28 ottobre 2005

73mila animali vittime di reati

72.812 animali in Italia, nel corso del 2004, sono stati vittime di reati; 1.066 i casi accertati in tutto il paese. E’ quanto emerge dal rapporto “Animal killer 2005” dell’Osservatorio Reati contro gli animali dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). La Lombardia è la regione in testa alla triste classifica con ben 137 casi accertati, seguono l’Emilia Romagna con 125 e la Toscana con 104.
Ma il rapporto tra residenti e casi accertati rivela una realta’ diversa: e’ la Liguria, infatti, la regione dov’e’ piu’ frequente la violazione delle leggi a tutela degli animali, seguita da Umbria e Val d’Aosta. La ricerca rivela anche che cani e gatti non sono i maggiormente esposti alla ferocia umana, bensi’ gli uccelli che piu’ di tutti subiscono uccisioni e maltrattamenti. In valore assoluto dei 72.8\12 animali vitime, ben 40.810 (pari al 56 per cento del totale), sono stati uccisi. Tra questi, 691 cani (rispetto ai 4.402 esemplari coinvolti) e 623 gatti (rispetto a 1.064). Si maltratta e si uccide nelle città, il 40,8 per cento dei casi accertati, nelle aree extraurbane, campagne o boschi (37,8 per cento) e nelle abitazioni o aree condominiali (21,4 per cento).
Pao. Ma.

10 ottobre 2005

I sapori di Toscana nelle ricette delle donne di Incisa

di Paolo Maggi *

Dopo aver preso per la gola migliaia di persone nel corso delle gustose sagre che costellano in lungo e in largo il territorio di Incisa Val d'Arno, Milena, Adriana, Bianca e tante altre donne, del locale circolo Arci, adesso tendono l'agguato, ovviamente gastronomico, ai palati dei tanti turisti in visita in questo magnifico pezzo di Toscana.
Hanno infatti ideato e realizzato con il contributo di Coop Incisa, la pubblicazione “Sapori di Toscana” che ricetta dopo ricetta accompagna il lettore alla scoperta dei più tipici piatti toscani e Valdarnesi in particolare. Si tratta di un’irresistibile invito a mettersi ai fornelli, ma anche e soprattutto a tavola per assaporare quanto di meglio la tradizione gastronomica della nostra regione ha concepito per soddisfare anche i palati più esigenti.
Crostini e salumi, minestra di fagioli, tagliatelle al sugo di coniglio, topini burro e salvia, Panzanella, minestra di Pane o Ribollita, pappa al pomodoro, ma anche Fegatelli di maiale alla valdarnese, trippa alla fiorentina e fagioli all'olio sono piatti oggetto delle ricette, descritte in italiano, inglese e tedesco, corredate da splendide fotografie, che insieme a una puntatina sui “segreti della griglia” si succedono sulle pagine dell'opuscolo.

Coop Incisa con questa iniziativa ha inteso portare a conoscenza dei numerosi turisti la cucina tipica toscana, in una terra dove ortaggi e verdure si combinano alla perfezione con carne e pasta.
Le ricette dedicate alle persone amanti delle tradizioni locali e del buon gusto, del mangiare sano e genuino, che per turismo o per lavoro sostano in queste zone, sono realizzate con prodotti scelti tra le aziende locali che forniscono la Coop Incisa.
L'opuscolo, stampato in migliaia di copie viene distribuito gratuitamente  presso l'ufficio dell'APT situato all'uscita dell'Autosole di Incisa e presso tutti i campeggi e gli agriturismi della zona.


Minestra di Pane o Ribollita

Ingredienti per 6 persone: 1 ciuffo di cavolo nero; ¼ di cavolo di verza; 1 cipolla; 2 carote; 2 gambi di sedano; rosmarino e aglio; 600 gr. Di fagioli cannellini Coop; Pomodori pelati o conserva Coop; olio extra vergine di oliva f.lli Sordi; sale e pepe; 400 gr. pane toscano casalingo raffermo (panificio Pieralli).
Utilizzare una pentola con capacità di lt. 2,5.
Preparazione: lessare i fagioli in acqua fredda. In una pentola far rosolare tutti gli odori con abbondante olio, aggiungere i fagioli con l’acqua di cottura e passarli al setaccio con pomodoro o conserva, livellando la pentola di acqua. Portare a ebollizione e aggiungere cavolo nero e cavolo di verza, cuocendo a fuoco lento per circa 2,30 ore. Tagliare a fette il pane raffermo e in un recipiente di coccio alternare uno strato di pane alla zuppa fino a inzuppare il tutto. Far riposare 30 minuti prima di servire aggiungendo olio. Riscaldata il giorno dopo è la vera ribollita.
Vino consigliato: Chianti Poggio Felice

Pappa al Pomodoro

Ingredienti per 4 persone: 300 gr. Di pane casalingo raffermo del panificio Pieralli; 500 gr. Di pomodori maturi o pelati; 4 spicchi d’aglio; basilico; 1 litro di brodo; olio extra vergine di oliva f.lli Sordi; sale e pepe.
Preparazione: in una pentola, rosolate l’aglio in abbondante olio e appena accenna a prendere colore, unite i pomodori pelati e tagliuzzati con abbondante basilico. Salare, pepare e far cuocere per 30 minuti. Versare il brodo bollente e quando spicca il bollore unite il pane tagliato a fettine sottili. Far cuocere girando spesso, poi spengere il fuoco. Servire calda (mai bollente) o tiepida con abbondante olio a crudo.
Vino consigliato: Chianti Poggio Felice.

Fegatelli di Maiale alla Valdarnese

Ingredienti per 4 persone: 400 gr. Di fegato di maiale; 200 gr. Di rete di maiale; 1 spicchio d’aglio; semi di finocchio selvatico; foglie di alloro; olio extra vergine di oliva f.lli Sordi; sale e pepe.
Preparazione: pestate i semi di finocchio e lo spicchio d’aglio e mescolate con sale e pepe. Tagliate il fegato a pezzetti e passateli nel condimento e quindi avvolgeteli con cura nella rete,dopo averla fatta rinvenire in acqua calda. Posate i fegatelli su di una teglia spillati con uno stecchino e le foglie di alloro. Irrorateli poi con un filo d’olio e cuocerli in forno caldo per circa 15 minuti.
Vino consigliato Chianti Classico Castello di Uzzano.

* articolo pubblicato sul n. 76 di Coopinforma, ottobre 2005

Sapere: un diritto che inizia con la nascita

Un progetto di legge d’iniziativa popolare inserisce i nidi nel percorso educativo pubblico. Nei banchetti sparsi in tutta la Toscana si raccolgono le firme per dare il via all’iter parlamentare della legge. Ne occorrono almeno 50 mila entro il 20 maggio prossimo.

di Paolo Maggi *

“Un unico percorso formativo da zero a sei anni con asili nido e scuole per l’infanzia inseriti nel sistema educativo pubblico” è in estrema sintesi la “rivoluzione” del sistema educativo ideata dai Democratici di Sinistra e trasformata in una proposta di legge d’iniziativa popolare.
“Vogliamo affermare – ha spiegato Anna Serafini, responsabile DS per l’Infanzie e presidente della Consulta per l’infanzia e l’adolescenza Gianni Rodari nel presentare la proposta di legge – il diritto di ogni bambino all’educazione, alla vita di relazione, al gioco e alla cura.
Tutti i bambini, dalla nascita, senza alcuna distinzione, devono poter sviluppare le proprie potenzialità di relazione, di autonomia, di creatività e apprendimento, in un contesto educativo, affettivo e di gioco, pensato per accoglierli e sostenerli”.
Punto focale del Disegno di legge dal nome  “Il diritto delle bambine e dei bambini all’educazione e all’istruzione dalla nascita a sei anni”, definito Zeroseianni,  è quello di trasformare l'asilo nido da servizio sociale a domanda individuale a servizio educativo, prevedendo un unico processo formativo da zero a sei anni. Nido e scuola dell'infanzia diventano dunque parte integrante del sistema educativo e formativo pubblico nazionale con l'obbligo di eliminare le liste di attesa. Tutto questo richiede un notevole investimento di risorse sociali ed economiche. A tal fine e per ridurre i costi delle famiglie, è prevista fra l’altro l’istituzione di un Fondo per i diritti dell’infanzia e di un Piano di finanziamenti per la creazione e la gestione dei nidi e per la generalizzazione delle scuole dell’infanzia in tutto il territorio nazionale. “Una legge per far crescere i diritti dei bambini e metterli al centro dell’educazione in un’Italia sempre più in Europa”, ha dichiarato la senatrice Vittoria Franco, fra le promotrici del disegno di legge, nel corso della conferenza stampa di lancio della raccolta delle firme.
Vittoria Franco
La Toscana è all’avanguardia per i servizi all’infanzia. I nidi coprono il 21 per cento della popolazione da 0 a 3 anni, mentre in Italia la media è appena del 7,4 per cento. Il divario tra le diverse aree è grande. Nel sud esiste un’oscillazione tra un minimo di 1,9 e un massimo di 6,4 per cento di posti-nido. Medie che pongono l’Italia al terzultimo posto in Europa, dopo Spagna e Grecia, e lontanissima dall’obiettivo chiesto dall’Unione Europea a tutti i paesi di raggiungere il 33 per cento dei posti-nido entro il 2010. Diversamente, le scuole per l’infanzia in Toscana accolgono il 90 per cento dei bambini da 3 a 6 anni, ma anche in questo caso i problemi stanno venendo fuori in maniera sempre più determinante in seguito ai tagli del governo di centrodestra ai fondi per edilizia e personale scolastico.
In Toscana così come nel resto del paese si sono formati comitati composti da partiti politici, associazioni, genitori, insegnanti e studenti di ogni orientamento e strato sociale per raccogliere le firme in sostegno del Disegno di legge. Il 2 giugno prossimo scade il termine utile per presentare   le 50 mila firme necessarie per iniziare l’iter parlamentare. L’obiettivo è di raccoglierne molte di più, oltre le 100 mila entro il 20 di maggio, in modo da avere anche tutto il tempo necessario per poter svolgere tutte le operazioni di verifica e vidimazione.
In ogni città, paese, davanti a scuole e luoghi di lavoro, nei mercati e centri commerciali già da tempo sono spuntati banchetti per la raccolta delle firme. Ad animarli giovani e non che oltre a raccogliere firme cercano di spiegare alla gente che “quanto più i bambini, fin da piccolissimi, vivono in un contesto cognitivo e sociale adeguati quanto più saranno in grado di non abbandonare la scuola e di vincere le sfide nei gradi successivi dell’istruzione. Solo creando eguali opportunità possono essere valorizzati tutti i talenti, quale che sia la provenienza sociale”. Per saperne di più cliccare su  http://www.consultarodari.org/frameset.htm, oppure http://www.vittoriafranco.it/.

* Articolo pubblicato sul numero 76 di Coopinforma (ottobre 2005)


Pienza festeggia il VI centenario della nascita di Papa Pio II

Paolo Maggi *

© foto paolo maggi

L’apoteosi si raggiungerà  il 18 ottobre, ma le celebrazioni si stanno rincorrendo ormai da tempo a Pienza, ma non solo, per festeggiare il VI centenario della nascita di Pio II, il papa fondatore della splendida cittadina della Valdorcia.
Enea Silvio Piccolomini, diventato papa nel 1458 col nome di Pio II, volle infatti trasformare il borgo medievale di Corsignano, dove era nato il 18 ottobre del 1405, in residenza papale in stile rinascimentale.
L’abitato, rimasto pressoché  immutato nel tempo entro il perimetro delle mura costituisce un esempio unico di urbanistica Quattrocentesca, realizzata secondo concetti urbanistici che si rifanno alla città ideale della cultura umanistica.
I lavori durarono poco più di tre anni ed il 29 Agosto 1462 per la festività di San Giovanni Battista Pio II consacrava la Cattedrale e inaugurava la nuova città di Pienza.
Del progetto originario del 1459 ideato da Bernardo Gambarelli, detto il Rossellino oggi si possono ancora ammirare molti palazzi che si affacciano soprattutto lungo il corso Rossellino e piazza Pio II, vero e proprio cuore pulsante della cittadina, che vanta oltre la Cattedrale dell’Assunta, palazzo Piccolomini, palazzo Borgia e Jouffroy, il palazzo Comunale, palazzo Ammannati e il caffè “La Posta”. Uno strano destino volle che né Pio II nè  il Rossellino poterono godere a lungo della loro creatura: morirono entrambi a distanza di due mesi l'uno dall'altro nel 1464.
Nell’ambito delle celebrazioni del Papa fondatore di Pienza, anche la mostra “E’ nato qui”, racconto grafico-cromatico di Aleardo Paolucci. Inaugurata il 17 settembre la rassegna rimarrà aperta nelle splendide sale di Palazzo Piccolomini fino al 6 novembre prossimo. Totalmente pensata e realizzata da Aleardo Paolucci, come omaggio riconoscente a Pio II, ben prosegue la Rassegna dei Grandi Maestri dell’Arte italiana, che si tiene a Pienza ininterrottamente dal 1973.
L’autore, con una narrazione riccamente cromatica e affabulante, presenta in 56 opere, tutte assolutamente originali, le vicende di Enea Silvio Piccolomini: poeta, storico, oratore, diplomatico, politico, e grande umanista, la cui figura spicca nel ricco crogiolo delle personalità dell’Italia del 400, che eletto Papa nel 1458, volle costruire nel piccolo borgo medioevale una nuova città a misura d’uomo.La  Mostra, allestita in collaborazione con il Comune di Pienza, la Diocesi di Montepulciano Chiusi e Pienza, la Pro-Loco, la Fondazione San Carlo Borromeo, e il Parco della Val d’ Orcia, è accompagnata da un bel catalogo, che oltre a riprodurre tutte le opere esposte, riporta alcuni importanti testi critici (tra i quali, quelli di Dino Carlesi, Mario Specchio, Fabio Pellegrini, e don Ivo Petri), e le affettuose testimonianze di molti amici pientini che in questi anni hanno seguito ed incoraggiato Aleardo nel suo grande lavoro-omaggio a Pio II, e che hanno voluto così testimoniargli pubblicamente la loro amicizia la loro stima.
Per rendere ancora più allargata possibile la partecipazione dei pientini alle celebrazioni del centenario della nascita del fondatore della loro città, nello stesso periodo della Mostra, nel cortile del Palazzo Piccolomini (per gentile concessione delle Pie Disposizioni di Siena), è stato allestito un monumento provvisorio, alla cui realizzazione hanno collaborato con opere personalissime gli artisti: Luigi Biagiotti (scultore), Mario Biagiotti (ferro battuto), Emo Formichi (scultore) e Piero Sbarluzzi (scultore ceramista).
 ©Pienza P. Maggi

PIENZA

A Pienza si trova in Valdorcia, in quel di Siena e si raggiunge in auto utilizzando la SS2 Cassia sia da nord (Siena) e sia da sud (Acquapendente) od utilizzando (da est) l'autostrada del Sole ed uscendo a Bettolle per poi proseguire per Torrita di Siena od uscendo a Chiusi per poi proseguire per Chianciano Terme.
La Valdorcia è una terra di ottimo vino, buon olio e ... tanta tanta storia.
Qui sorgono antiche abbazie come Sant’Antimo, fortezze inespugnate come Montalcino e strade  percorse da millenni da eserciti o semplici pellegrini sulla via di Roma.
© foto paolo maggi
Il prodotto tipo di Pienza è il Cacio Pecorino acquistabile un po' ovunque in paese.
Oggi Pienza fa parte di un sistema territoriale chiamato "Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d'Orcia", che mira alla conservazione dello straordinario patrimonio artistico dei cinque comuni che ne fanno parte: Castiglion d'Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d'Orcia.

La Pieve di Corsignano
Via delle Fonti - Aperta su prenotazione
Telefonare all'ufficio turistico (0578/749071)
Papa Pio II fu battezzato in questa pieve Romanica dell'undicesimo secolo che si trova subito fuori dal centro storico di Pienza. Possiede una torre cilindrica e un portale decorato con temi mitologici e fantastici. Sul lato un altro portale ha un architrave sul quale è scolpito un presepe di stile Bizantino.

* articolo pubblicato sul n° 73 di Coopinforma (ottobre 2005)

3 ottobre 2005

La cipolla di Certaldo a Boccaccesca 2005

Dal 2001 dodici aziende che fanno capo al Consorzio Certaldo 2000 con presidio Slow Food sono tornate a produrre la famosa cipolla di Certaldo, che proprio il Boccaccio menziona nel suo Decamerone, quando cita un tale Frà Cipolla, che “in quei terreni produceva cipolle famose in tutta la Toscana”. Il 2005 è stato un anno ricco di soddisfazioni per le dodici aziende produttrici, che hanno fortemente incrementato la produzione sia della “statina”, pronta  per il consumo fresco a maggio e che matura in estate, sia della “vernina”, che viene seminata fra novembre e gennaio per essere trapiantata fra marzo e aprile e raccolta a metà agosto. Per quanto riguarda la vernina si è passati dai 400 quintali del 2004 agli oltre 700 di quest’anno, suffragati anche dall’ottima qualità. Risultati che fanno bene sperare e che avranno un giusto risalto in questo mese di ottobre quando nello splendido borgo medievale di Certaldo alta si svolgerà “Boccaccesca 2005”. In questa circostanza il Consorzio infatti allestirà uno stand dove i visitatori potranno gustare la prelibata cipolla in tutte le salse, zuppe, alla brace, cotta sotto la cenere. Inoltre si potrà gustare la marmellata, ottima sui formaggi stagionati e sui bolliti.
Pao. Ma.