8 luglio 2011

Padule di Fucecchio: seminario sulle piante acquatiche

Ninfea bianca (Nymphaea alba) e Quadrifoglio d’acqua (Marsilea  quadrifolia)
Martedì 12 luglio (ore 15) presso il Centro Visite di Castelmartini (Larciano – PT) si terrà un seminario aperto al pubblico su “La conservazione delle piante acquatiche ad imminente rischio di estinzione nel comprensorio del Padule di Fucecchio”. Soltanto un quarto di secolo fa il Padule era molto ricco di piante acquatiche: da aprile a ottobre la superficie dell’acqua era coperta da vasti tappeti galleggianti (lamineti) formati da ninfee, brasche e lenticchie d’acqua, mentre sul fondo miriofilli e potamogeti costituivano dense praterie sommerse, ovvero l’habitat ideale per pesci come la tinca ed il luccio e per una gran quantità di invertebrati acquatici.
Oggi il panorama è profondamente cambiato e le piante acquatiche legate alle zone umide d’acqua dolce rappresentano la componente della flora selvatica che rischia maggiormente di scomparire in tempi brevi se non sarà accordata maggiore protezione agli habitat acquatici. La situazione è cosi grave che per evitare l’estinzione imminente (almeno su scala locale) di alcune specie occorre procedere anche a programmi di riproduzione e coltivazione “ex situ”, cioè al di fuori del loro ambiente naturale.
Per questo un anno fa dalla collaborazione fra la Scuola Superiore S. Anna di Pisa (Ente capofila), il Dipartimento di Biologia delle Piante dell’Università di Pisa e il Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, è nato un progetto che aveva come scopo quello di mettere a punto dei protocolli tecnici per effettuare la micropropagazione e la realizzazione di una banca genetica delle piante acquatiche del Padule di Fucecchio, nella quale conservare piantine a crescita rallentata su un substrato sterile. Con il mese di giugno appena trascorso si è conclusa la prima fase del progetto, che ha beneficiato di un finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ed i risultati fin qui ottenuti saranno esposti nel corso di un incontro pubblico presso la saletta attigua al Bar Le Morette di Castelmartini.

Cella per la conservazione in vitro del germoplasma e pianta propagata in vitro
Il progetto proseguirà con altre attività e con l’inserimento fra i partner dell’Orto Botanico di Pisa, grazie ad un finanziamento regionale ottenuto nell’ambito delle risorse destinate ad attività di conservazione della biodiversità.

Il programma del seminario e ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web www.zoneumidetoscane.it/eventi/padeventi.html.

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