2 maggio 2012

Via libera in Toscana ai farmaci a base di cannabis


La Toscana si conferma in prima linea nella lotta al dolore che accompagna le patologie gravi. Lo avevamo annunciato nel maggio dello scorso anno ed ecco la conferma. Dopo l'ok della Commissione sanità il Consiglio regionale toscano con 28 sì, 13 no e 2 astenuti su 43 votanti complessivi dà il via libera alla doppia proposta di legge unificata presentata dal consigliere del Pd Enzo Brogi come primo firmatario e l'altra da Federazione della Sinistra-Verdi (prima firmataria Monica Sgherri) e da Pieraldo Ciucchi del Gruppo misto. La proposta è il risultato di un fruttuoso dibattito con medici, associazioni di volontariato e rappresentanti dei pazienti. Brogi si dice soddisfatto e ricorda Alessia Ballini, consigliera regionale del Pd morta per cancro nel febbraio dello scorso anno e che si era battuta perché i farmaci a base di cannabinoidi fossero disponibili per i malati senza estenuanti procedure burocratiche.
Per Brogi (Pd) "è una legge di civiltà che cercherà di agevolare un percorso  burocratico. Oggi ci cono un centinaio di pazienti in Italia che fanno uso di questo tipo di farmaci mentre ce ne sono migliaia che ricorrono all'autocoltivazione della cannabis o al mercato illegale delle sostanze.
Per accedere a questi farmaci servono 3-4 mesi nelle regioni più virtuose 7-9 nelle altre. In Toscana - ha detto fra l’altro - consentiremo di avere una procedura più regolare e snella ma sempre sotto controllo del sistema sanitario".
Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi) osserva: "non vogliamo sostituirci a una competenza che non è nostra ma vogliamo liberare il paziente dal labirinto della soggettività e della burocrazia. Non è sostituirsi ai medici ma fare buona politica".
Mentre il capogruppo del Pd Vittorio Bugli ha invitato il Consiglio a riflettere sull'aiuto ai malati che questa legge è in grado di offrire, il presidente della Giunta Enrico Rossi incalza: "E' una legge giusta; sancisce una cosa positiva a fini terapeutici. Se può servire a fini terapeutici va bene. Esisteva già una legge nazionale che consentiva di ricorrere all'uso di farmaci che contengono cannabinoidi e questa legge ribadisce e agevola questo. Mi sembra giusto".
Pao. Ma.

Nessun commento: