1 agosto 2005

L'Elba prima isola Slow

L’isola d’Elba è la prima isola-slow. L’isola dell’Arcipelago toscano è la capofila del progetto  che coinvolgerà altre isole in tutto il mondo e la prima in assoluto a “vantare il marchio con una chiocciola verde in campo blu che simboleggia - ha sottolineato Luca Fabbri, governatore Slow Food di Toscana -, olre alla virtù della lentezza, il radicamento di un territorio, la sua salvaguardia attraverso il recupero dei prodotti e delle attività legate alla tradizione agroalimentare”. La creazione delle Isole slow rappresenta un ulteriore sforzo ''che mira a tutelare l'ambiente, creando contemporaneamente ricchezza, nuove opportunita' di lavoro per gli isolani residenti e per chi decidesse di tornare''. Diventare Isole slow significa, anche, ''dire no ai prodotti geneticamente modificati e impegnarsi da una parte a proporre ospitalita' di qualita' e dall'altra puntare sulla formazione, coinvolgendo i giovani in una vera e propria educazione al gusto''. Le Isole Slow diventeranno tutte socie sostenitrici dei progetti della Fondazione Slow Food per la biodiversita'. Ciascuna sara' gemellata con un'altra nel mondo. L'Isola d'Elba ha chiesto di essere associata alle novervegesi Lofoten. La prossima isola italiana ad essere nominata 'isola slow' sara' Lipari, in Sicilia. Fondata da Carlo Petrini, Slow Food è un’associazione internazionale che conta oggi 82.000 iscritti, con sedi in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Giappone, oltre a rappresentanze in 107 diversi paesi.
Pao. Ma.