22 febbraio 2008

Val di Cornia: sei parchi e un museo

Dalle Colline al mare
attraverso quattromila anni

Sei parchi e un museo per un viaggio nella storia dagli etruschi fino ai nostri giorni

Paolo Maggi

Siamo in Val di Cornia, nella striscia di terra dirimpetto all’isola d’Elba, dove sei aree costiere e collinari di inestimabile valore ambientale custodiscono, come un immenso scrigno naturale, i misteri, i segreti e lo svolgersi della storia nei secoli, dagli etruschi fino ai nostri giorni.
Si tratta del “sistema dei Parchi della Val di Cornia”, un progetto che coinvolge 5 comuni del comprensorio e comprende 6 aree di grande pregio ambientale e culturale e una struttura museale nella città di Piombino. Una vera novità per l’Italia, un luogo dove la vicinanza dei sei parchi consente di seguire un percorso che ha un inizio immaginario dai parchi Costieri della Sterpaia e di Rimigliano, dove il mare lambisce il vedere della boscaglia e prosegue nel parco Archeologico di Baratti e Populonia, che mette in mostra le antiche vestigia dell’unica città etrusca sul mare, che ha visto la sua fortuna nell’industria del ferro e più all’interno con il parco Archeominerario di san Silvestro dove ancora trasuda la fatica degli uomini che nel corso dei secoli hanno perforato le rocce del campigliese per estrarre i minerali. Il percorso ci porta poi sulle colline del Parco naturale di Montioni alla scoperta di rigogliose foreste che nascondono anche i resti di un villaggio minerario di epoca napoleonica, e infine, a scoprire il Parco forestale di Poggio Neri. Lo straordinario viaggio nel tempo si chiude al Museo archeologico del territorio di Populonia che rappresenta il principale polo espositivo del Sistema dei Parchi e illustra, attraverso suggestive ricostruzioni dei paesaggi, delle attività e degli ambienti antichi, le trasformazioni legate al popolamento del promontorio dalla preistoria fino all'età moderna. Il Sistema dei Parchi è nato per favorire la diversificazione economica di un 'area tradizionalmente legata a una economia industriale siderurgica ormai in crisi, ed è stato creato in funzione di una continua interazione tra le varie arie. Questa interazione si esprime con la realizzazione del progetto stesso, che vede ogni parco e museo parte integrante di una realtà che è costruita da tutto il territorio.

Parco
archeominerario
di San Silvestro
Come una straordinaria macchina del tempo, il parco di San Silvestro ti catapulta in uno scenario di rara suggestione. Tutto intorno è caratterizzato dai segni del lavoro. Scoli di lavorazione mineraria, dal periodo etrusco a quello medievale e rinascimentale, fino ai nostri giorni, si svelano agli occhi dei visitatori. Quattrocentocinquanta ettari nel sistema collinare a nord di Campiglia Marittima su un territorio ricco di giacimenti di rame, piombo, argento, zinco, stagno e di marmi pregiati. Come in un immenso archivio all'aperto, il Parco ci accompagna in un percorso alla scoperta della storia dell'uomo e dei suoi " villaggi minerari". All'ingresso i vecchi edifici delle miniere sono stati ristrutturati e ospitano il Museo Mineralogico, il Museo Archeologico, il Museo della miniera e i servizi di accoglienza. Di particolare interesse : "La Miniera del Temperino", na galleria lunga 360 metri che mostra l'evoluzine della lavorazione mineraria; il Castello di Rocca San Silvestro; i Percorsi archeominerari che si snodano in una serie di sentieri che partono dal Temperino e ci fanno visitare le testimonianze minerarie più significative del Parco; il Museo del Palazzo Pretorio di Campiglia Marittima che si può visitare con il biglietto del Parco e che mostra alcuni reperti di notevole pregio, rinvenuti durante gli scavi archeologici della Rocca.
Parco archeologico
e Museo
"Gli etruschi del ferro"
Vero e proprio regno della civiltà etrusca il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, inaugurato l'11 luglio 1998, si estende per 80 ettari tra le pendicidel promontorio di Piombino e il Golfo di Baratti, ai piedi di Populonia, in un suggestivo scenario naturalistico, rimasto intatto nel tempo. Populonia, unica città etrusca sul mare, è divisa in due zone, quella bassa dove si trovava l'antico portocommerciale, fiorito sulla lavorazione del ferro proveniente dall'Elba, e l'acropoli, posta sul promontorio a guardia del golfo. 80 ettari di terra tappezzata dai resti delle vestigia di popoli antichissimi.
Il visitatore viene accolto nel Parco all'interno del Centro visite dove, può ammirare il corredo di una tomba rinvenuta intatta nella Necropoli delle Grotte, e attraverso una serie di pannelli espositivi ripercorrere tuta la storia di Populonia e del suo territorio. Una visita guidata alla Via dei Principi permetterà di ammirare la Necropoli monumentale di San Cerbone con le tombe a edicola e i tumuli di Populonia (VII-VIII sec. A.C.), mentre l'escursione lungo la Via del ferro mette in collegamento la parte bassa del Parco con il Centro di archeologia sperimentale attraversando i resti di antichi edifici legati all'attività siderurgica, rimasti in funzione dalla seconda metà del sesto secolo fino all'inizio del terzo secolo A.C..
Il percorso all'interno del bosco conduce alla necropoli delle Grotte, un complesso estremamente suggestivo portato alla luce di recente, con sentieri che si snodano nell'area delle antiche cave di pietra, sfruttate a partire dal VII Sec. A.C., e delle tombe che vi sono state scavate. Non mancano i percorsi naturalistici che portano alla scoperta della flora e della fauna.
Nel cuore del parco è stato realizzato un Centro di Archeologia sperimentale dove è possibile riscoprire le antiche tecniche di fabbricazione della ceramica e di lavorazione della pietra, un modo affascinante per avvicinarsi all'archeologia, per grandi e piccoli, per turisti e scuole con programmi giornalieri e anche specifici su richiesta, per bambini. Il Parco da marzo a maggio è aperto tutti i giorni (lunedì escluso), dalle 9 fino all'imbrunire, mentre da giugno a settembre rimane aperto dalle 9 alle 20 (martedì escluso), informazioni allo 0565 29002. Museo Archeologico culturalmente e funzionalmente connesso al Parco Archeologico di baratti, il Museo archeologico del territorio di Populonia, rappresenta il principale polo espositivo del Sistema dei Parchi della val di Cornia e illustra, attraverso suggestive ricostruzioni, le trasformazioni legate al popolamento del promontorio dalla preistoria fino all'età moderna. Ospita oltre tremila pezzi, tra manufatti preistorici, reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche di Populonia e materiali di epoca romana. Tra questi la celeberrima Anfora d'argento rinvenuta nel 1968 nel tratto di mare tra Baratti e San Vincenzo.
Parco costiero
della Sterpaia
Dietro la fascia dunale e pinetata che fiancheggia il tratto d'arenile tra Torre Mozza e la foce del Cornia ecco un lembo di foresta umida sfuggita come per miracolo al disboscamento. E' la Sterpaia, oggi inclusa nel sistema delle aree protette della Regione toscana in qualità di Anpil (Area naturale protetta di interesse locale) e rappresenta un rarissimo esempio dei boschi originari della Maremma. 296 ettari di superficie nel territorio di Piombino suddiviso in 17 ettari di arenili, per uno sviluppo di circa 10 chilometri di costa, 124 ettari tra aree dunali e retrodunali e 155 ettari tra boschi e radure agricole. Salvata da scempi e lottizzazioni abusive, ogni pianta di questa splendida foresta è nata spontaneamente e non ha subito alcuna modifica da parte dell'uomo. Nell'area monumentale del bosco della Sterpaia è stato predisposto un itinerario di visita che illustra con pannelli, gli aspetti storici e le peculiarità ambientali del parco in generale e della foresta in particolare. Il percorso segue anche un itinerario poetico-artistico dove viene proposto un collegamento tra natura, poesia e arte. Nei pressi delle querce più significative per forma e dimensioni, nove luoghi dsono stati contraddistinti da altrettante opere dello scultore fiorentino Marcello Guasti e accompagnate ognuna, da un verso poetico posto su tronchi di alberi caduti spontaneamente. Il bosco della Sterpaia è recintato e inaccessibile al pubblico. Per visitarlo sono obbligatorie sia la prenotazione sia il servizio guida.
Parco costiero
di Rimigliano
Una striscia di verde che s'affaccia sul mare dove la fanno da padrona lecci, sughere e pini, incastonata tra San Vincenzo e il golfo di Baratti. Si tratta di un parco di 600 ettari, prevalentemente naturalistico anche se sono ancora visibili alcune torri del sistema costiero di avvistamento e controllo di età medievale e moderna. Parte del territorio del parco era anticamente un lago lago di Rimigliano), prosciugato tra la metà del XIX e i primi decenni del XX Secolo. Oltre a un punto di ristoro, sono disseminati nel verde servizi igienici, docce, acqua potabile e aree pic-nic.
Parco naturale
di Montioni
8000 ettari di boschi tra le valli del Cornbia e del Pecora, nel sistema collinare tra Massa Marittima e Suvereto. Un aspetto caratteristico la presenza di giacimenti di allume (utilizzato per la concia delle pelli e per il fissaggio dei colori sui tessuti), sfruttati a partire dal XV Secolo e in modo particolare nei primi decenni del XIX Secolo, quando i principi di Piombino, Felice ed Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, fondarono un vero e proprio villaggio minerario: Montioni Nuovo.
Parco forestale
di Poggio Neri

A due passi dall'antico borgo collinare di Sassetta troviamo il Parco Forestale di Poggio Neri: 700 ettari di cui 600 interamente boscati. Di grande interesse vegetazionale e faunistico, presenta le caratteristiche tipiche del bosco collinare maremmano con forte presenza di ungulati allo stato libero. Tracce di un'economia antica di carbone, castagne e di caccia sono ancora percepibili nei racconti e nelle tradizioni dei Sassetani.
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Informazioni: Parchi Val di Cornia Spa V. Lerario 90 - 57025 Piombinbo (Li) - te. 056549430 fax 0565 49733. Internet: hattp://parchivaldicornia.it - email: parchi.valdicornia@parchivaldicornia.it.
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I COMUNI DEL TERRITORIO
Storia, archeologia e natura sono le credenziali della Val di Cornia. Scrigno fra terra, cielo e mare costellato di paesi e borghi dove ancora batte il cuore antico della Toscana. Un paesaggio costiero e collinare ricco di emergenze storiche, di acque termali, di verdissime foreste, di giacimenti minerari e chilometri di spiagge.
Piombino antica città sul mare, di lunga tradizione industriale e capitale di un principato fino agli inizi dell'800 che ancor oggi conserva le tracce del suo passato di piccola corte rinascimentale. Dal Rivellino al Castello cinquecentesco, dal chiostro di Sant'Antimo alla chiesa di cittadella, fino al castello di Populonia. Da segnalare, nella splendida cornice di piazza Bovio, le attività svolte dall'Istituto di Biologia ed Ecologia marina. Campiglia Marittima, circondata da colline ricche di miniere di rame, piombo e argento, è un particolare borgo che conserva ancora oggi l'aspetto dell'antico villaggio medievale, con la Rocca, il palazzo Pretorio, dove ha sede il Museo archeologico e la Pieve romanica di San Giovanni. Un servizio navetta gratuito collega, in estate, Campiglia con il parco archeominerario di San Silvestro. San Vincenzo, con il suo porticciolo, lambito da una sabbia finissima, è una cittadina balneare tra le più attrezzate della costa. Offre. oltre alle sue bellezze naturali, grandi possibilità per il turismo sportivo. L'antico borgo di Sassetta, costruito sulla roccia e sviluppato intorno al castello e alla chiesa di Sant'Andrea, si propone agli amanti della natura con la sua rete di sentieri attrezzati per il trekking. Un percorso tra una fitta rete di vicoli e stradine che si snodano nel cuore di Suvereto mostra le antiche strutture architettoniche di qeusto suggestivo borgo medievale: dal Castello, alla chiesa di San Giusto, dal palazzo comunale, alla chiesa della Madonna Sopra la Porta.


Articolo pubblicato nel febbraio 2002, sul n. 62 di Coopinforma

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