 7 gennaio scorso il tribunale ne decretò il fallimento. Ultima speranza l'asta del 17 marzo scorso con un'unica busta da aprire: quella della maison Gucci.Ora è ufficiale: la Richard Ginori è nella galassia Gucci e rimarrà a Sesto Fiorentino, anche se con un pò d'accento francese, con un piano aziendale di rilancio credibile e approvato dalla maggioranza dei lavoratori.
* articolo pubblicato sul n. 107 di Coopinforma (giugno 2013)

8 giugno 2013

Avventure nei parchi della Val di Cornia

I Parchi della Val di Cornia propongono un calendario di eventi, inseriti in importanti manifestazioni come “Il Gusto dell’arte l’arte del gusto” di Vetrina Toscana. Sabato 15 giugno alle 15 al Parco costiero di Rimigliano si terrà “Giocare nel Parco”, ovvero un pomeriggio dedicato ai giochi all’aperto per bimbi che si concluderà con una “merenda dei nonni” al punto ristoro “Lago Verde” (prenotazione obbligatoria, laboratorio + merenda € 10,00).
Domenica 23 giugno dalle 10.30 al Parco archeominerario di San Silvestro appuntamento con “Oggetti e sapori in una cucina medievale”, Uno sguardo tra la ceramica da cucina e da dispensa del villaggio medievale di minatori di Rocca San Silvestro. Seguiranno, al ristorante Santa Barbara, nel cuore del parco, una serie di assaggi di cibi (prenotazione obbligatoria, biglietto d’ingresso a partire da 9 €, pranzo 25 €). Informazione e prenotazioni: tel. 0565 226445 – prenotazioni@parchivaldicornia.it, www.parchivaldicornia.it.
Pao.Ma.

6 giugno 2013

Foto della presentazione Ricerca Storica sul Movimento Studentesco Fiorentino

Alcune immagini della serata (5 giugno 2013) in palazzo Medici a Firenze che è iniziata alle 18.30 con la visita della Cappella di Benozzo, delle sale, delle mostre e delle altre meraviglie d'arte custodite nel palazzo, è proseguita con la proiezione di una carrellata di immagini dal "1971-1978", spezzoni di interviste e la presentazione della ricerca con interventi di Paola Carlucci, Anna Scattigno per l'Istituto Gramsci Toscano e Dario Ragazzini. Dopo la presentazione buffet e musiche degli anni '70. Hanno partecipato oltre 200 persone. Un grazie grande a tutti, per la loro presenza e per il contributo che hanno voluto lasciare sia per far fronte alle spese della serata, sia per portare avanti la ricerca che, sottolineo, è totalmente autofinanziata.
Altre notizie nel post precedente.
Per saperne di più:
email: movimentostudentescofiorentino@gmail.com
e pagina Facebook: Movimento Studentesco Fiorentino













Paolo

3 giugno 2013

Per una ricostruzione storica del Movimento Studentesco Fiorentino

Mercoledì 5 giugno 2013 a Palazzo Medici in via Cavour 3 a Firenze, dalle ore 18.30 alle ore 23

serata d'incontro per la presentazione della ricerca storica sul 
MOVIMENTO STUDENTESCO FIORENTINO

Dal 1971 al 1978, sotto le bandiere e dietro gli striscioni del Movimento Studentesco Fiorentino, s’incontrarono migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi intrecciando le loro vite, il loro impegno, i loro sogni.
A quarant’anni da quella esperienza politica ma anche sociale, culturale e umana, ci siamo incontrati e abbiamo deciso di ricostruire quel periodo storico in cui a Firenze si cercò di dar vita a un Movimento di studenti autonomo, sia dai partiti politici sia dai gruppi extraparlamentari.
Anna Scattigno e Dario Ragazzini dell’Università fiorentina coordinano il gruppo di studiosi e ricercatori ai quali abbiamo affidato la catalogazione e l’analisi del materiale depositato all’Istituto Gramsci Toscano. Si tratta di migliaia di documenti fra memorie, volantini, piattaforme di lotta, immagini, appunti, interviste e video, messi a disposizione sia dai diretti protagonisti di quegli anni, sia dalle cronache dell’epoca, dagli archivi di associazioni, istituzioni e privati cittadini.
Particolarmente suggestivo il viaggio attraverso le immagini, spesso inedite, e veri e propri “scatti d’autore”, arrivate fino a noi nei modi più svariati. Dalle foto di Red, Cesare Giorgetti, che ha “immortalato” gli avvenimenti più importanti della cronaca e della vita della città, dagli anni ’60 ad oggi, per varie testate giornalistiche come Paese Sera e l’Unità, a quelle messe a disposizione dalla Cgil Toscana, fino a quelle scattate dai molti giovani che allora si cimentavano con le loro macchine fotografiche. All’origine ci sono spesso negativi in bianco e nero, diapositive, provini a contatto o immagini molto rovinate, che hanno bisogno di scansioni accurate e “restauri”.
Sono coinvolti nel progetto oltre ai “protagonisti” dell’epoca e all’Istituto Gramsci Toscano, organizzazioni sindacali e del mondo dell'associazionismo, ricercatori e studiosi, tutti impegnati in un lavoro che si protrarrà per circa due anni e che si concluderà con l'organizzazione di un convegno e la realizzazione di una pubblicazione.
Il progetto sarà presentato ufficialmente mercoledì 5 giugno 2013 in Palazzo Medici a Firenze, ingresso dal Museo in via Cavour 3, nel corso di un incontro che prenderà il via alle ore 18.30, con la visita alla Cappella di Benozzo e al Museo (gruppi di 15 persone). Dalle ore 20 breve saluto di Paola Carlucci a nome del gruppo  promotore della ricerca e a seguire presentazione del progetto a cura della professoressa Anna Scattigno per l’istituto Gramsci Toscano e del professor Dario Ragazzini curatore della ricerca. Dalle 20.30 in poi buffet e musica. Nella sala Fabiani proiezione di video e interviste a cura di Paolo Maggi e Gianna Bandini.
Coloro che per vari motivi non hanno potuto dare la loro adesione alla serata, ma che vogliono comunque sostenere la ricerca, sia con contributi economici sia con memorie, materiali e documenti vari, possono scrivere a movimentostudentescofiorentino@gmail.com, oppure visitare la pagina Facebook  Movimento Studentesco Fiorentino.

Tutto il nostro lavoro salvo pochi fondi generosamente donati da FLC-CGIL, Fondazione Di Vittorio e Casa del Popolo Vie Nuove, è autofinanziato.



Breve nota storico-politica


Nell’autunno 1971, la Fgci (Federazione Giovanile Comunista Italiana) di Firenze lancia la proposta di costruire un’organizzazione autonoma del movimento studentesco.
Il documento fondativo indica i punti di fondo: la presenza degli studenti nello scontro sociale e politico, per dare un’alternativa politica al nostro Paese, l’unità fra movimento studentesco e movimento operaio, nella reciproca autonomia politica ed organizzativa, la difesa e lo sviluppo della democrazia nella scuola e nella società italiana, la tutela e l’allargamento degli spazi di democrazia studentesca.
La scuola è assunta come specifico terreno di iniziativa per un processo di riforma dell’istituzione e del suo rapporto con la società. Si tengono insieme la tutela e l’allargamento degli spazi di democrazia studentesca con l’esigenza di cambiamento e di sperimentazione sul piano della didattica e con il raccordo che la scuola deve avere con un diverso sviluppo economico e sociale, per dare lavoro e sbocco occupazionale qualificato alle nuove generazioni.
Per tutto questo si pone l’obbiettivo di uscire dalle contrapposizioni politico-ideologiche e di costruire in ogni scuola comitati che siano la base di un movimento studentesco autonomo, politico, di massa, e che tendenzialmente sia coordinato e organizzato fino alla dimensione nazionale.
Il Movimento studentesco fiorentino, con la propria iniziativa positiva, insieme a nuove realtà maturate in altre città, diventa un punto di riferimento, un’esperienza-pilota a livello nazionale: agli inizi del ’74 nascono gli Organismi studenteschi autonomi, l’organizzazione nazionale che dà impulso ad un nuovo ed importante ciclo di lotte studentesche che ottengono risultati significativi nel processo di riforma della scuola.
In quell’anno, il Msf, insieme agli Osa (Organismi Studenteschi Autonomi), s’impegna fortemente anche in un grande battaglia di civiltà: gli studenti danno un contributo importante alla difesa della legge sul divorzio.
Nel Msf, sull’onda di quella forte iniziativa e sulla base del nuovo fermento che si sviluppa nella società italiana, in specie fra le nuove generazioni femminili, prende corpo un’importante esperienza femminista che connota largamente il modo di essere del movimento.
Insieme alla partecipazione ai momenti generali di lotta sul piano sociale e della difesa della democrazia, in Italia e nel mondo, forte è anche l’iniziativa del Msf  per l’autodeterminazione dei popoli e per la pace.
Nel febbraio ’75, a Firenze, alle elezioni per i rappresentanti degli studenti, previsti dai decreti delegati per la scuola, le liste organizzate dal Msf ottengono un successo straordinario: così avviene anche nel resto del Paese, segnalando chiaramente quella grande spinta a sinistra che è maturata fra le nuove generazioni.
L’azione del Msf, radicata in tutte le scuole di Firenze e dell’intero territorio metropolitano, si sviluppa ulteriormente nella nuova fase politica che si è aperta nel Paese: e dà luogo, oltre che a significativi momenti di lotta, specifici e generali, per la riforma della scuola, ad un importante rapporto con il movimento degli insegnanti ed anche ad iniziative culturali nella città. Sorto sul finire del ’71, il Msf incontra la sua conclusione con il Settantasette e con il terrorismo.

E’ senza dubbio un’esperienza importante sul piano sociale, politico, culturale. Costituisce il campo di formazione politico-ideale di una parte larga della nuova generazione studentesca della nostra città. La ricerca in tal senso, in cui è impegnato, in prima fila, l’Istituto Gramsci Toscano, può essere importante per comprendere un pezzo di realtà, nel suo contesto più generale.



2 giugno 2013

Al via la 33ma Fiera Agricola Mugellana

"Nel 2050 la terra sarà popolata da oltre 9 miliardi di persone e non sappiamo come potranno sfamarsi" con questa premessa l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha evidenziato come  l'agricoltura gioca e giocherà sempre di più un ruolo decisivo per la vita sul pianeta. "La Fiera Agricola Mugellana che fino ad oggi è stata una bella occasione d'incontro fra cittadini e mondo dell'agricoltura, oggi è diventata anche un'esperienza per far conoscere - ha detto poi l'assessore - l'alto valore strategico dell'agricoltura e riportarla alla sua dimensione reale". Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore provinciale Pietro Roselli entrando nello specifico del programma della Fiera che terrà banco a Borgo San Lorenzo dal 6 al 9 giugno 2013, ha parlato delle varie esperienze innovative che il Mugello rappresenta al meglio in materia di energie rinnovabili, sul recupero del biogas direttamente dalle stalle, di bioagricoltura e allevamento".
Per 4 giorni, dal 6 al 9 giugno il Foro Boario ospita la trentatreesima edizione della Fiera Agricola Mugellana che dal 1981 mette in mostra il meglio del panorama agricolo ed enogastronomico del territorio. Numerosi i convegni e dibattiti.  “L’edizione di quest’anno, spiega soddisfatto l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Borgo San Lorenzo Stefano Squilloni,  va nella direzione di valorizzare la fiera come vetrina dei prodotti locali e della filiera agro-zootecnica e si conferma sempre più come un’opportunità per gli addetti ai lavori per confrontarsi su tematiche di ricerca e innovazione  e che legano agricoltura, ambiente, alimentazione e sviluppo sostenibile.”
Una fiera, dunque, sempre nuova ma che non perde di vista quello che è il suo obiettivo primario: la valorizzazione di un patrimonio esistente fatto di grandi e piccole realtà, che solo scambiandosi e “mettendo in rete” le proprie conoscenze e peculiarità possono crescere. Anche quest’anno il sito www.fieragricolamugellana.it sarà un valido strumento a servizio di espositori e visitatori, con tutte le notizie, il programma, le informazioni utili, ma anche i commenti e le foto gallery aggiornate.
Grande attesa dunque visto che saranno oltre cento gli espositori provenienti da tutta Italia, con particolare attenzione a mezzi agricoli e meccanici, che trasformeranno il Polo Fieristico Mugellano in una vera e propria vetrina a cielo aperto del meglio della produzione agricola e di allevamento comprensoriale e regionale.
Pao.Ma.