29 marzo 2013

Marradi è "Slow"


“Slow” è bello, è meglio. E’ il “buon vivere” la filosofia di fondo di “Cittaslow”, la rete di piccoli e grandi comuni che si impegnano nel migliorare la qualità della vita degli abitanti e dei visitatori, e nel promuovere un turismo sostenibile.
E anche Marradi adesso è “slow”: il piccolo comune dell’Alto Mugello, infatti, ha superato la certificazione e farà il suo ingresso nella rete internazionale di Cittaslow che conta 173 città associate in 26 Paesi.
La rete di Cittaslow è nata nel 1999 per iniziativa dei sindaci di Greve in Chianti, Bra, Orvieto e Positano e per volontà di Slow Food (noto movimento internazionale che da anni difende e promuove la tipicità dei prodotti), con l’ambizioso obiettivo di valorizzare i luoghi del buon vivere. E per farne parte occorre rispettare alcuni parametri di riferimento, relativi a qualità del tessuto urbano, accoglienza e arte del ricevere, cura e rispetto dell’ambiente, politica delle infrastrutture, gusto per la buona tavola.
“Ci siamo caratterizzati per la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e delle produzioni locali. E sull’energia verde - sottolinea il sindaco di Marradi Bassetti - ci distinguiamo per il risparmio energetico e la diffusione delle rinnovabili con mini-impianti, la ristrutturazione del Molinone che ha portato alla riattivazione della centrale idroelettrica, l’acquisto esclusivamente di energia pulita per l’illuminazione pubblica”.
Nella valutazione per la certificazione di “Cittaslow” hanno pesato anche l’incentivazione della raccolta differenziata, anche col compostaggio domestico, “ed a farlo - afferma il sindaco Bassetti - sono 150 famiglie”; l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’incentivazione delle nuove tecnologie - “a breve - continua il sindaco - saranno installati 3 touch screen informativi, finanziati dal Piano di Sviluppo rurale”; la valorizzazione delle produzioni locali, primo fra tutte il marrone (noto fin dall’800 sui mercati londinesi come “Chestnuts of Marradi”), attraverso il censimento delle produzioni tipiche del territorio e sostegno alla loro commercializzazione e manifestazioni di forte richiamo e successo come la “Sagra delle castagne”; la valorizzazione e conservazione delle tradizioni e manifestazioni culturali locali, come gli eventi culturali dedicati al poeta Dino Campana ed i mercatini di Natale; i servizi di ospitalità e accoglienza rivolti ai turisti; la Faentina come ferrovia per lo sviluppo del turismo lento.

26 marzo 2013

Treno Verde: la bici trionfa al Trofeo Tartaruga

La Partenza del Trofeo Tartaruga
La bici è riuscita a tagliare per prima il traguardo del “Trofeo Tartaruga” aggiudicandosi così la medaglia d’oro. Un premio, quello ideato da Legambiente, che mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città. La gara si è tenuta in occasione della tappa fiorentina del Treno Verde, in sosta al binario VIII della stazione Campo di Marte fino a domani 27 marzo. In appena dodici minuti la bici, a bordo della quale ha gareggiato Franco Di Martino, direttore di Legambiente Toscana, è riuscita a completare il percorso di tre chilometri da via Alamanni  al binario VIII della stazione Firenze Campo di Marte. A seguire, con tempo di sedici minuti, Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana che ha viaggiato a bordo del treno; mentre sette minuti più tardi (con tempo di 28 minuti) a tagliare il traguardo è stata Gisella Pisana, volontaria di Legambiente che ha viaggiato in autobus; seguita a ruota da Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua, che è salito sull’automobile elettrica Renault Twizy.
La bicicletta trionfa anche a Firenze.
Così come era già accaduto il più delle volte in altre città italiane in cui ha fatto tappa il Treno Verde - la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane.
La bicicletta si è quindi confermata il mezzo più veloce, economico e “sostenibile” per spostarsi in città e proprio per questo, Legambiente chiede di potenziare il sistema ciclabile regionale: avviare le “ciclopiste”, le “autostrade delle bici” nelle aree metropolitane e nelle grandi aggregazioni urbane di pianura (ad esempio la già proposta pista Firenze-Prato parallela al tratto autostradale stimabile in circa 12 km), con un sistema di ciclostazioni e strutture per l’intermodalità e la sosta protetta; attivando un valido servizio di bike sharing regionale che valorizzi le capacità tecnologiche presenti nei poli di ricerca toscani. Il tutto accompagnato da una rinnovata politica sulla sicurezza stradale,  conforme ai principi della “visione zero”, per ridurre in modo sensibile il numero di morti e feriti gravi sulle strade tramite moderazione e limitazione del traffico con zone 30, isole ambientali e zone “traffic calming”.

25 marzo 2013

Con il Treno Verde al via il Trofeo Tartaruga


Qual'è fra bici, treno, auto elettrica, pattini e autobus il mezzo più veloce e meno inquinante per muoversi in città?
La risposta sarà data martedì 26 febbraio al termine del trofeo Tartaruga nell'ambito della tappa fiorentina del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello stato italiane, che anche quest'anno ripercorre l'Italia per monitorare lo stato dell'inquinamento atmosferico e acustico delle città italiane. La competizione scatterà alle 12 da via Alamanni e l'arrivo è previsto alle 12.15 al binario VIII della stazione Campo di Marte.
Si tratta della quinta tappa della storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato. Partito da Bari l'8 marzo scorso, dopo Reggio Calabria, Salerno e Roma, il convoglio ambientalista sarà in sosta al binario IX della stazione Campo Marte a Firenze da lunedì 25 a mercoledì 27 marzo. Le carrozze, allestite con mostre e percorsi didattici, saranno aperte agli studenti delle scuole della città dalle ore 10 alle 13 e per i cittadini e curiosi dalle 16.00 alle 19.00 (tranne il mercoledì).
Tema di questa edizione del Treno Verde è la smart city e l’innovazione delle città con la mostra “Muoversi, abitare, vivere”. La prima carrozza è dedicata al tema della mobilità sostenibile, cardine del cambiamento degli agglomerati urbani. Dal trasporto su ferro alla mobilità elettrica, dall’urbanisticaall’intermodalità, passando per le zone a traffico limitato, le piste ciclabili e le zone 30: questo il
percorso che farà capire quali scelte devono essere prese dalle città e dai cittadini per dire no allo smog, per
aprire le porte alla libertà di muoversi in maniera veloce e a basse emissioni.
All’abitare è dedicata la seconda carrozza all’interno della quale l’allestimento sarà dedicato a raccontare
un’urbanistica che risponde alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente. Energia pulita e integrata, analisi
del ciclo di vita, difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, edifici sicuri ed
efficienti, architettura sostenibile. Nella seconda carrozza si possono trovare alcuni dei temi chiave che
aiutano a progettare le fondamenta di una città smart. Abbattimento delle emissioni e innalzamento della
qualità della vita sono i principi guida del percorso. La terza carrozza è dedicata agli stili di vita mentre la quarta è stata trasformata in un vero e proprio parco urbano.
Anche quest’anno il Treno Verde sarà accompagnato dal Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di
Italcertifer che rileverà i dati relativi all’inquinamento acustico e alla qualità dell’aria sostando per 72 ore
consecutive, in via Masaccio, in corrispondenza del civico 78. Oltre ai valori del PM10, saranno raccolte
informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di
zolfo e ozono.
Pao. Ma.

24 marzo 2013

Il “richiamo della foresta”

I sentieri di Monte Giovi.
di Paolo Maggi

C’è un richiamo al quale ogni tanto devo rispondere, pena un’inquietudine diffusa: devo incontrarmi con la natura. 
Non importa se in pianura o in montagna, sulla riva del mare o lungo un torrente. Non importa nemmeno che sia una stagione precisa. Vanno bene tutte. In primavera, estate, autunno o inverno devo assaporare la natura così com’è, immodificabile. Non c’è interruttore che tenga per cambiare temperatura o abbassare la forza del vento. Devo misurami con il clima, il vento, la pioggia, le distanze, salite e discese e quei ritmi scanditi dalla luce del giorno che lascia inesorabilmente il testimone alle tenebre. Ho bisogno di misurare lo stupore che c’è ancora in me di fronte allo spettacolo perenne della natura: il volo goffo di un barbagianni o quello librato di un falco che precipita in picchiata su una preda, così come i panegirici voli degli storni o le fughe eleganti di daini e caprioli o quelle travolgenti dei cinghiali ma anche la monumentale sacralità di piante secolari oppure la delicatezza dei colori e dei profumi di primavera.
Un “richiamo della foresta” che oggi mi  ha catapultato attraverso i sentieri di Monte Giovi.
Un complesso montuoso formato da territori della media montagna sui prolungamenti della dorsale appenninica di Monte Morello e Monte Senario che separa il Mugello dal Valdarno e dalla bassa Val di Sieve. Il suo territorio è diviso tra i comuni di Pontassieve e Borgo San Lorenzo e, in misura minore, dai comuni di Rufina, Vicchio e Dicomano, in provincia di Firenze.
Il massiccio raggiunge l'altitudine maggiore con la sua cima (992 metri), ma lungo il suo crinale principale si trovano anche Poggio Ripaghera (914 metri) e Monte Calvana (913 metri).
La Provincia di Firenze con le comunità montane "Montagna Fiorentina" e "Mugello" e ai comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Pontassieve e Vicchio hanno istituito sul Monte Giovi un parco dedicato alla guerra di liberazione chiamato "Parco culturale della Memoriacon il preciso intento di promuovere la memoria degli eventi della Resistenza.
Il Parco prevede cinque diversi percorsi tematici.
Sentiero 1: Pievecchia - Acone - Accesso principale da Pontassieve a Le Colline (8,5 chilometri); da Scopeti ad Acone (6 km). Durante questo itinerario si ricorda la rappresaglia della Pievecchia quando i tedeschi uccisero 14 innocenti l'8 giugno 1944.
Sentiero 2: Barbiana - Padulivo - Accesso principale da Dicomano a Tamburino (7,0 chilometri). Anche in questo itnerario, che porta ai luoghi cari a Don Milani, si ricorda l'eccidio di Padulivo, quando il 10 luglio 1944 i tedeschi trucidarono 15 persone.
Sentiero 3: Madonna del Sasso - Accesso principale da Polcanto alla cascina di Monterotondo (5,2 chilometri). In questo itinerario si ricorda un evento del 1945 quando, presso il Santuario della Madonna del Sasso, vennero uccisi un maresciallo dei Carabinieri, suo figlio ed un militante comunista. Questi fatti ispirarono il romanzo di Carlo Cassola La ragazza di Bube.
Sentiero 4: Monte Giovi - Accesso principale da Dicomano fino all'intersezione con il sentiero CAI 11 (8,5 chilometri). In questo itinerario si trova la piramide delle Brigate partigiane, la Casa al Cerro che fu una delle basi più utilizzate dai partigiani e fonte alla Capra.
Sentiero 5: Monte Rotondo – Accesso Principale da Sagginale all'intersezione con il sentiero CAI 3. In questo itinerario si trova villa Cerchiai, attaccata verso la metà dell'agosto 1944 dai tedeschi che tentarono un accerchiamento delle forze partigiane. 
Festa dei partigiani e dei giovani
Il secondo fine settimana di luglio presso l'abetina di fonte alla Capra si svolge una manifestazione organizzata dagli abitanti di Acone con l'ANPI e la Provincia di Firenze chiamata "Festa dei partigiani e dei giovani". Il sabato è dedicato ai giovani con feste e balli che durano fino a tarda notte. La domenica è dedicata alle commemorazioni ufficiali dei partigiani e della resistenza. 

Monumento del Chiesino di Monte Giovi dedicato alla Resistenza

Forti del loro diritto Italiano
decisi a morire
per non rinunziare ad essere uomini
partigiani e contadini
fraternamente concordi nella Resistenza
soffrirono sperarono agirono
perchè ai loro figli liberi eguali
fosse un giorno materna
la Repubblica Italiana
fondata sul lavoro

Monte Giovi 1943 - 1958
decennale della Costituzione

22 marzo 2013

"Padule in piena": grande spettacolo e qualche problema


Padule di Fucecchio (foto di A. Bartolini)
Le piogge intense e abbondanti dei giorni scorsi hanno prodotto una piena spettacolare del Padule di Fucecchio, come non se ne vedevano da anni. La Vetricina, il Rinchiusone, il Piaggione, ed ancora le colmate di Stabbia e i Prati di Cavallaia sono tutte aree di bonifica asciutte per buona parte dell’anno e coltivate, che la palude in questi giorni si è ripresa indietro.

Sembra impossibile di fronte a un simile scenario, ma un anno fa in questi stessi giorni il Padule era quasi completamente asciutto, solo le aree aperte della riserva naturale “chiareggiavano”, e da oltre due mesi vigili del fuoco e  uomini del Corpo Forestale combattevano una guerra impari contro gli incendi appiccati da criminali, che divoravano i canneti lasciandosi alle spalle un deserto di cenere. Molte delle tradizionali vie di accesso risultano inghiottite dalle acque, che non consentono di raggiungere alcune delle mete abituali per l’osservazione degli uccelli acquatici, come l’ex Casotto del Biagiotti, oggi osservatorio faunistico della riserva naturale. Tuttavia anche gli uccelli acquatici, che (salvo poche eccezioni) rifuggono le acque molto profonde, sono abbondanti nelle aree periferiche, dove si possono apprezzare anche specie rare come la Spatola, il Mignattaio, la Gru, la Volpoca e tanti limicoli, come Pittime, Combattenti, Cavalieri d’Italia ecc. E’ il fenomeno della migrazione che ogni anno si rinnova, da tempi antichissimi, a regalarci tante presenze e a vestire la palude di colori e suoni primaverili.
Spatole in volo (foto di A. Bartolini)


Il padule è un bene da custodire con cura

Oltre al fascino del suo mutevole paesaggio e dei suoi ospiti alati, esso, non dimentichiamolo, comportandosi da grande cassa di espansione naturale delle acque, salva dall’inondazione i centri abitati della bassa Valdinievole.
La piena mette però in risalto anche un altro grave problema, quello dei rifiuti solidi (e della plastica in particolare) trasportati dalle acque. Secondo l’unione Europea metà della plastica prodotta nel vecchio continente finisce in mare, ove, oltre a causare direttamente la morte di migliaia di capodogli e tartarughe marine (che la ingeriscono scambiandola per loro prede), si frantuma in microgranuli ed entra nelle catene alimentari, contaminando la fauna ittica.
Artigianato “palustre”
Una catastrofe di dimensioni planetarie che nel suo piccolo vede anche l‘impegno del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio: gran parte degli oggetti di plastica colorata che galleggiano lungo le rive dei canali sono la versione moderna dei manufatti che gli artigiani locali realizzavano con il “sarello”, la” sala”, la “gaggìa”, e mantenere viva l’arte della lavorazione delle erbe palustri è anche un modo per ricordare che non sempre modernità è sinonimo di progresso.
foto di A. Bartolini
AAA Cercasi Volontari
Ma soprattutto il Centro, che ha segnalato ai Comuni decine di discariche abusive, sta organizzando attività di volontariato per ripulire dai rifiuti le aree di maggiore accumulo; piccole azioni, rispetto alla grande massa dei rifiuti portati dalla corrente, ma molto importanti per l'ambiente e per tutti coloro che nei prossimi mesi visiteranno il nostro Padule.
Chi volesse dedicare un po' di tempo a queste attività di volontariato può manifestare la propria disponibilità inviando un messaggio a fucecchio@zoneumidetoscane.it o telefonando al numero 328/9291177.

21 marzo 2013

L'Ora della terra spegne le luci del pianeta


Iniziato il conto alla rovescia per l'"Ora della terra" del WWF che anche quest'anno spengerà le luci del pianeta contro il cambiamento climatico. 

L’Ora della Terra, che l’anno scorso è riuscita a coinvolgere oltre 2 miliardi di persone in 7000 città e 152 Paesi del mondo, è il più potente strumento mai creato per coinvolgere il mondo intero, a tutti i livelli della società, nel cambiamento di cui la vita sul pianeta e il nostro futuro hanno bisogno. In queste ore tutto il mondo si prepara alla maratona a luci spente, che inizierà nelle isole del Pacifico alle 8.30 di sabato ora italiana per terminare 24 ore dopo alle Isole Cook. Dall’Opera House di Sydney che si colorerà di verde, passando per l'edificio più alto del mondo, il Burj Kalifah, alle torri KLCC di Kuala Lumper alla Torre Eiffel a Parigi, dalle meravigliose Cascate del Niagara, all'Empire State Building al Parlamento del Regno Unito e la Porta di Brandeburgo a Berlino, i monumenti più famosi del pianeta si stanno unendo alla più grande azione volontaria al mondo.
In Italia sono già confermati più di 250 Comuni, che daranno vita a una suggestiva gallery a luci spente dei più bei monumenti della penisola. Novità di quest’anno il David di Michelangelo a Firenze, la basilica di San Francesco ad Assisi, i portici palatini di Torino, che si aggiungono a partecipanti storici come il nucleo di monumenti storici di Firenze (Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Palazzo Sacrati Strozzi e Duomo), la Torre di Pisa. la mole Antonelliana, l’Arena di Verona, l’Acquario di Genova, il Teatro alla Scala di Milano, Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna, le mura di Lucca, la Fontana Maggiore di Perugia, la Torre dell’Elefante di Cagliari, la statua di Garibaldi a Trapani, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, mentre il piccolo comune di Cenate di Sotto (BG) spegne tutte le luci del centro per 10 minuti. Le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra dove si può leggere il programma degli eventi regione per regione.
Il WWF Italia scende in piazza insieme agli artisti di Ottovolante, la giostra dei comici di Radio2 Rai, che accompagnerà il pubblico in un esilarante countdown verso l’ora di buio dalla celebre scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna a Roma, la stessa piazza che nel 1968 ospitò la prima manifestazione ambientalista della storia italiana, a favore dei parchi.
Lo spettacolo, in diretta nazionale su Radio2 Rai, dalle 19.00 alle 20.30, in streaming video su  ww.radio2.rai.it sarà condotto da Dario Ballantini e Savino Zaba, e vedrà alternarsi sulla scena Dario Cassini, Corrado Nuzzo
e Maria Di Biase, Marco Bazzoni, Andrea Perroni, Antonio Giuliani e Fabrizio Gaetani, con la partecipazione straordinaria di Simona Molinari, reduce dal Festival di Sanremo con il successo “La felicità”. Insieme a loro gli esperti del WWF che racconteranno le grandi sfide che tutti dobbiamo affrontare per la salvaguardia del pianeta. A capitanare il giro di boa verso il momento culminante della serata sarà il velista Giovanni Soldini, che, a pochi metri dalla celebre Barcaccia del Bernini, darà il via all’ora di buio con l’attrice Nicoletta Romanoff e il presidente onorario WWF Fulco Pratesi.

Pao.Ma.

19 marzo 2013

Tuscany Walking festival in val di Cornia


Passeggiate tra i profumi delle erbe selvatiche nel parco di Montioni
Anche quest’anno i Parchi della Val di Cornia, propongono un ricco calendario di eventi inseriti nella manifestazione Tuscany Walking Festival, che invitano a scoprire i parchi e la Val di Cornia “fuori stagione”. Un calendario di eventi che non solo valorizza la bellezza naturalistica e storica dei parchi, ma ne moltiplica le opportunità di incontro e svago in una vera e propria festa del camminare, sotto il segno della convivialità e del relax. Un’esperienza che unisce terra, mare, profumi, luoghi magnifici e sapori autentici che si presenta come una vera e propria vetrina per il territorio con tutte le sue eccellenze e per gli operatori che vi operano, sullo sfondo dei parchi.
I prossimi due appuntamenti avranno luogo nel Parco di Montioni e avranno come tema centrale quello della riscoperta delle erbe selvatiche.
Domenica 24 marzo, alle ore 10, nel Parco naturale di Montioni sarà possibile partecipare a “Una passeggiata tra i profumi delle erbe selvatiche” organizzata dalla Parchi Val di Cornia SpA in collaborazione con l’azienda di Suvereto “Il Giardino del Semplici”.
La passeggiata guidata nel Parco alla ricerca delle erbe spontanee, sarà seguita da una visita all'azienda agricola "Il Giardino dei Semplici" per scoprire in particolar modo le proprietà officinali di queste piante e degustare prodotti, sciroppi e liquori a base di erbe aromatiche.
Per partecipare all’evento, il cui costo è di € 6,00 per la passeggiata e € 8,00 per la visita all’azienda con degustazione, è obbligatoria la prenotazione entro venerdì 22 marzo alle 14.30.
L’altro appuntamento sul tema delle erbe selvatiche, organizzato dall’Ostello La Baciocca, è previsto sempre nel Parco di Montioni per sabato 13 aprile. “Che buone le erbe selvatiche! Ritorno alla cucina povera”, propone una passeggiata nel parco alla ricerca di erbe selvatiche con un piccolo corso per riconoscere e cucinare con le erbe selvatiche e con le infestanti degli orti. In questo caso per le informazioni è necessario contattare l’Ostello La Baciocca tel 0566 51537 - 345 4441169- info@labaciocca.it
E’ possibile scegliere di partecipare a entrambe le giornate che prevedono itinerari diversi e temi diversi: il primo appuntamento sarà incentrato prevalentemente sulle erbe officinali e sui liquori, il secondo sull’impiego delle erbe in cucina. La partecipazione ad entrambe le date consentirà di usufruire di uno sconto sul prezzo del biglietto.

18 marzo 2013

Poesie contro la violenza sulle donne

Poesia contro la violenza sulle donne a cura di Alessandra Borsetti Venier. Una serie di iniziative a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, dalle 11 alle 19.30 di giovedì 21 marzo 2013.

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia indetta dall’UNESCO, l’Archivio della Voce dei Poeti e l’Associazione MultiMedia91 hanno organizzato a Firenze una manifestazione che si svolgerà giovedì 21 marzo 2013 dalle 11 alle 19,30 a Palazzo Medici Riccardi.
Anche quest’anno l’Archivio della Voce dei Poeti darà voce alla poesia civile e in modo particolare contro la violenza sulle donne e l’aggravarsi del fenomeno degli abusi di genere e del femminicidio.
35 poeti e artisti provenienti da varie città d’Italia saranno protagonisti di una staffetta di letture live prendendo posizione contro un fenomeno che richiede nuovi e più efficaci strumenti di tutela e di prevenzione. Anche la poesia non può e non deve esimersi dal condannare, sempre e comunque, questa strage di donne. Alle letture si alterneranno due performance e alcuni interventi istituzionali.
Dalla mattina alle 11 nel Cortile di Michelozzo e nel piano terra del Palazzo, sarà allestita “Scarpe Rosse” una installazione d’arte pubblica ispirata dall’artista messicana Elina Chauvet. Il progetto ha previsto la raccolta di scarpe femminili (rosse o tinte di rosso) attraverso l’aiuto di associazioni, scuole, biblioteche, privati cittadini, che sono stati invitati a prendere parte attiva all’installazione. Inoltre, durante il giorno dell’esposizione, ogni visitatore è invitato a portare un paio di scarpe da donna rosse o di altri colori che verranno tinte sul posto e aggiunte alle altre. L’installazione resterà esposta dal 21 al 31 marzo.

Dalle ore 16 alle 19 nella Sala Fabiani numerosi poeti provenienti da tutta Italia daranno voce a una staffetta di letture live ispirate al tema della giornata: Sauro Albisani, Paola Ballerini, Ahmed Ben Dhiab, Mariella Bettarini, Elisa Biagini, Michele Brancale, Martha Canfield, Rino Cavasino, Simona Cerri Spinelli, Caterina Davinio, Annamaria Ferramosca, Kiki Franceschi, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Vincenzo Lauria, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffia, Hilde March, Massimo Mori, Maria Pia Moschini, Roberto Mosi, Marco Onofrio, Massimo Pacetti, Marco Palladini, Eleonora Pinzuti, Brenda Porster, Giada Primavera, Luisa Puttini Hall, Francesco Tarantino, Ana Paula Tavares, Liliana Ugolini, Annarita Zacchi

Alle 18 verrà eseguita la performance “Darci un taglio" parole e gesti di Simonetta Filippi e Clara Rota.

Alle 19,15 nel Cortile dei Muli Alessandra Borsetti Venier accompagnata dalle musiche live di Davide Valecchi eseguirà la performance “Alullebil” (Libellula al contrario) dedicata al fenomeno inarrestabile della strage di donne paragonate dall’autrice a libellule che, nella tradizione di culture diverse, rappresentano il cambiamento. Infatti le libellule nel corso della loro esistenza vivono in tre ambienti: acqua, terra e cielo simboleggiando perciò equilibrio, trasformazione e rinascita. L’artista sarà seduta al centro di una installazione di canne di bambù dipinte di rosso conficcate su altrettante ali azzurre disposte intorno a un lenzuolo bianco, simbolo dello spazio domestico. Chiederà ai presenti di estrarre tutte le canne e depositare le ali liberate in un bacile pieno d’acqua posto al centro del lenzuolo. Durante la performance, le persone saranno invitate a scegliere e a pronunciare contemporaneamente un nome di donna e a ripeterlo per quante volte lo desidereranno. I nomi risuoneranno così come un canto corale in memoria delle vittime della violenza maschile.

Nel corso del pomeriggio interverranno: Vittoria Franco senatrice, Andrea Barducci presidente Provincia Firenze, Sonia Spacchini assessore P.O. Provincia, Ernestina Pellegrini docente Letterature comparate Università di Firenze, Luca Toschi direttore del Communication Strategies Lab dell'Università di Firenze, Mara Baronti presidente Giardino dei Ciliegi


Con il patrocinio di: UNESCO - REGIONE TOSCANA - PROVINCIA DI FIRENZE - COMUNE DI FIRENZE

17 marzo 2013

I "cento passi" per 150mila a Firenze

Un corteo infinito ha attraversato la città. Un fiume di giovani con i loro colori e un'energia inarrestabile ha pervaso Firenze, sabato 16 marzo 2013, in occasione della manifestazione promossa da "Libera" e "Avviso pubblico" per la XVIII GIORNATA DELL'IMPEGNO E DELLA MEMORIA in ricordo delle vittime delle mafie. E proprio i familiari delle vittime delle mafie hanno aperto il corteo composto da oltre 150mila persone arrivate a Firenze da tutta Italia. 
La città quasi venti anni fa, fu ferita dalla strage dei Georgofili.


Fiorella Mannoia: "io non ho paura": video


Immagini dal corteo:












































video e foto di Paolo Maggi