2 dicembre 2009

In Toscana oltre 150 aziende agricole sociali

Sono oltre 150 in Toscana le aziende agricole che svolgono anche attività sociale ovvero dedicano una parte della loro attività all’ospitalità o all'integrazione lavorativa delle fasce sociali più deboli. Da oggi queste realtà sono raccolte in una rete regionale, la prima esistente in Italia, presentata ufficialmente presso lo stand di Arsia (Agenzia regionale per l’innovazione in campo agricolo e forestale) al salone nazionale Agri & tour che si è svolto nei giorni scorsi ad Arezzo dove la toscana era presente anche con una ventina di fattorie che coniugano l'orticoltura, l'allevamento di animali, la trasformazione dei prodotti, la cura del verde con l'offerta di opportunità di terapia, di riabilitazione, di integrazione lavorativa o di semplice accoglienza per persone con varie forme di disabilità (fisica, psichica, sociale), o di soggetti svantaggiati (detenuti, tossicodipendenti). La conoscenza dei processi del lavoro agricolo, l'ambiente, i tempi e i ritmi della campagna mostrano riscontri positivi e concreti in tante forme di disagio.
Le esperienze di agricoltura sociale sono nate in Olanda e hanno avuto le prime, pionieristiche esperienze in Italia negli anni '70: la cooperativa il Forteto, nata nel 1977 nel Mugello è stata senza dubbio l'antesignana e resta uno dei modelli di riferimento, ma, specie in questi ultimi anni sono fiorite molte altre esperienze: dal 2003 l'Arsia ha avviato un progetto regionale sull'agricoltura sociale nell'ambito del quale si sono sviluppate iniziative di conoscenza, di formazione e di animazione delle esperienze. Il ruolo della Toscana per questo settore è stato trainante anche a livello comunitario tanto che nella nostra regione nel maggio scorso è stato redatto il “Manifesto europeo per l'agricoltura sociale”. In cantiere anche un progetto di legge regionale.
P.M.
Firenze, 2 dicembre 2009