29 luglio 2011

Nel Chianti un parco tutto dedicato ai cani

E' il "Parco di Montopolo", un'area attrezzata che si estende per una superficie di 700 metri quadri, recintata con una rete di circa due metri di altezza, situata nell’oliveta in prossimità dei giardini del policrosalus e della scuola media di San Casciano Val di Pesa. La nuova struttura, dotata di panchine, distributore del kit per la rimozione delle deiezioni canine e di un fontanello, sarà inaugurata sabato 30 luglio 2011 alle 10.30.

Per garantire la funzionalità e gli obiettivi della struttura il Consiglio comunale di San Casciano ha approvato, all'unanimità, un apposito regolamento contenente norme e divieti sul comportamento degli animali, sull'accessibilità e sull'igiene dei luoghi. Alcuni esempi: occorre assicurarsi che i cancelli siano chiusi correttamente e tenere sotto controllo il proprio cane quando l'area è utilizzata da altri utenti; i cani che accedono devono essere iscritti all'anagrafe canina e tatuati; non è consentito somministrare cibo e svolgere attività di addestramento, è vietato introdurre animali di età inferiore ai tre mesi, cani malati o femmine in calore; è proibito lasciare a terra rifiuti e introdurre biciclette e mezzi motorizzati. L'area sarà vigilata dagli agenti della polizia municipale.

27 luglio 2011

In mostra battisteri, bestiari e migranti del maestro Loffredo

Nato a Parigi, fiorentino da sempre conosciuto in Europa e nel mondo come uno dei protagonisti dell'arte del Novecento... e oltre. Silvio Loffredo espone unan selezione di opere originali su battisteri, bestiari e migranti. La mostra sarà inaugurata venerdì 28 luglio 2011 a palazzo Medici Riccardi, in via Cavour a Firenze dove resterà aperta fino al 4 settembre.
 E' la Provincia di Firenze all'origine di queste esposizione che verrà inaugurata, presente l'autore,  dal Presidente Andrea Barducci.  “Abbiamo curato una selezione di opere di Loffredo – spiega l'architetto Luigi Ulivieri - che illustrano il suo sentire verso tre temi in particolari: battisteri, bestiari e, con una declinazione più recente e collegata ai fatti del presente, migranti”. Dunque una bella e preziosa occasione per farsi vicini nuovamente a questo protagonista dell'arte del Novecento e di questa prima parte di nuovo millennio, interlocutore e testimone della storia della città e della sua cultura. L'amicizia con Ottone Rosai, con Ardengo Soffici o, ancora, Piero Bigongiari ne rivela alcuni tratti. “Conoscevo bene Bigongiari – racconta - Lo ricordo a un caffé di via della Vigna Nuova in cui ci trovavamo tutte le sere. Ci incontravamo con Ottone Rosai. Era un uomo molto gentile. Rosai, peraltro, aveva una grande capacità attrattiva su tutti noi”. Loffredo continua a incontrare Bigongiari anche da Paszkowski e alle Giubbe Rosse, quando “si parlava della colomba di Picasso e della poesia, di Rimbaud che lui amava molto. Gli piaceva come pittore Caponi”. Tratto fine di Loffredo è la sua generosità nel misurarsi con i temi più diversi. Le opere si potranno ammirare dalle 9 alle 19 (chiuso il mercoledì) ed è visitabile nell'ambito del percorso museale di Palazzo Medici Riccardi.

13 luglio 2011

Girasole, ovvvero Allegria e Orgoglio

Fra Borgo S. Lorenzo e Ronta
Nell’America settentrionale sono stati trovati resti di questo fiore che risalgono a più di cinquemila annifa. Gli Indiani d’America lo consideravano una pianta sacra, mentre in Perù è l’emblema del Dio Sole. E’ dal Perù che il girasole venne per la prima volta importato in Europa. Il girasole fu apprezzato dal Re Luigi XIV, il Re Sole e durante l’età vittoriana, in Gran Bretagna, venne disegnato su stoffe, inciso nel legno, forgiato nei metalli; Oscar Wilde volle il girasole come simbolo del movimento estetico che lui stesso aveva fondato. In Italia Montale e D'Annunzio lo hanno elogiato nei loro versi mentre Van Gogh lo celebra spessissimo nei suoi dipinti.
Nel linguaggio dei fiori il Girasole significa Allegria e orgoglio.

9 luglio 2011

Immagine dopo immagine ecco il Mugello di cento anni fa


“Scatto” dopo “scatto” il Mugello di cento anni fa si svela ai visitatori della mostra  “Immagini del Mugello – Foto Alinari e d’Epoca”, che si apre sabato 9 luglio in Palazzo dei Vicari, a Scarperia.
La mostra che resterà aperta fino al 16 agosto, spiega l’assessore al turismo della Comunità Montana Mongatti “Ha lo scopo di portare il visitatore a scoprire le somiglianze e le differenze tra le diverse epoche rappresentate: le  testimonianze del patrimonio artistico rimasto immutato nel tempo, il paesaggio lontano dai centri abitati che spesso rispetta le secolari geometrie e si modifica nelle specie coltivate, i mestieri agricoli ed artigianali che, se pur modernizzati, continuano ad essere presenti”.  Un gioco che può valorizzare il Mugello con tutte le sue peculiarità, attraendo il turista che potrà così cimentarsi in una “caccia alla differenza” che lo porterà a conoscere il territorio attuale ed i suoi luoghi e tradizioni principali ma dimostrando anche un’attenzione per i mugellani stessi, che potranno cimentarsi in un istruttivo viaggio della memoria che li aiuterà, esplorando le proprie origini, a viverlo ancora maggiormente.
L’inizitiva prende le mosse da un ambizioso progetto, nato nel 1990 dalla Provincia di Firenze che, in collaborazione con la Comunità Montana Mugello - Valdisieve, allestì la mostra “Immagini del Mugello – la terra dei Medici” che comprendeva riproduzioni di foto d’epoca dei primi del Novecento realizzate dai Fratelli Alinari ed altri pionieri dell’arte fotografica. Dopo circa vent’anni l’Assessorato al Turismo della Comunità Montana Mugello ha pensato di riproporre parte di questo straordinario materiale, recuperandolo, ripulendolo e portandolo alla visione di un pubblico nuovo che potrà apprezzare gli ulteriori cambiamenti di questo inizio di millennio e della fine del precedente.
Pao. Ma.

8 luglio 2011

Edoardo Nesi con “Storie della mia gente” stravince lo Strega

 “Questo Premio non va a me, ma a tutti quelli di cui parlo nel mio libro, alle persone che hanno perso il lavoro e alla mia meravigliosa Prato", ha detto lo scrittore toscano Edoardo Nesi quando è stato proclamato vincitore dell’importante premio letterario con il suo romanzo “Storia della mia gente”, edito da Bompiani.
Alzando la bottiglia del liquore Strega Nesi ha aggiunto anche che “C'è un certo piacere a rompere il monopolio della Mondadori. Era arrivato il momento".  Lo scrittore toscano ha stravinto con 138 voti interrompendo la serie di vittorie del gruppo Mondadori che per ben quattro anni di seguito aveva vinto il prestigioso premiocon Ammanniti, Paolo Giordano, Tiziano Scarpa e Antonio Pennacchi.
"Storia della mia gente" parla di Prato invasa dai cinesi, della crisi dell’industria e del tessile in particolare e dell'illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Una storia in parte autobiografica. Lo stesso Nesi è stato imprenditore.
Pao. Ma.





A Piombino è sorto un condominio con 154 nidi!


 E’ il primo condominio italiano per volatili ed è stato realizzato nell’oasi Padule di Orti-Bottagone a Piombino nell’ambito di due progetti (l’altro riguarda una segnaletica speciale per uccelli nell’oasi Wwf Stagni di Focognano nel comune di Campi Biesenzio, alle porte di Firenze) nati dalla collaborazione tra WWF e Terna, con lo scopo di ridurre gli impatti che la rete elettrica può determinare sulla biodiversità e o offrire nuovi strumenti di monitoraggio delle specie e migliorare la fruibilita' delle oasi Wwf.   
Si tratta di una speciale torretta di avvistamento in cui sono inseriti 154 nidi di forma e grandezza diversa, e che, insieme a visitatori e birdwatcher, puo' accogliere balestrucci, passeri, rondini e rondoni. A pochi mesi dall'installazione la struttura e' gia' abitata da 5 coppie di passera d'Italia e da 4 coppie di storno, ma gia' tutte le specie provenienti dall'Africa a cui sono dedicati gli 'alloggi' (balestruccio, rondine e rondone), hanno fatto una ricognizione.
un momento dell'inaugurazine dell'Oasi di focognano nel 1999
A Focognano importante stazione di sosta per uccelli migratori come cavaliere d'Italia, airone rosso, garzetta e tarabusino sono stati invece installati 108 'spire anticollisione', speciali dispositivi colorati a forma di spirale che avvolti intorno alle funi di guardia dei cavi li rendono visibili per evitare le collisioni. Una vera segnaletica per uccelli che copre oltre 1.000 metri di linea elettrica, installata da un tecnico specializzato grazie a uno spettacolare intervento dall'elicottero.
Pao. Ma.

I Macchiaioli tornano a Castagno d'Andrea

"Terrazza al Pian dei Giullari" (L. Liegi)

Sabato 9 luglio 2011alle ore 17 presso la chiesa di San Martino apre la Mostra “Pittori Macchiaioli tra ‘800 e ‘900” che ad un anno di distanza completa l’esposizione “Vita di una collezione, una collezione di vita”, riportando a Castagno d’Andrea, nel comune di San Godenzo (Fi)  la pittura degli allievi dei maestri macchiaioli. Un’esposizione che ha già richiamato oltre 5000 visitatori e che si ripropone di non deludere le aspettative nemmeno in questa sua seconda parte di biennio, sempre curata dall’attenta passione dell’Avv. Giuseppe Figna ed ingraziata dagli allestimenti della Firenze Laboratori Opera. Saranno ben 65 le opere di allievi, più o meno diretti, di Fattori, Lega, Signorini, che pur nel rinnovamento non tradirono le origini e la tipicità degli insegnamenti ricevuti dai maestri macchiaioli, seguendo così l'evoluzione di questo movimento verso la moderna pittura europea. Opere di assoluto valore che, in molti casi, rappresentano i vertici della pittura postmacchiaiola  e che forse ricoprono un ruolo anche più prestigioso rispetto a quelle mostrate lo scorso anno. 
Sarà così l’occasione anche per acquistare lo splendido Catalogo, unico per il biennio, già ampiamente apprezzato nel corso dell’esposizione dello scorso anno. L'opera, curata anche dal punto di vista grafico, lascia al memoriale del collezionista un viaggio senza tempo tra realtà e fantasia, con le biografie degli artisti arricchite da precisi riferimenti ai fatti principali della loro vita e curiosi aneddoti, oltre alle schede tecniche di tutte le opere.
 “Mi piace sottolineare l’importanza di aver dato seguito alla mostra dello scorso anno -ha ricordato nel corso della presentazione il Sindaco di San Godenzo, Alessandro Manni- con una seconda parte realizzata grazie al grande impegno di tutti, malgrado le grosse difficoltà economiche che affliggono i piccoli comuni come il nostro. Va riconosciuta l’importanza che la prima parte della mostra ha avuto per il territorio, anche a livello turistico; dimostrazione che l’impegno e la passione portano a grandi risultati e che il binomio cultura-ambiente sono un’arma vincente”.

Padule di Fucecchio: seminario sulle piante acquatiche

Ninfea bianca (Nymphaea alba) e Quadrifoglio d’acqua (Marsilea  quadrifolia)
Martedì 12 luglio (ore 15) presso il Centro Visite di Castelmartini (Larciano – PT) si terrà un seminario aperto al pubblico su “La conservazione delle piante acquatiche ad imminente rischio di estinzione nel comprensorio del Padule di Fucecchio”. Soltanto un quarto di secolo fa il Padule era molto ricco di piante acquatiche: da aprile a ottobre la superficie dell’acqua era coperta da vasti tappeti galleggianti (lamineti) formati da ninfee, brasche e lenticchie d’acqua, mentre sul fondo miriofilli e potamogeti costituivano dense praterie sommerse, ovvero l’habitat ideale per pesci come la tinca ed il luccio e per una gran quantità di invertebrati acquatici.
Oggi il panorama è profondamente cambiato e le piante acquatiche legate alle zone umide d’acqua dolce rappresentano la componente della flora selvatica che rischia maggiormente di scomparire in tempi brevi se non sarà accordata maggiore protezione agli habitat acquatici. La situazione è cosi grave che per evitare l’estinzione imminente (almeno su scala locale) di alcune specie occorre procedere anche a programmi di riproduzione e coltivazione “ex situ”, cioè al di fuori del loro ambiente naturale.
Per questo un anno fa dalla collaborazione fra la Scuola Superiore S. Anna di Pisa (Ente capofila), il Dipartimento di Biologia delle Piante dell’Università di Pisa e il Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, è nato un progetto che aveva come scopo quello di mettere a punto dei protocolli tecnici per effettuare la micropropagazione e la realizzazione di una banca genetica delle piante acquatiche del Padule di Fucecchio, nella quale conservare piantine a crescita rallentata su un substrato sterile. Con il mese di giugno appena trascorso si è conclusa la prima fase del progetto, che ha beneficiato di un finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ed i risultati fin qui ottenuti saranno esposti nel corso di un incontro pubblico presso la saletta attigua al Bar Le Morette di Castelmartini.

Cella per la conservazione in vitro del germoplasma e pianta propagata in vitro
Il progetto proseguirà con altre attività e con l’inserimento fra i partner dell’Orto Botanico di Pisa, grazie ad un finanziamento regionale ottenuto nell’ambito delle risorse destinate ad attività di conservazione della biodiversità.

Il programma del seminario e ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web www.zoneumidetoscane.it/eventi/padeventi.html.