10 agosto 2012

L'"anello di Populonia": un trek fra mare e cielo

In rosso il nostro percorso

Il faro di Populonia
Ecco una passeggiata sospesi fra mare e cielo sul Promontorio di Piombino. In quella striscia di costa che guarda l’Elba  da spiagge bianche, strette calette o ripide scogliere e volta le spalle alla Val di Cornia, una terra ricca di storia, cultura, lavoro e natura raccontati in un percorso lungo oltre quattro secoli racchiuso in sei splendidi parchi: quelli costieri della Sterpaia e Rimigliano, dal Parco archeologico di Baratti e Populonia, da quello Archeominerario di San Silvestro e quelli naturali di Montioni e di Poggio Neri.
Siamo sull’Antica via dei Cavalleggieri, realizzata per collegare le torri di avvistamento lungo la costa da Livorno a Campiglia e permettere al corpo scelto di soldati a cavallo istituito da Cosimo Primo nel 1561, di pattugliare il litorale per impedire sbarchi di pirati barbareschi, merci e persone indesiderate.
Il nostro trek è un percorso ad anello intorno al suggestivo castello e Borgo di Populonia che inizia dal Golfo di Baratti, a ridosso del ristorante Canessa per raggiunge dopo circa 45/50 minuti la stupenda scogliera della Buca delle Fate e poi risalire fino al Reciso (25/30 minuti) e da lì scendere con la via della Romanella e la strada asfaltata, fino al posto di partenza (25/30 minuti).  Volendo si può di iniziare il percorso dal Reciso e farlo a ritroso: scendere alla Buca delle Fate e da lì dirigersi verso il Golfo di Baratti e poi tornare al Reciso. E' "un viaggio" nella natura e nella storia che regala scorci di rara bellezza e sensazioni che aprono il cuore, in ogni stagione. E' adatto a tutte le gambe purché attrezzate di scarponcelli comodi.

IL PERCORSO
In fondo al porticciolo di Baratti, proprio a ridosso del ristorante Canessa si imbocca il sentiero numero 302.
Dopo una decina di  minuti troviamo una prima area attrezzata con panche e tavoli di legno e un belvedere mozzafiato. Dopo aver superato una scala in legno per scavalcare un reticolato incontriamo il faro di Populonia. Dopo una serie di brevi saliscendi fra i 20, 40 e 50 metri sul livello del mare costellati da splendidi affacci sulla scogliera arriviamo alla suggestiva Buca delle Fate(40/50 minuti). 
l'arrivo a Buca delle Fate
Se la stagione è quella giusta merita un bel bagno.
Evitando l’ora più calda almeno in estate, dalla Buca delle Fate abbandoniamo il sentiero 302 che prosegue fino a Cala Moresca (Piombino) per imboccare il sentiero numero 301 e ci arrampichiamo fino al Reciso. E’ una sgambata. Ma breve, in parte all'ombra e soprattutto regala delle vere archeosorprese. A metà percorso circa, incontriamo un’area con alcune tombe e una cava risalenti al Secondo Secolo a.c., dove sono allestiti anche un paio di tavoloni in legno con panchine.
il porticciolo di Baratti
Dal Reciso, che avremo raggiunto dopo circa 25 minuti, prima con un sentiero ombroso detto “via della Romanella” poi con la strada asfaltata si raggiunge il punto di partenza in circa 30/35 minuti, accolti dalle acque calme del Golfo di Baratti.

Pao. Ma.

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