Seicentocinquanta
schede tecniche, 500 disegni e altrettante foto per una poderosa pubblicazione
che segna la conclusione di dieci anni di scavo e restauro.
Con 650 schede tecniche, oltre 500
disegni e altrettante foto, è la prima pubblicazione completa realizzata sulla
Necropoli delle Pianacce, uno dei siti archeologici più importanti
dell’Etruria settentrionale.
“La necropoli
delle Pianacce nel Museo Civico Archeologico di Sarteano” è il poderoso volume, edito da
Silvana Editoriale nella nuova collana scientifica della Fondazione Musei
Senesi che vede la luce grazie ad un progetto della stessa FMS finanziato dalla
Fondazione Monte dei Paschi e attraverso il Piano Integrato della Cultura di
Regione Toscana. La pubblicazione sarà presentata martedì 31 luglio, alle
18,00, presso il Teatro degli Arrischianti di Sarteano, alla presenza del
sindaco Francesco Landi e del presidente della Fondazione Musei Senesi Gianni
Resti. Oltre agli autori del volume: Alessandra Minetti, Chiara Mencarelli,
Alessandro Maccari, Andrea Vanni Desideri, Erika Alberini e Edilberto Formigli,
interverranno anche il funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Toscana Monica Salvini e il professor Stefano Bruni dell’Università
di Ferrara, uno dei più noti etruscologi italiani.
Il volume, a cura di Alessandra
Minetti, presenta nel dettaglio i corredi delle prime venti tombe - databili
dalla metà del VI sec. a. C. fino al II sec. d. C – rinvenute
nell’area, oggetto negli ultimi dieci anni di un importante lavoro di
recupero portato avanti dal Museo Civico Archeologico di Sarteano e dal Gruppo
Archeologico Etruria. Un esempio “anomalo” di scavo condotto quasi
a costo zero, con la formula della concessione di scavo data dal Ministero per
i Beni e le Attività Culturali direttamente al Comune e la manodopera gratuita
degli archeologi e del gruppo di volontari. Una straordinaria testimonianza che
fornisce preziose notizie sul rinvenimento della grande struttura teatriforme
di epoca arcaica, come area sacra della necropoli.
La pubblicazione del volume è il
terzo importante risultato di un’operazione più vasta cominciata dopo lo
scavo con una lunga attività di restauro - coordinata dalla Soprintendenza per
i Beni Archeologici della Toscana e in gran parte realizzata dalla Fondazione
Musei Senesi, grazie a fondi della Fondazione Monte dei Paschi e dal Comune di
Sarteano - presso il laboratorio di restauro del Museo Archeologico da Roberta
Laurini, che ha realizzato anche i disegni dei reperti. E’ seguita una fase
di catalogazione e di studio che ha impegnato lo staff di tre etruscologi del
Museo e una serie di altri studiosi, che hanno condotto l’analisi della
fase medievale della necropoli e le analisi antropologiche. Il risultato di
questo lungo lavoro è un’area archeologica attrezzata dove sono state
messe in luce a oggi 21 tombe (19 etrusche e 2 romane) di cui 13 rese
visitabili, tra cui la notissima Tomba dipinta della Quadriga Infernale (non
compresa in questo volume, in quanto già più volte edita, anche nella
monografia del 2006).
Un’area visitata già dal 2005
da migliaia di persone di tutto il mondo che è il cuore di un ambizioso progetto
di sistemazione paesaggistica che potrebbe portare alla realizzazione di un
vero e proprio Parco Archeologico. In questa direzione già dal 2009, è stata
realizzata un’intera nuova sezione del Museo con l’ampliamento di
due sale, dove sono esposti più di 400 nuovi reperti provenienti dai nuovi scavi
e la ricostruzione a grandezza naturale della tomba della Quadriga Infernale. Il
volume - che arriva al termine di questo lungo e articolato progetto di
valorizzazione dell’area - si pone quindi come un contributo fondamentale
per la conoscenza dell’agro chiusino in epoca etrusca e come
l’edizione completa di uno dei siti archeologici più interessanti dell’Etruria
settentrionale.